IL DIARIO DI FERRUCCIO

 

Deax  senza pace

Pesanti strascichi

La notte di dalmoren

Professione autobomber

Quando la tempesta

In questa squadra voglio grinta

La vittoria non basta

Episodio inquietante

Funambolico Garrincha

Il mistero Sandro Romei

En plein

Schemi fruttuosi

 

 

 

DEAX SENZA PACE


Ancora polemiche per DEAX Antonini. Al termine dell'incontro con il CASTAGNO,davanti ai nostri microfoni, l'asso limitese riattizza le braci di una polemica che non sembra aver mai fine. -Sono stufo di fare da parafulmine ai guai di questa squadra!!- Incalzato dal nostro inviato il fantasista prosegue così: -Mi sento costantemente sotto esame e ciò influisce assai pesantemente sulla mia serenità durante ogni partita!! Ogni mio errore, anche se infinitesimale, viene rilevato e impietosamente rimproverato mentre si tace su errori molto più gravi commessi dagli altri compagni che invece godono della simpatia dello staff tecnico!!- Il livello di incandescenza sembra esser giunto al punto di fusione ed infatti il fuoriclasse conclude minacciando: -Ora basta!! Da oggi farò presente agli organi di stampa ogni ingiustizia che riguarderà la mia prestazione, sia durante gli allenamenti che durante le gare affinché sia chiaro al mondo intero il trattamento iniquo e pretestuoso a cui vengo sottoposto!!- La dirigenza nerazzurra getta acqua sul fuoco ma i rapporti con il calciatore sono assai tesi, tanto che Biancalani, procuratore del Deax, non smentisce contatti con altre società tra cui la CANOTTIERI LIMITE e la PODISTICA EMPOLESE. 

 

 

 

 

 

 

 

PESANTI STRASCICHI


La sconfitta di Capraia, così inverosimile per la maniera in cui si è concretizzata, porta con sè pesanti strascichi all'interno della compagine nerazzurra. Dopo gli allenamenti di mercoledì, soffocati da una cappa di incredulità, volano parole grosse fra i calciatori ed ancora una volta (e sottolineiamo "ancora") il più bersagliato dagli improperi risulta essere Antonini. Poco è trapelato dagli spogliatoi, ma sembra certo che il fantasista abbia avuto uno scambio di artiglieria verbale con Gatto Morandi: quest'ultimo avrebbe accusato DEAX di girare a vuoto in campo, senza idee e senza volontà, con l'unico obbiettivo di aggirarsi nei pressi della porta avversaria anche quando il gioco è da tutt'altra parte, dimenticandosi così dei propri compiti ed inguaiando la squadra. Il vento comunque sembra aver cambiato direzione: alla consueta conferenza stampa della sera, che si svolge nei prestigiosi locali del "BARONE", al fianco del glabro asso limitese si è presentato Mister Tofani. -La mia fiducia nei confronti dell' Antonini non è scemata, anzi...Egli è un bene prezioso che appartiene alla società e che io ho intenzione di valorizzare!!- Le intenzioni del Mister sono subito chiarite: -Domenica Leo sarà in campo e giocherà nel ruolo del Pancanti!! Le illazioni pubblicate dalla stampa, da certa stampa, sono del tutto prive di fondamento.Il giocatore ha bisogno di riacquistare serenità, ma noi non abbiamo fretta: DEAX tornerà ad essere il campione che amiamo!!- Antonini quindi al posto di Pancanti, impegnato Domenica a La Spezia con la Nazionale Elettricisti, potrebbe essere la mossa decisiva e vincente in grado di poter risollevare La Stanza e guarirla da quella anoressia di gioco e gol che l'attanaglia. Staremo a vedere. 

