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Un "Poster" per La Linea B 
 


La Genialità di un Artista è anche sapere descivere le Emozioni provate o ascoltate da qualcuno portandole nel caso di una Canzone in Musica. Claudio Baglioni nel 1975 pubblicò 'POSTER' , una Canzone di enorme successo cui personalmente analizzando il testo forse sarei riuscito a descrivere il luogo da cui prese ispirazione. E per chi come me ha passione per questi argomenti e per la Musica Italiana, è stato anche pensarlo come un Poster, un Manifesto ambientano nella Metropolitana di Roma, allora la Linea B appunto... Riporto qui il Testo con alcune parole evidenziate in Blu ed accanto una possibile ipotesi che farebbe tornare indietro al 1974, forse alla Fermata di VIA CAVOUR (oggi solo CAVOUR),  forse con la voglia di Andare, davvero con la Fantasia , Lontano...

 

POSTER

 
Seduto con le Mani in Mano
Sopra una Panchina Fredda del Metrò,
Sei lì che aspetti quello delle 7 e 30 chiuso dentro il tuo paletot..
Un Tizio legge attento le Istruzioni sul distributore del Caffè,
ed un Bambino che si Tuffa dentro ad un Bignè...
 

Sera d' Inverno 1974, Forse Dicembre. Un Ragazzo è sceso dalle Scale della Fermata VIA CAVOUR , direzione Laurentina. Ma non sta aspettando un treno della Metro: sa che alle 19.30 passerà il Diretto per Ostia Lido che parte da Termini e cambia il percorso a Magliana. Le Panchine allora erano di Marmo, proprio fredde...e mentre aspetta , guarda il  lato opposto in direzione del Capolinea Termini diversi personaggi...

 

E l' Orologio contro il Muro segna l' 1 e 10 da due anni in qua,
il nome di questa Stazione è mezzo cancellato dall' umidità,
Un Poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice 'Vieni in Tunisia',
C' è un Mare di Velluto ed una Palma e Tu Che Sogni di Fuggire via...

E Andare, Lontano, Lontano....
E Andare, Lontano, Lontano....
 

 

C' era un Orologio guasto proprio a VIA CAVOUR prima della ristrutturazione, guarda caso sul lato direzione Laurentina, e vicino ad una panchina. Prima degli indicatori Attuali , i Nomi delle Stazioni erano scritti su  pannelli di Velluto nero dove erano inserite delle Lettere bianche : non era raro che queste lettere cadessero a volte per terra proprio a causa dell' umidità con scritte tipo 'V A CA OUR'.

E da una Radiolina Accesa arrivano le Note di un' orchestra Jazz,
un vecchio con gli occhiali spessi un dito, cerca la risoluzione al Quiz,
due donne stan parlando con le braccia piene di sacchetti dell' Upim,
ed un Giornale aperto sulla Pagina dei Film...

E sui Binari quanta Vita che è passata e Quanta che ne passerà ,
quei due Ragazzi stretti stretti che si fan promesse per l'eternità ,
un uomo si lamenta ad alta voce del Governo e della Polizia,
e tu che intanto sogni ancora, sempre sogni di fuggire via...

Proprio da questo particolare ritengo che la fermata sia VIA CAVOUR : dentro una metro le Radio non funzionerebbero in quanto sottoterra, ma...l'altro lato che il protagonista descrive (Direzione Termini) ha un'uscita esterna diretta sulla strada, perciò non è strano che una Radio funzioni proprio lì . Guarda caso vicino a Via Cavour c'era anche una sede storica dell' Upim..
 

E Andare, Lontano, Lontano....
E Andare, Lontano, Lontano....

Sei lì che aspetti quello delle 7 e 30 chiuso dentro il tuo paletot..
Seduto sopra una Panchina Fredda del Metrò...
 
   

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