Sabato
26 Gennaio 2008 Villanova, ore 15.30
G.S. La
Stanza - Real Brusciana A.S.D. 0
– 3 Fornaciari Locci F.
Mascali Magistà (Andreini) Barbieri
Novia (Pagliai) Carriero (Espinoza)
Pandolfini (Locci G.) Dabraio Pancanti
Biancalani Bzzzzz. Nella sala stampa,
il monitor collegato sul derby gaesifannesco tra
G.S. La Stanza e Real Brusciana si accende quando
il fischio d’inizio è risuonato da circa una
quindicina di minuti, con i verdeoro già sotto di
un goal. Però i nostri giocano. E obbligano gli
antagonisti in maglia bianca a stare sulla
difensiva. E creano occasioni con continuità,
tanto da riuscire a mimetizzare, ai nostri occhi,
il punto di svantaggio. Occasioni a ripetizione,
dicevamo: Aurélio Magistà imbecca Mimmo Dabraio,
il quale compie una bella girata ad incrociare e
manda la palla poco lontano dal palo a sinistra
dell’estremo difensore bruscianese. P.G.
Carriero ottiene con caparbietà il possesso della
sfera, vola lungo la fascia destra del campo ed in
prossimità del fondo esegue una conclusione
decisa ma poco fortunata, ignorando la presenza
del compagno Mimmo piazzatosi proprio al centro
dei sedici metri avversari e forse in grado di
ottenere un risultato migliore. Nuovamente P.G.
sotto i riflettori: altra galoppata lungo la
fascia. Stavolta si avvede di Mimmo, che si trova
solo soletto all’altezza del dischetto del
rigore, e gli cede la parola. Incredibilmente, il
puntero della Lucania colpisce male, ma così
male, da mandare il pallone a lato del bersaglio.
Chi, come noi, segue lo svolgersi degli eventi da
bordo campo, pensa che il pareggio sia cosa a dir
poco inevitabile. Appunto! Il maresciallo Rocco ha
inavvertitamente lasciato la porta socchiusa sulla
fascia sinistra dello schieramento stanzino. Vi si
infilano quatti quatti i bruscianesi, che entrano
nell’area auriverde e pennellano un pallonetto
malefico in grado di mettere fuori causa il
Fornaciari, gonfiando il sacco per la seconda
volta: chi è fonte del mal suo, pianga se stesso!
L’Aurélio viene azzoppato da due colpi duri e
contigui, fatica a recuperare ed è costretto ad
avvicendarsi con Pippo Andreini. Il secondo
uppercut non smorza la vivacità dei nostri, ma la
mira dell’artiglieria stanzina oggi lascia
veramente a desiderare. Il primo tempo si chiude
così con un risultato scarsamente lusinghiero.
Trascorso l’intervallo, durante il quale mister
Mazzei si prodiga ad invocare una maggiore
concentrazione e determinazione da parte dei
propri uomini, le due formazioni tornano a
confrontarsi. Il G.S La Stanza continua a
proporsi, anche se in maniera un po’ più
sfilacciata, lasciando al Brusciana il gioco di
rimessa. Nonostante le trame stanzine stiano
smarrendo lucidità, le occasioni per violare la
porta degli atleti in casacca bianca non mancano.
Per un altro paio di volte, l’opportunità
capita sui piedi di Mimmo ma, coerentemente con i
trascorsi, tutto viene gettato al vento; anche i
calci piazzati, eseguiti da Pancanti, peccano di
forte imprecisione. Rapidi ed invisibili, giungono
i sommergibili; contropiede bruscianese, linea
difensiva verdeoro sopraffatta e terzo centro
conseguito. Fotocopiata, quindi, la gara
d’andata giocata contro il Doriana: agli
stanzini le iniziative, agli avversari i goal.
Costernato, mister Mazzei predispone le
sostituzioni: Michel Espinoza prende il posto di
P.G. Carriero. Successivamente, il Professor Novia
lascia per Visuccio Pagliai ed infine Giuan Locci
rileva un Pandolfini con le batterie esauste. La
gara vivacchia ancora per alcuni minuti, poi
l’arbitro ne decreta il termine, con gran
sollievo per i nostri. Morale: agli stanzini la
fatica di attaccare, agli avversari il piacere dei
due punti, con annessa baldoria. Come commentare
l’accaduto? Se la minaccia di censura, espressa
dall’editore nei confronti di chi scrive, ci
impedisce di elogiare i bruscianesi di capitan
Sifanno, capaci di capitalizzare al massimo le
rarissime opportunità avute a disposizione e
guadagnare così l’intera posta, cosa dobbiamo
esprimere nei confronti degli stanzini che hanno
sprecato una mole gigantesca di condizioni
propizie, tornandosene poi a casa con le pive nel
sacco? (f.a.)
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