 

 

 

 

 

LA NOTTE DI ... DALMOREEN


Secondo l'antica leggenda celtica, durante la notte di Ognissanti, gli spiriti degli scomparsi tornano a visitare la terra ed i suoi abitanti e Mercoledì sera si è puntualmente avverata: negli spogliatoi dei nerazzurri, demoralizzati a causa della bruciante sconfitta di Capraia, è comparso Claudio Dal Moro. L'indimenticato mediano ha voluto fare una sgambatina con i suoi ex-compagni e, dopo un adeguato riscaldamento, è anche tornato a dare alcuni calci al pallone durante la partitella. Ancora deliziosi sono i suoi tocchi ed entusiasmanti i suoi lanci anche se la condizione ormai non l'accompagna più. Tornerà a calcare ancora i campi da gioco? Non è dato saperlo, ma forse il fascino di Halloween è tale proprio perché dura una sola notte! 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROFESSIONE ... AUTOBOMBER!!


-I nostri portieri non si allenano spesso, allora ogni tanto ci penso io a tenere alta la loro concentrazione!- Commenta così l'Adorni, con molta ironia ma anche con malcelato sollievo, l'autogol mancato per un soffio grazie ad un autentico miracolo compiuto da Gatto Morandi. Ora ride il maturo difensore dei nerazzurri ma ai compagni non è sfuggito lo sguardo terrorizzato che seguiva la palla che beffardamente si avviava a superare la linea di porta e sicuramente a Ferro é parso aver sentito il tintinnare degli spiedi che mister Tofani stava arrotando in panchina per poterlo imporchettare con comodo negli spogliatoi. Non è la prima volta che al vecchio leone Ferro capitano incidenti di questo genere:qualche tempo fa a farne le spese fu il Preti che venne infilzato da uno spettacolare pallonetto in quel di Vinci. Poi fu la volta di Tommy Razzauti ad esser messo a dura prova da una micidiale fucilata diretta all' incrocio dei pali, quindi l'episodio di domenica passando per una serie di clamorosi "errori di mira" commessi durante gli allenamenti. E se la colpa fosse da attribuire alla nota "Sindrome del DEAX" che porta i contagiati a voler tirare verso la rete in qualunque condizione e da qualunque posizione, anche se si tratta della propria invece che di quella avversaria? I portieri stanzini sono avvisati ma mister Tofani ammorbidisce i toni e dice -Contiamo sempre su di lui!!- 

 

 

 

 

 

 

QUANDO LA TEMPESTA SCOPPIA A CIEL SERENO


La tempesta desta tanta più sorpresa quando esplode all'improvviso durante un'assolata giornata di mezzagosto : questo è ciò che è capitato al Sifanno, nuovo arrivato fra i nerazzurri stanzini. Nel momento in cui era riuscito ad esprimere il meglio del suo repertorio durante la gara con il Valdorme, improvvisa ed improvvida è giunta l'espulsione a causa di un banale fallo di reazione. -Mi ha bestemmiato!!-afferma il Gae, nei cui occhi ancora si leggono stupore per la disavventura e profondo dispiacere per essere stato causa involontaria della sconfitta della propria squadra.-La cosa che mi fa più rabbia è che dopo aver subito il fallo sono stato anche insultato e colpito con una manata vigliacca: a quel punto non ci ho visto più!!- Stava ben figurando il brizzolato tuttofare barese, svolgendo con diligenza ed inventiva il compito affidatogli da Mister Tofani di presidiare la fascia sinistra del campo. E' un vero peccato che l'arbitro, commettendo l'unico suo errore della gara, abbia privato gli stanzini di un elemento interessante e capace: in undici i nerazzurri avrebbero sicuramente chiuso il match con un risultato positivo. Ai nostri microfoni anche il Ferro, compagno di Gae ed a lui legato da vincoli di parentela: -E' già tanto che Gae non abbia sbriciolato la faccia del suo avversario a suon di schiaffoni! Gae è un ragazzo d'oro, sempre pronto a sacrificarsi per gli altri, ma severo e spietato con chi sgarra! Questo Freschi deve ritenersi fortunato a poter masticare ancora con i suoi denti!!- 

 

 

 

 

 

 

"IN QUESTA SQUADRA VOGLIO GRINTA E ... PUNTUALITA'!!"

