Un punto perso di Ferro
Domenica 14 Novembre 2010 Villanova, ore 10.30 A.S. La Stanza - A.S. Polisportiva Corniola C.T. 0 – 0 Razzauti Adorni Giacinti Biancalani (Santini) Vezzosi Parrini Pagliai (Espinoza) Novia Dabraio Pancanti Massa F. (Cappelli) …e quattro! Per la Stanza, quattro risultati utili consecutivi, due partite consecutive senza subire reti, tre partite consecutive senza goccioloni, cinque partite consecutive trascorse con la propria fascia destra senza (il) Terzino, e quindi senza Dinamicità nel senso cosmologico del termine. A parte l’ultimo paragrafo, è continuiamo a goderci quel che viene, prossimo pranzo sociale compreso (slurp!!). Mister Capitan Mazzei è chiamato ad assolvere altri impegni concomitanti, Mauro MassaUno Massa non è della partita, quindi rassegniamoci: il bastone del comando passa nelle mani di Alessandro Cecco Cecconi. Che deve fare i conti con assenze importanti. Oltre a quelle già elencate, manca la Locciofila al gran completo, Gae Sifanno, Aurélio Magistà e Pandoro Pandolfini. Ferro Adorni invece c’è, nonostante la congiura ordita dai compagni di squadra. Il cartellino rosso, esibito proprio al Pandoro nel corso della gara giocata la settimana precedente, era stato erroneamente attribuito dall’arbitro al vecchio leone. Conseguente, la squalifica per due turni che il Ferro si è visto recapitare dall’U.I.S.P. La squadra tutta, visto che nel cambio ci avrebbe guadagnato assai, avvalora meschinamente l’accaduto. Ferro a casa e Pandoro in campo, quindi. Sfortunatamente (per gli stanzini) l’equivoco viene risolto (tra le lacrime dei biancoverdi). il Ferro può quindi presentarsi per disputare la sfida contro i gialloneri del Corniola C.T. Quando Mimmo Dabraio giunge negli spogliatoi, nell’aprire la porta, trovandosi di fronte il crinito ed arrugginito difensore, così esclama: “…o che ci sei anche te?” Sbrigate le formalità di rito, la partita può avere inizio. L’undici corniolese, notoriamente, è formazione ostica e le prime battute di gara, complice una disposizione stanzina non propriamente puntuale, vedono i rivali proporsi in avanti con una certa continuità. Non che sortisca alcunché di particolarmente pericoloso, però sarebbe meglio spostare un po’ più in là il baricentro del gioco. Non si sa mai. Piano, piano, grazie anche al sacrificio di Visuccio Pagliai, Alberto Pancanti e del Professor Novia, i nostri riescono a far tornare la bilancia in equilibrio. La sfida è disputata a viso aperto, da entrambe le contendenti, ed i capovolgimenti di fronte sono continui. Comunque, pochissime sono le occasioni che si possono definire tali. Francesco Massa viene atterrato all’interno dei sedici metri gialloneri. L’arbitro invita a proseguire. Tommy Razzauti blocca, con modo sicuro, un paio di palloni che transitano dalle sue parti. Così, tra un batti di là ed un ribatti di qua, si giunge al termine della prima frazione. Nel corso dell’intervallo e dietro istruzioni superiori, il Cecco opera il primo avvicendamento: Stefanino Addettoallasanitàmaancheaitimbri Biancalani deve lasciare per Pistolero Santini. La squadra tutta, memore dell’atteggiamento tenuto dal Pistola in quel di Vinci, ne è altrettanto entusiasta. Via alla seconda parte. Che riprende gli stilemi della prima. Equilibrio di massima, squadre attente a non scoprirsi. Sotto i riflettori, per l’ennesima volta, Simone Parrini, per efficacia e puntualità negli interventi. I corniolesi trovano un varco. L’esterno in gialloblù si presenta, con la palla al piede, davanti al Tommy. Il livornese sceglie bene il tempo e disinnesca la miccia. Applausi, anche da Busseto. E congratulazioni da Veronello. Tocca agli stanzini. Dalla sinistra, la sfera raggiunge Visuccio, ottimamente piazzato per colpire. Ed il nostro si produce: la traiettoria è insidiosa ma viene deviata fuori bersaglio. A dir la verità, ora sono i biancoverdi ad essere più attivi. Splendido intervento di testa di Simone che lambisce il palo di sinistra della rete avversaria. Visuccio viene rilevato da Michel Salgado de Miramar y Tortuga Podetti Espinoza, poi MassaDue si avvicenda con Chapeau Cappelli. Altra limpida opportunità, per i nostri. Una splendida apertura raggiunge l’Albertone del Cuoio, poco oltre i sedici metri gialloneri. Il portiere corniolese sembra essere ormai fuori causa ma il Panca incespica e perde l’attimo prezioso. Niente di fatto, purtroppo, ma l’azione è stata da manuale. Per il Panca, una bella lavata di capo da parte del Professore. I rivali, adesso, appaiono messi alle corde ma il tempo non basta più. Triplice fischio, fine delle ostilità. Altro punto nel carniere, conquistato al termine di una sfida tesa e disputata dai nostri con il giusto piglio. Alla prossima, allora. (f.a.)
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