EUROSTAR
Sabato
25 Ottobre 2008
Villanova, ore 14.30
G.S.
La Stanza
-
G.S. Ortimino
0 – 1
Razzauti
Mascali
Adorni
Andreini (Pandolfini)
Novia
Barbieri
Zavaglini (Carriero)
Pagliai
Dabraio
Pancanti
Magistà
Come spesso le capita, la Stanza non
concede il bis e da Villanova ritorna con un colpo
a vuoto. Non che sia mancato il valore; forse, a
differenza della gara precedente, è venuto meno
il costrutto e l’occupazione sistematica degli
spazi sul campo, complice anche, non
dimentichiamolo, la tara degli avversari, di
maggior solidità rispetto a quanto mostrato dai
piastrinesi. Negli spogliatoi, la consueta arringa
di Massa (nel senso di Mauro), poi il varo della
formazione auriverde, che ricalca quella già
scesa in campo a Vinci con sole tre varianti: il
Prof. Novia, Visuccio Pagliai ed Enrichetto
Zavaglini al posto di Carriero, Pandolfini e Big
Jim Vezzosi, in panchina i primi due,
infortunatosi il terzo. Che il tenore del match
odierno abbia caratteristiche diverse lo si
capisce subito, anche in virtù del lungo
interludio che le due squadre si concedono prima
di tentare qualche affondo. Auriverde e
biancocelesti si studiano, guardinghi, cercando
ognuna di individuare il punto debole
dell’altra. Il primo acuto lo emettono gli
stanzini. Il pallone parte dal corner di destra
degli ortiminesi ed il Professore tenta di
correggerne la traiettoria con una piroetta; ora
basterebbe un niente per gonfiare il sacco
avversario, ma il tentativo finisce con un niente
di fatto. Rispondono gli ospiti, da calcio
piazzato. La sfera corre verso la porta difesa da
Tommy Razzauti e finisce di poco a lato del palo
di destra. Il gioco stanzino, però, non procede
fluido ed il filtro di centrocampo non sembra
essere particolarmente efficace. Anche sulle fasce
manca la necessaria incisività: Pippo Andreini è
ben lontano dall’essere quel percussore
implacabile visto all’opera contro il Piastrino
e lo Zavaglietto fatica a tenere il ritmo dovuto.
Mister Massa se ne avvede e provvede ad invertire
le sfere di competenza dei due esterni. Qualche
effetto sembra sortire: Pippo Andreini lancia lo
scatto di Mimmo Dabraio che in un battibaleno
penetra nei sedici metri ortiminesi. Il tempestivo
intervento dell’estremo difensore biancoceleste
impedisce al nostro di lasciare il segno. La
partita procede senza scaldarsi davvero e
l’intervallo giunge a reti inviolate per
entrambe le squadre. Negli spogliatoi, la
preoccupazione maggiore viene dal timore di un
calo della concentrazione, tra i ranghi stanzini.
L’incontro riprende e sono i biancocelesti ad
aumentare il passo. Gli avversari afferrano le
redini del match e fanno propria l’iniziativa.
Bordata scoccata dalla sinistra, appena fuori
dell’area verdeoro: il Tommy si distende e devia
a lato. Il G.S. La Stanza, per alleggerire la
pressione, si affida a rapidi contropiedi che però
non sortiscono effetti. Gli ortiminesi battono un
calcio d’angolo, il numero uno auriverde manca
la presa ed a Ferro Adorni capita la ghiotta
opportunità di trafiggerlo. Il vecchio leone lo
grazia e spedisce di nuovo in corner. Gli
avversari spingono con intensità e continuità
ma, tutto sommato, il reparto arretrato stanzino
riesce a contrastarne l’urto. Al via gli
avvicendamenti: prima Pandoro Pandolfini
subentra ad un Andreini poco soddisfacente, poi
Zavaglini lascia il posto a P.G. Carriero. Aurélio
Magistà commette fallo sul limitare dei propri
sedici metri, molto decentrato verso la destra.
L’esecuzione degli ospiti si rivela una rasoiata
di estrema precisione, che conduce il pallone a
lambire il palo ed a varcare la linea di meta,
vanificando l’intervento del Razzauti. Cazzarola,
l’Ortimino passa quindi in vantaggio! Purtroppo
la reazione dei nostri, pur volenterosi, manca di
lucidità. Nel tentativo di riagguantare il
risultato, mister Massa sposta in avanti il raggio
d’azione di Fiore Barbieri, arretrando il
Professore a guida della difesa. La manovra non
comporta l’auspicato potenziamento
dell’incisività stanzina. Nei minuti finali,
l’occasione di equilibrare il punteggio giunge
sui piedi di Visuccio Pagliai che devia a rete un
traversone confezionato da P.G. L’opposizione,
in extremis, di un giocatore in casacca
biancoceleste consente alla situazione di restare
inalterata. Triplice fischio. A nostro umile, e
contestatissimo, giudizio il verdetto finale non
può dirsi pienamente bugiardo; se si fosse
trattato di un incontro di pugilato, gli avversari
si sarebbero aggiudicati la vittoria ai punti. Pur
non demeritando, gli stanzini sono apparsi troppo
passivi nella seconda metà della gara e troppo
poco taglienti in attacco; a loro favore, il fatto
di aver sostenuto il forcing impresso dagli
avversari
e di essersi arresi solo su calcio da
fermo. (f.a.)
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