Che Mister Tofani sia la persona giusta per ridare vigore all Stanza lo pensano ormai in molti. A riprova del suo carattere e della sua personalita' sta ciò che è capitato Domenica scorsa in quel di Castelnuovo. Mancavano ormai pochi minuti alla consegna delle note dei giocatori ed ancora le file dei nerazzurri non erano complete: alcuni erano ingiustificatamente in ritardo, rischiando così di procurar danno al resto della squadra. Senza perdersi d'animo il mister si è piazzato all'ingresso del terreno di giuoco per poter accogliere adeguatamente i meschini. Il primo fra i ritardatari a fare le spese dell'umor cupo di Tofani è stato l'Adorni, raggiunto da un'impallinata di aggettivi da far sbiancare un corvo nero; dopodiché è toccato all'accoppiata Pagliai-Pandolfini, accolti a suon di scudisciate verbali ed infine la mannaia si è abbattuta sul senatore Fiumalbi, concludendo così l'incipit di una mattinata iniziata assai male!! Il secondo episodio,assai più indicativo del primo, è avvenuto durante lo svolgersi del match: essendo gli animi dei partecipanti scaldatisi a causa di alcune scorretezze gratuite, il radochiomato di Santa Maria decide di sostituire Biancalani con il Gatto,nelle insolite vesti di terzino, affidandogli un compito ben preciso, cioè quello di azzannare il suo avversario alla prima occasione. Compito che Morandone esegue con diligenza, lasciando la mezzala castellana stramazzata sul terreno. Allo stupore dello Stefanino, Mister Tofani risponde quanto segue: "E' stata una mia precisa direttiva!! Chi ha qualcosa in contrario deve vedersela con me!!- Messaggio ricevuto! Da registrare, fra le note liete di questa Domenica di calcio, due avvenimenti che ci rallegrano: il rientro all'agonismo di Ronaldo e Mazzei dopo prolungata e dolorosa assenza. Ai due assi i migliori auguri della redazione. (f.a.) 

 

 

 

 

 

"LA VITTORIA NON BASTA!!"


-Abbiamo vinto, ma non mi basta!!- Nel clima incandescente del dopopartita si leva alto l'urlo di Mister Tofani. Al termine di Stanza-Limite l'umore del Tofani rasenta uno stato d'animo che definire furioso è un' eufemismo: -La gioia per questa meritata vittoria non mi fa dimenticare che ancora una volta le mie direttive sono state totalmente ignorate. All'inizio del match avevo preteso dai miei difen- sori una marcata dimostrazione di aggressività: fallaccio e conseguente ammonizione entro i primi cinque minuti! E invece il cartellino giallo per i tre marcatori non è mai uscito: questa è una cosa assolutamente deprecabile, indegna di un difensore che si definisca tale!!- I nostri inviati a bordo campo hanno confermato che Mister Tofani, dopo il fischio d'inizio, abbia attuato il countdown, scandendo a voce chiara il tempo che mancava allo scadere dell'ultimatum. Dopodichè ha impartito a Zavaglini, falegname della società, l'ordine di assemblare tre croci per ricostruire sul colle di Monterappoli, novello Golgota, una realistica rappresentazione della passione di Nostro Signore Gesù Cristo scritturando Adorni, Fiumalbi e Locci quali interpreti principali. Al di là di questo episodio, grande è stata la soddisfazione per il team nerazzurro. Incuranti degli insulti e delle provocazioni di cui erano stati fatti oggetto da parte di avversari assai poco maturi, hanno impartito loro una lezione di carattere e di decisione assai impeccabile: in silenzio, hanno piegato e punito gli undici sbarbatelli che indegnamente vestivano i gloriosi colori dell' Aston Villa e che meriterebbero invece di indossare i grembiulini colorati che i fanciulli sfoggiano al primo giorno d'asilo. Finalmente! Finalmente una prova d'orgoglio di cui i nerazzurri devono andar fieri e che non possono dimenticare se vogliono abbandonare l'ultimo posto in classifica. Comunque, applausi a tutti loro, titolari e riserve: quella di domenica è stata una vera squadra, unita, convinta di poter raggiungere un risultato che travalica la mera matematica!! (f.a.)

