GUANTI
AL CHIODO
Sabato
11 Novembre 2006 Fontanella, ore 15.30 G.S. La
Stanza – G.S. Noi d’Avane
2 – 3
(Dabraio, Razzauti) Razzauti Dellomonaco
Adorni Giacinti Perretti Biancalani Locci G.
(Biondi) Magistà Mazzei Pancanti Dabraio Repetita
iuvant, sostenevano i latini: anche se non è
mancato poi molto, oggi le cose sono andate
diversamente. Di nuovo a Fontanella, di nuovo
contro una formazione che occupa i piani alti
della classifica, di nuovo una estrema carenza di
uomini (difficile a credersi quando i tesserati
verdeoro risultano ben trentuno, ma tant’è!). A
dispetto di tutto ciò, il G.S. La Stanza inizia
bene il confronto contro il Noi d’Avane, tanto
da costringere questi ultimi sulla difensiva. Il
primo a proporsi è Mimmo Dabraio, che raccoglie
un traversone proveniente dalla sinistra e tenta
un pallonetto che finisce a lato della porta
avversaria. Ancora un’occasione per gli
stanzini: da ottima posizione, il Dellomonaco
manca la deviazione vincente, impattando di testa
la sfera in maniera imperfetta. Inoltre, le azioni
che i blu riescono a creare in questi primi
frangenti sono ben contenute dal reparto difensivo
auriverde, guidato con la necessaria
concentrazione da Giorgino Giacinti. Si fa
concreta, dunque, la possibilità di replicare
quanto fatto la settimana precedente. Gli avanesi
non cadono nell’errore di sottovalutare le
capacità degli stanzini e si spingono in avanti
con maggior decisione. Sfruttando un’incertezza
del Dellomonaco, il centravanti avversario entra
in area e vìola la porta difesa da Tommy Razzauti.
I nostri accusano il colpo e cedono agli
antagonisti le redini del gioco, rischiando più
di una volta di soccombere. La traversa respinge
un tiro pericoloso scoccato dal limite dell’area
poi, per due volte, l’estremo difensore stanzino
si oppone con successo ai colpi dei blu,
giustificando vieppiù l’affetto di cui gode
presso gli ultrà di mezza Italia. I rapidi
movimenti degli avanesi mettono in gravi difficoltà
gli uomini di mister Pagliai, cui comunque capita
l’opportunità di pareggiare. Protagonista è
ancora il Dellomonaco che fallisce da ottima
posizione. Niente di fatto, ed al riposo si giunge
con il risultato che penalizza gli stanzini.
Purtroppo, alla ripresa del confronto la pressione
avversaria non accenna a diminuire. Chiara è
l’intenzione degli atleti in casacca blu di
seppellire il match. Botta violenta dal limite dei
sedici metri, deviata da Dellomonaco, che si
stampa sul palo alla destra di Tommy. Le energie
di Locci G. entrano in riserva e viene sostituito
da Biondi. Poco dopo, gli avanesi giungono al
raddoppio. Un Razzauti reattivo respinge una palla
insidiosa che giunge dalla propria sinistra. La
sfera finisce sui piedi del centrocampista
avversario il quale, senza essere contrastato,
spara a rete per il due a zero. Sulla gara dei
verdeoro sembra essersi spenta la luce; ne sono
riprova l’ennesimo legno colpito dai blu e poi
il terzo centro che potrebbe porre il sigillo
definitivo sul risultato. Ora gli antagonisti si
sentono più tranquilli ed avvicendano i propri
uomini con le seconde linee. Errore, perché gli
stanzini si rianimano e tornano a darsi da fare.
Ancora Mimmo sotto i riflettori: si avventa sulla
palla a pochi passi dalla linea di méta, ma il
portiere respinge. Al puntèro lucano capita una
nuova opportunità, quando Pancanti calibra in
area da calcio piazzato. Questa volta il Dabraio
non fallisce ed il confronto, inaspettatamente, si
riaccende. Capitan Mazzei viene letteralmente
abbattuto in piena area di rigore, convincendo il
direttore di gara a decretare la massima
punizione. Suscitando tra i compagni stupore e
sconcerto, la responsabilità della trasformazione
viene assunta dal Razzauti. Con consumata
freddezza, il portiere in verdeoro realizza un bel
goal, frustrando lo scetticismo altrui ed
enunciando a gran voce le proprie convinzioni
circa la tecnica corretta per calciare i penalty.
Si riparte in fretta, nel tentativo di colmare il
divario con gli avanesi, ma la penombra serale
avanza inesorabile e la giacchetta nera decreta la
fine dell’incontro. Negli spogliatoi non sono
mancate le recriminazioni ma, a nostro modesto ed
opinabile parere, i ragazzi di mister Pagliai
hanno tenuto una condotta di gara più che
dignitosa, tenuto conto la caratura degli
avversari e la penuria di uomini tra le proprie
fila: stanzini sotto gli scudi, senza però aver
perso faccia ed onore. (f.a.)
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