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E' evidente che non bastano queste poche righe di dizionario per parlare dell'identità. Da millenni, e l'esempio di Giobbe ne è una evidente testimonianza, l'uomo si interroga su ciò che è, su ciò che lo rende una cosa unica (dal lat. tardo identitas... sentenzia il Garzanti) e distinguibile rispetto a qualcosa d'altro.

Nelle scienze sociali come in psicologia, il concetto di identità  è stato un centro di riflessione molto frequentato nel corso degli anni, tanto da non comparire mai solo, ma sempre accompagnato da qualche attributo che ne limita la potenzialmente distruttiva polisemanticità:

L'identità personale, riguarda "il senso di sè di un individuo in  quanto dotato di certe peculiarità e potenzialità e caratterizzato da un certo percorso esistenziale" (J.B. Thompson)

L'identità collettiva concerne il riconoscimento dei singolo come membri di un gruppo sociale

L'identità di genere si riferisce al genere sessuale con cui il singolo si riconosce (o con cui è riconosciuto)

L'identità digitale riguarda la rappresentazione dell'individuo in termini di quantità di informazione passabile su mezzi digitali

L'identità online esprime l'identità digitale, stabilita da colui che la incarna o assegnata da altri, all'interno di contesti CMC

Nella psicoanalisi, identità indica la relazione che l'Io intrattiene con sé stesso

Recentemente, la branca di studi sociologici che si riconosce nel quadro teorico dei cultural studies ha ridefinito il concetto di identità tenendo presente il contesto di interazione del sé con i media

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Tra rete e realtà