 

 

 

 

EPISODIO INQUIETANTE A CAPRAIA


Erano solo voci non confermate, anzi solo sussurrate. A rivestirle di ufficialità ci ha pensato l' Ufficio Indagini dell' UISP che ha deciso di vederci chiaro. Questi in sintesi i fatti: sul terreno di gioco di Fibbiana si sta svolgendo la gara tra l' Ambrogiana e il G.S. La Stanza che vede i primi in vantaggio per un goal a zero. Su indicazione del direttore di gara Baronti gli ambrogini si apprestano a battere un calcio di punizione diretto a circa cinque, sei metri dal limite dell' area di rigore nerazzurra. Dopo che il portiere stanzino Tommy Razzauti (con l'accento sulla seconda A) ha provveduto a sistemare la barriera il Baronti fischia la ripresa del gioco. Il mediano ambrogino colpisce la palla e questa, dopo aver sorvolato la linea difensiva, si insacca in rete sorvolando anche l'estremo difensore nerazzurro che non compie il minimo gesto per impedire il secondo goal agli avversari. Ecco il punto: il Razzauti (con l'accento sulla seconda A) è rimasto fermo, immobile mentre la palla passava sulla sua testa, diretta indisturbata verso la porta: cosa è successo? Dopo l'audizione presso la Commissione d'inchiesta, il Tommy lo spiega anche ai nostri microfoni: -Sono convinto di essere stato ipnotizzato! Dopo aver sistemato la barriera, ho provveduto a piazzarmi adeguatamente lungo la linea di porta dopodiché...mi sono ritrovato inspiegabilmente a due, tre metri lontano da essa senza essermene reso conto! Ero sicuro di essere rimasto fermo, di non aver fatto un passo avanti invece quel passo l'ho fatto! Non capisco, l'unica spiegazione che mi sono dato è stata quella di essere caduto in trance e quando ho ripreso coscienza la palla era già in rete!- La cosa è risultata essere assai sospetta: un'episodio poco chiaro che è gia accaduto durante il match d'andata quando gli stanzini, in vantaggio di due reti, senza alcuna spiegazione logica si sono fatti raggiungere e poi superare dagli ambrogini. E se si fosse verificato anche allora un caso di ipnotismo in grado di colpire i difensori nerazzurri e renderli così inoffensivi? Attendiamo il responso degli inquirenti.

 

 

 

 

