Carlo I
d'Angiò
Carlo I d'Angiò nasce nel marzo del 1226. Figlio del re di Francia Luigi VIII (detto il Leone) e Bianca di Castiglia, prende
il nome dalla contea d'Angiò che gli era stata assegnata dal padre.
Il matrimonio nel 1246 con Beatrice di Provenza (1234
-
1267), contessa di
Provenza e di Forcalquier gli farà assumere il titolo di conte di Provenza e Forcalquier,
creando al contempo un nuovo ramo della dinastia
angioina.
Carlo I entra di scena in Italia quando oramai, con l'avvento di Manfredi, il declino della casa sveva appariva
inesorabile. Il suo coinvolgimento nel conflitto con la casata degli
Hoestaufen fu opera
del papa Urbano IV.
Carlo ottenne come contropartita il riconoscimento della sua autorità da parte della
Santa Sede, attraverso l'atto formale della incoronazione da parte dello stesso
pontefice
che avvenne nel 1263.
Un riconoscimento formale al quale fece seguito qualche
anno dopo la piena investitura del regno di Napoli e
Sicilia ottenuta con le vittorie sui due eredi
della casata sveva: a Benevento(1266) contro
Manfredi e a Tagliacozzo
(1268) contro Corradino.
Il suo regno fu caratterizzato da una politica economica piuttosto dispendiosa e da
inasprimenti fiscali estremamente vessatori che lo resero inviso alle
popolazioni di tutto il Regno, in particolare ai siciliani che non avevano
affatto approvato la sua decisione
di trasferire la capitale del Regno da
Palermo a
Napoli.
Un malcontento, quello dei siciliani, che assunse via via i connotati di una rivolta che passò alla
storia con il nome di
Vespri siciliani e che Carlo I riuscì a reprimere duramente con un regime
poliziesco dai tratti durissimi.
Con Carlo I Foggia conobbe un periodo caratterizzato da uno sviluppo
economico ed urbanistico piuttosto fiorente, assumendo un ruolo tutt'altro che
irrilevante nello scacchiere politico del regno. Nel capoluogo dauno Carlo I,
oltre a stabilire una delle sue residenze preferite (tra queste anche la tenute
di S.Lorenzo in Carmignano,
in quello stesso sito in cui Federico
II
aveva una domus),
scelse di organizzare un importante parlamento generale nel suo
palazzo
nel 1272 e nel 1285 quando sentendosi prossimo alla
morte, esausto e sfiduciato, fece testamento designando alla sua successione il
nipote Carlo Martello fino a quando il figlio Carlo, poi denominato
Carlo II
fosse rimasto prigioniero.
Al fianco del principe avrebbe dovuto esserci un Consiglio di Reggenza con a
capo
Roberto D'Artois,
che era stato già nominato Vicario Generale per la Sicilia nel mese di agosto.
Carlo I
muore a
Foggia il 1286, lasciando il suo regno in una situazione gravissima. Le sue spoglie, trasferite a
Napoli, furono sepolte temporaneamente in un loculo della cattedrale, mentre
secondo le disposizioni testamentarie: le sue viscere vennero interrate nella
Cattedrale di Foggia ed il cuore fu inviato a Parigi nella chiesa de'
Jacobin e messo all'interno di una statua che gli era stata innalzata, sulla
quale fu incisa questa iscrizione: "le coeur du grand Roi Charles qui concuit la
Sicile".ne: "le coeur du grand Roi Charles qui concuit la
Sicile". |