BUGGERATI
di
Ferro
Domenica 31 Gennaio 2010 Fibbiana, ore 10.00
A.S.
La Stanza - A.S. ERTA 2006
1 – 4
(Dabraio)
Razzauti Adorni
Locci F.
Magistà (Perretti)
Vezzosi Locci G. (Espinoza)
Carriero (Cappelli)
Pagliai
Dabraio
Pandolfini Santini (Simone)
…<< Il suo figliuolo era volontario
nell’esercito quando morì: per questo il
Direttore va sempre sul corso a veder passare i
soldati, quando usciamo alla scuola. Ieri passava
un reggimento di fanteria, e cinquanta ragazzi si
misero a saltellare intorno alla banda musicale,
cantando e battendo il tempo con le righe sugli
zaini e sulle cartelle. Noi stavamo in un gruppo
sul marciapiede, a guardare: Garrone, strizzato
nei suoi vestiti troppo stretti, che addentava un
gran pezzo di pane; Votini, quello ben vestito,
che si leva sempre i peluzzi dai panni; Precossi,
il figliuolo del fabbro, con la giacchetta di suo
padre, e il calabrese, e il muratorino, e Crossi
con la sua testa rossa, e Franti con la sua faccia
tosta, e anche Robetti, il figliuolo del capitano
d’artiglieria, quello che salvò un bambino
dall’omnibus, e che ora cammina con le
stampelle. Franti fece una gran risata…>>
ooops, scusate, stavamo facendo un piccolo
ripasso. Eccoci subito a voi. Dunque, Fibbiana,
seconda giornata di ritorno. Minuto di
raccoglimento, per commemorare la prematura,
tragica scomparsa di un ex compagno di squadra dei
locali dell’Erta. Poi il via. E subito viene
messo in atto lo schema migliore che i bianchi
ertini hanno nella propria faretra. Azione
offensiva; Ferro Adorni prima chiama l’uscita di
Tommy Razzauti, poi chiude il consueto triangolo
con l’attaccante avversario. Per un soffio la
conclusione che ne segue non trova lo sbocco
meritato. Pancanti, oggi nella veste di
guardalinee, osserva il tutto con attenzione,
imitato da un disincantato Big Jim Vezzosi. Poco
dopo, i locali approfittano di un’incerta uscita
dai pali del numero uno stanzino. Quest’ultimo
recupera in extremis, riuscendo a preservare la
verginità della propria porta. E’ ormai chiaro
che, per i nostri, si prospetta una gara a dir
poco faticosa. L’Erta batte da calcio piazzato,
decentrato verso la sinistra biancoverde. Bella
pennellata che finisce all’interno dei sedici
metri stanzini, esterno in maglia bianca che
impatta di testa e rete gonfiata. Zero a uno. Eh
si, ci aspetta una bella faticata! Passano pochi
minuti e gli avversari godono di un altro calcio
piazzato, più o meno nella stessa posizione del
precedente. Colossale ingenuità dell’intera
linea difensiva stanzina. Tutti a protestare,
mentre il centrocampista ertino batte a sorpresa
(sussurrando: “Io, all’arbitro, lo
buggero!”; “Lo conoscete?”; “A chi?”;
“All’arbitro Lo Buggero!”; “Ma no io
intendevo dire: all’arbitro lo buggero, lo
raggiro!”; “Ah!”). L’attaccante penetra in
area e calibra un traversone basso che supera il
Tommy ed incoccia sullo stinco dell’accorrente
VDA Carriero. La sfera termina la sua corsa nella
porta biancoverde, per la seconda volta.
Nonostante tutto, la formazione di Mister Mazzei
non si dà per vinta, gioca e costruisce.
Purtroppo, però, fatica ad essere incisiva. Gli
avversari, invece, sono rapidi negli inserimenti e
tengono sotto costante pressione centrocampo e
retroguardia ospite. Intervallo, con i primi
avvicendamenti. Michel Alejiandro de La Vega de
Zorro y Sergente Garcia Mazzanti Viendalmare (così
si scrive! Gnurànt!!) Podetti Espinoza subentra a
Locci G., mentre Pistolero Santini viene
sostituito da Roberto Simone. Mazzei, intanto,
chiamato ad altri impegni, ha lasciato la leva del
comando a Cecco Cecconi. Seconda parte. Pandoro
Pandolfini con un tocco da maestro mette in moto
Mimmo Dabraio. TurboMimmo decolla da par suo e
dimezza le distanze con un bel goal. La fiammella
biancoverde pare rinvigorirsi. Deve però fare i
conti con il progressivo sfilacciamento dello
schieramento stanzino, provato dai rapidi
movimenti degli uomini in casacca bianca. Azione
dei locali che nasce dalla destra dei nostri,
ennesimo inserimento degli ertini e terzo centro.
Distanze ristabilite. L’Aurélio Magistà chiama
il cambio; arriva Perretti. Ferro Adorni si duole
del superlavoro a cui sta costringendo Big Jim e
decide per il meglio, facendosi espellere dalla
giacchetta nera causa insinuazione sulla bontà
della di lui direzione di gara. Nonostante
l’inferiorità numerica (ma il Ferro fuori può
definirsi una inferiorità?) i biancoverdi
decidono di vender cara la pelle, opponendosi con
vigoria alle iniziative avversarie. Altra tegola,
per i nostri. Pandoro manifesta gli stessi dubbi
espressi dal Ferro, ed anche lui si becca il
cartellino rosso. Stanza in nove. Cappelli
subentra a VDA. La contingenza, ora , è
improponibile e, a dispetto degli sforzi stanzini,
l’Erta realizza il quarto centro. Partita
definitivamente seppellita. Adesso arriva
Tritatutto Equal. (f.a.)
|