FUNAMBOLICO GARRINCHA


Sono cose che possono capitare nel corso della storia umana, ma anche nel corso della vita; sono cose che possono sembrare insignificanti al momento ma che in realtà costituiscono una cesura nel computo del tempo, stabilendo da allora un "prima" ed un "dopo": Di cosa stiamo parlando? Dell'evento spartiacque, che qualche volta ha un carattere puramente casuale ma assai più spesso è determinato dalla volontà umana. E' accaduto anche sabato scorso, durante il match G.S. LaStanza-S.Maria svoltosi in quel di Pagnana. Più o meno quando scocca la metà della seconda frazione di gioco ed i nerazzurri stanzini stanno tentando caparbiamente di recuperare lo svantaggio di un goal, Mister Tofani "Cuore d'acciaio" compie una mossa a sorpresa e getta nella mischia Bruno Catalano, più conosciuto agli sportivi come "Garrincha". Sorpresa ancor maggiore, lo piazza in un ruolo assai inusuale: terzino sinistro a contrastare le scorribande del Tozzi, superbo mediano che l'anno scorso vestiva proprio i colori della società di via Salaiola. A questo punto il fato si compie e la partita si divide in "prima" e "dopo". Nella zona presidiata dal brizzolato furetto di Santacroce sta per atterrare il pallone e due avversari gli si avvicinano per contenderne la proprietà, quando dal cilindro il Catalano estrae un numero d'alta scuola: invece di stoppare il pallone di petto e rinviare, come farebbe qualunque novellino, si piega sul busto assumendo quella posizione che in matematica viene detta del "pi greco/mezzi" ( a 90 gradi) lasciando scorrere la sfera dietro di sè. Quest'ultima si posa inaspettata tra i piedi dell' attaccante che rimane così incredulo da non saper cosa fare, lasciando così a Fiumalbi il tempo di recuperarla e spazzare. Ecco l'evento che ha cambiato il corso della gara: i santamarini a questo punto si afflosciano e poco dopo arriva il goal di Pancanti che corona la rincorsa dei nerazzurri. Ai nostri microfoni si presentano Tozzi-Ciani ancora storditi: -I veri campioni si distinguono così: a volte basta un solo loro gesto atletico, anche minimo, e fanno giungere il risultato! Riconosciamo a "Garrincha" la classe cristallina degna di coloro che hanno dato lustro al calcio!!- Bruno Catalano, raggiunto all'uscita degli spogliatoi fa sfoggio di gran modestia: -Non mi sono accorto di niente! In quel momento, mentre il pallone era in aria, ho creduto di avere una stringa sciolta e mi sono chinato per controllare!!- Questi sono i Grandi Campioni! (f.a)

IL MISTERO SANDRO ROMEI

Il calcio un’isola felice? Ormai non più. I fatti che raccontiamo,con unafrequenza sempre maggiore, dimostrano che il nostro beneamato sport è entrato a buon diritto nella quotidianità, con tutte le sue brutture, le sue amarezze, le sue meschinità. Dopo gli accadimenti di Avellino, ci tocca registrare l’ennesimo inquietante episodio, alla stregua di una perlina inanellata lungo il filo della collana della disillusione. Questi, in estrema sintesi, i fatti: al “Pagnana” si disputa l’incontro tra G.S.La Stanza e Casenuove, valido per la prima giornata della nuova stagione sportiva ed il risultato vede i verdi di mister Vezzosi in svantaggio di due reti. Gli attacchi degli stanzini proseguono reiterati ma purtroppo sterili, quando il direttore di gara assegna a loro favore un calcio di punizione nella trequarti avversaria; a questo punto fra gli spalti scoppia una gazzarra che vede protagonisti alcuni sconosciuti i quali, prendendo spunto dall’animato scambio di battute fra capitan Mazzei e l’arbitro, gridano a gran voce: “ Ammònilo| Espulgilo!! “. Le forze dell’ordine presenti nell’impianto sportivo accorrono prontamente, ma giunti sul posto restano con un pugno di mosche: degli sconosciuti nessuna traccia. Si fa subito evidente l’obiettivo degli agitatori, poiché l’intervento della forza pubblica, oltre a distogliere l’attenzione dei presenti, ha lasciato sguarnito il cancello d’ingresso al terreno di giuoco, proprio là dove si stava svolgendo l’operato di Sandro Romei, dirigente accompagnatore. La sua scomparsa viene notata immediatamente dalla giacchetta nera che collabora direttamente alle ricerche indirizzando i soccorritori con solerzia e precisione: di Sandro Romei, meglio conosciuto come “ Santrino Shmazzulatoro “, ahimé, nessuna traccia.

