Carlo II
d'Angiò (detto lo zoppo)
Nato nel 1248 Carlo II d'Angiò è l'erede al trono della casa
angioina dopo la morte di Carlo I avvenuta a
Foggia nel 1286.
La sua prigionia tuttavia non gli consente di assumere effettivamente il potere,
che, nel frattempo, secondo le volontà del padre, era stato temporaneamente
affidato al nipote Carlo Martello, affiancato da un Consiglio di
Reggenza con a capo Roberto D'Artois.
All'indomani della sua liberazione avvenuta nel
1288, Carlo II viene incoronato a Rieti da Papa Niccolò IV.
Passato alla storia con
l'appellativo de "lo zoppo" per la sua menomazione che lo affliggeva dalla
nascita, al suo
insediamento il nuovo sovrano eredita un regno in grande difficoltà. Ciò nonostante
Carlo II seppe interpretare i segni del tempo, evidenziando ben presto buone
capacità mediatorie che lo portarono ad capire l'importanza
di mantenere buoni rapporti diplomatici con la Santa Sede. Per queste ragioni accolse con
gioia l'elezione al soglio
pontificio di Celestino V.
Carlo II fu anche abile condottiero. Famosa fu l'impresa di
Lucera nel 1330 dove sconfisse i saraceni
e dove oggi, sullo steso luogo dov'era situata una moschea, sorge la
cattedrale
con un monumento che lo raffigura con l'armatura e la pesante spada tra le
mani.
Molti storici sono concordi nell'affermare quanto Carlo II si adoperò per il suo
ambizioso progetto di unificazione nazionale.
Un progetto che rimarrà un sogno in quanto qualche anno
dopo (1309) Carlo II morì. Dopo una provvisoria
sepoltura a Napoli, le sue spoglie furono trasferite ad Aix, in Provenza, nella terra dei suoi avi, anche se la storia continua a
ricordarci che egli lasciò il
suo cuore a Napoli, Roma e Rieti.
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