Le ricerche continuano, pur se fra mille difficoltà, ed intanto iniziano a filtrare le prime indiscrezioni e le prime rivendicazioni, nonostante lo stretto riserbo degli inquirenti. Alcune preziosissime testimonianze hanno permesso di tracciare gli identikit degli agitatori e fra questi sarebbe (il condizionale è d’obbligo) stato identificato il famigerato Subcomandante Merlos, già noto all’Interpol e non nuovo a questi gesti roboanti. Inoltre alla nostra redazione è giunta una rivendicazione che gli investigatori giudicano attendibile: l’azione sarebbe opera del FPLDBR (Fronte Popolare di Liberazione Dal Baron Rice), gruppo terroristico di non meglio precisato colore politico, messa in atto allo scopo di portare all’attenzione del mondo occidentale lo stato di malessere in cui versano i produttori di riso ai funghi da quando il W.T.O. ha decretato la legittimità della condizione di monopolio in cui si trova il noto ristorante limitese “ IL BARONE “, il quale ai  clienti che affollano sempre numerosi i suoi ricevimenti, offre esclusivamente il Baron Rice a scapito di altre specialità. A completare il quadro già fosco, ci sarebbe la segnalazione di una figura misteriosa che si aggirava furtiva ai margini del terreno di giuoco: occhiali scuri, pizzetto nero ed una spruzzata di capelli sul cranio. Gli investigatori lo hanno identificato come un esponente di spicco della organizzazione paramilitare AL-BOCEERA, affiliata al network del terrore AL-QAEDA di Osama Bin-Laden, ormai tristemente noto.

Ai nostri microfoni, intanto, si è presentato affranto il Barone Franco, titolare del locale tirato in causa, il quale si rivolge così all’indirizzo dei rapitori: “Non fate del male al povero Sandro!” afferma con gli occhi inondati di lacrime “Pur di rivedere sano e salvo quel giovane virgulto, sono disposto a mettere mano alla mia riserva personale di carciofini sott’olio e ad offrire ingenti quantità di mozzarella di bufala!!”

Tra gli interventi non possiamo non segnalare quello del presidente degli Stati Uniti George W. Bush che tuona: “ Questi avvenimenti dimostrano ancora di più la giustezza della guerra totale da me intrapresa contro le sorgenti del terrore! I terroristi vanno combattuti senza pietà, perché si possono nascondere ovunque…e quanti ne sono!!”(f.a.)

 

 

 

 

 

 

 

 

EN PLEIN

Come recita il detto: “Una rondine non fa primavera”. Nella stessa maniera, il primo punto raccolto dal G.S.La Stanza in questa stagione non porta l’allegria fra i ranghi degli “auriverde”: fra gli stanzini, infatti, serpeggia la convinzione che si tratti di un punto perso, più che di un punto guadagnato. Questa convinzione è avallata da chi ha assistito al match contro i rivali del Doriana-Limite, poiché la prestazione esibita dagli undici di via Salaiola è stata superba per tutto il primo tempo e per un tratto della ripresa, fino a quando l’età anagrafica ha chiesto pedaggio all’ardore agonistico. In sintesi, questo è il pensiero di Mister Vezzosi, il quale, non potendo partecipare di persona alla consueta conferenza stampa del mercoledì, si è offerto alle domande dei giornalisti tramite videoconferenza. La maliziosità dei colleghi si spinge però oltre il consentito, quando, a più riprese, punzecchiano lo Spalletti di Castello chiedendo lumi ed impressioni su quello che a ben dire viene considerato il fatto del giorno: egli glissa, svicola, giustifica ed incoraggia ma l’imbarazzo resta evidente. Qual è il fatto del giorno? Beh, l’en plein di Giuseppe Carriero, ovvio! Il puntero del Tavoliere delle Puglie è reduce dall’aver curvato la linea retta della vittoria, ciccando la bellezza di due penalty che avrebbero permesso ai Verdi di chiudere nel carniere la prima vittoria stagionale.

A togliere il conducator dalle ambasce, è comunque lo stesso Carriero che, a sorpresa, fa il suo ingresso in sala stampa fra brusii di ammirazione e compassione. –Sono molto dispiaciuto !-  esordisce –Sono altresì consapevole di aver contribuito ad allontanare dai miei compagni la gioia per la vittoria, e questo mi rende ancora più triste! La mia presenza qui, fra di voi, oggi ha un solo scopo: quello di dissipare i fumi del veleno e dei sospetti che si sono alzati subito dopo il match. Voglio categoricamente smentire chi afferma che io abbia sbagliato di proposito i due rigori per alimentare così la mia polemica sulle continue sconfitte del team a cui mi onoro di appartenere: la casistica della rigoristica, che io ho ripreso dalla mia modulistica basata sulla balistica, afferma che non è così facile come sembra realizzare un penalty. Alla stessa maniera possiamo affermare che è ancora più difficile realizzarne due!! La pubblicistica, ed anche la statistica, mi confortano in ciò. Comunque, i miei due errori hanno una spiegazione più razionale, che travalica l’infortunistica. Al momento di calciare il primo tiro dal dischetto, la mia concentrazione stava raggiungendo lo zenith quando improvvisamente si è insinuato un dubbio dentro di me: il Barone Franco aveva pagato le ricevute relative alla mia fornitura di cartellonistica che gli avrebbe permesso di scrivere i menù a carattere cubitario, oppure no? E’ bastata questa frazione di secondo, per mandare tutto in tilt e spedire il pallone sul palo!- La tensione in sala stampa è palpabile, l’angoscia per il dilemma si spande a macchia d’olio. Un collega, deglutendo rumorosamente, si alza ed osa: -Terribile! Ma il secondo rigore ?- Un silenzio di tomba: tutti attendono che il Beppì’ prosciughi letteralmente la bottiglia d’acqua accanto a lui, ristorando così le fauci secche per l’emozione. –Ebbene…- prosegue- …al momento di calciare il secondo, quando il mio sguardo catalizzava la sagoma del portiere avversario per carpirne l’umane debolezze, …nel preciso istante in cui il mio piede si avventava sulla sfera…mi sono…eh, sì…mi sono ricordato che il Barone Franco mi aveva fatto un bonifico bancario il mese precedente. Così addio rigore, addio vittoria: il pallone si è stampato un’altra volta sul palo!- Carriero non regge al dolore e, con le lacrime agli occhi, lascia la sala stampa sussurrando con voce rotta: -La prossima volta mi faccio fare un assegno postdatato!!-

La commozione pervade anche noi, e più di uno deve asciugare il bloc-notes dalle lacrime versate. Resta in tutti la convinzione che il Carriero sia veramente il più Grande: esempio di serietà ed attaccamento alla squadra. Ti vogliamo bene Beppe (anche, anzi soprattutto, quando sbagli due rigori) !! (f.a.)

 

P.S. – Al termine di queste note di allegria non possiamo esimerci da una riflessione seria: vogliamo rivolgere anche noi, da questo splendido luogo di ritrovo, un pensiero , questo sì veramente commosso, ai quattordici caduti di Nassyria. Un abbraccio caloroso a tutti coloro che si prodigano per gli altri, anche se a rischio della propria vita. G.S. LA STANZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEMI FRUTTUOSI

Il Vezzosi di questo dopopartita (VentoMediceo-La Stanza, ndr),si può eufemisticamente definire radioso: sembra ormai assorbito e definitivamente digerito l’amaro del pareggio raccolto contro la Gioventù Bugiarda ed il digestivo è rappresentato dalla gagliarda prova esibita dai verdeoro in quel di Gambassi. Il sorriso a 32 denti stampato sulla faccia del bell’Antonio la dice lunga sul suo stato d’animo e questa volta si concede di buon grado alle interviste di rito:-Posso a buona ragione ritenermi soddisfatto- dichiara ai nostri microfoni -La prestazione offerta dai miei ragazzi è stata una buon esempio delle loro capacità! Forse tecnicamente non è stata una partita brillante, ma la determinazione con cui hanno saputo resistere agli assalti avversari per poi colpirli nel preciso istante in cui tiravano il fiato è stata degna di lode.- La domanda sorge spontanea: vittoria scaturita dal caso? Con eleganza lo Spalletti di Castello para il colpo: -Chi ha seguito le partite della Stanza sa bene che la mia squadra si è sempre battuta con dignità! La classifica non ci conforta, ma spesso la fortuna non ci è stata amica: per mille motivi è mancata la possibilità di tradurre in campo quegli schemi che più e più volte abbiamo provato durante gli allenamenti. Quelle rare occasioni in cui ho avuto a disposizione tutta la rosa per concretizzare le mie teorie, i risultati sono giunti puntuali: quanto avvenuto a Castelmartini, ieri a Gambassi e, almeno in parte, contro la Gioventù ne è la riprova. Infatti, proprio come a Castelmartini, solo ieri ho potuto dar sfoggio del pezzo più pregiato del mio repertorio e cioè l’accoppiata maresciallo Rocco e signora che è certamente in grado di scardinare qualunque apparato difensivo disposto dagli avversari. In particolare l’accorta disposizione tattica e strategica dei due elementi, con il primo ben sistemato in panchina, meglio ancora se dotato di tuta e giacca antivento, e la seconda piazzata in tribuna per un miglior coordinamento tra il marito ed il resto del team, è un marchingegno senza tema di rivali che molte squadre ci invidiano. Non a caso ho sottolineato che contro la Gioventù la mossa è riuscita in parte: infatti sul terreno di Monterappoli ho tentato una variante che vedeva donna Gisella ancora in tribuna ma con il Rocco schierato fra gli undici titolari. Il tentativo è risultato assai meno efficace dello schema originale ed allora sono tornato all’ovile richiamando prontamente il sottufficiale al mio fianco: solo a questo punto la squadra è risultata veramente pericolosa, cogliendo un palo con Pancanti e con il Massa che spediva il pallone di poco a lato della porta avversaria. Se avremo la possibilità di disporre con continuità della coppia Mascali, potremo toglierci ulteriori soddisfazioni: parola di Big Jim Vezzosi!!- La disquisizione tecnica è stata esauriente ed oltremodo convincente. Pero c’è un’altra questione che stuzzica la nostra curiosità: come nasce il Pandolfini schierato in funzione di libero,autore così di due prove maestose? Evidentemente è una domanda che il Mister si attende, poiché il sorriso balza fino ai 64 denti e, dopo un attimo di pausa, attacca: -Senza presunzione, ma anche senza falsa modestia, il tutto è frutto di una mia geniale intuizione: lo Zizou di Capoliveri versava in condizioni psicologiche difficili, in quanto costretto spesso a giocare sulla fascia destra in un ruolo a lui non congeniale, e con la critica sovente non benevola nei suoi confronti. Nel raduno precedente al match contro i Bugiardini mi arrovellavo le meningi nel tentativo di risolvere la questione del difensore centrale con il Mazzei recalcitrante, il Marzi assente perché impegnato a penetrare nuovi mercati con le sue stelle di Natale ed il Giacinti che reputo poter utilizzare più fruttuosamente nel ruolo di terzino. Pochi istanti prima di partire per il campo di Monterappoli, ho udito il Pandoro chiedere insistentemente se ci fosse un posto…libero, ed ecco che la porta della Verità si è spalancata lasciando entrare il fascio di luce della soluzione nella mia testa: l’ora delle decisioni irrevocabili era giunta e Pandolfini libero era cosa fatta!!- La lucidità e la logicità di queste elucubrazioni ci lasciano senza parole; l’intervista è terminata ed il Vezzosi esce dalla sala stampa, sereno e fiducioso. Per dover di cronaca, dobbiamo riportare alcune voci secondo le quali il Pandolfini quel pomeriggio era appiedato e quindi ciò che stava chiedendo con insistenza era un posto libero sulle auto dei compagni e non un posto da libero in squadra; accortosi dell’equivoco il biondo bancario ha vanamente cercato di spiegare le sue ragioni al Mister, ma quest’ultimo si è dimostrato irremovibile, convinto della giustezza della sua decisione. Per fortuna del Pandoro, aggiungiamo noi, perché egli ha disputato così le due migliori gare della stagione, riportando sicurezza e convinzione in un reparto difensivo spesso non immune da pecche. Questo è il Genio !!