A.S. LA STANZA
 
 

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26/10/2003

 

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ANNO XXV

PONTE A ELSA 

29/11/2009

LA FORTUNA 5

LA STANZA 0

  1. Razzauti

  2. Adorni

  3. Albo

  4. Locci F. (Locci G.)

  5. Magistà

  6. Vezzosi

  7. Pancanti 

  8. Cappelli (Mazzei)

  9. Santini 

  10. Giacinti 

  11. Pagliai 

Marcatori:

 

Arbitro: 

Cerbioni

 

 

 

 

 

 

E come diceva il Conte Zio.....  di Ferro

Domenica 29 Novembre 2009    Ponte a Elsa, ore 10.00    A.S. La Stanza  -  A.S. La Fortuna  0 – 5    Razzauti    Adorni    Locci F. (Locci G.)    Magistà    Vezzosi    Cappelli (Mazzei)    Albo    Pagliai    Santini    Pancanti    Giacinti      La cosa buffa è che, il mercoledì precedente, qualcuno aveva addirittura ipotizzato la necessità di stilare una lista dei convocati per ogni gara a venire, così da porre rimedio all’insolitamente folto numero di stanzini presenti alla settimanale chiamata alle armi. “Diamo tempo al tempo!” filosofeggiava il Conte Zio a chi chiedeva lumi circa l’efficacia dell’intercessione ultraterrena della Beata Quartina, volta a esorcizzare l’anima carbonari impossessatasi del Marchese Onofrio Del Grillo. Ed infatti…a Ponte a Elsa i biancoverdi presenti sono solo tredici, più il Cecco Cecconi e Severino Donadio. Canonicità ristabilita e consuetudine riaffermata. Gli avversari di turno sono i giovanotti in casacca gialloblu de La Fortuna, forti di un’età anagrafica da far impallidire i nostri. E sì che Big Jim Vezzosi è già abbastanza pallido, dopo aver saputo di dover dirigere una retroguardia composta contemporaneamente da Ferro Adorni, dal Presidentissimo Locci F. e da Chapeau Cappelli. Bando alle ciance. Gialloblu subito in vantaggio, con Chapeau subito alle corde. Traversone dalla destra, incornata del centravanti e Tommy Razzauti battezzato. Almeno non ci pensiamo più. Eh, no, pensiamoci, pensiamoci. Calcio piazzato a favore dei fortunesi, palla in area, altra zuccata e palombella che finisce in rete. Stanza sotto di due pappine. E i biancoverdi? In palese difficoltà, purtroppo. Soverchiati dall’indiavolato dinamismo degli avversari, faticano smaltire l‘acqua che imbarcano con copiosità. La linea mediana predisposta da mister Mazzei ha un bel daffare a cercare di porre un freno alle scorribande gialloblu per poi far ripartire le proprie azioni, ma l’impresa è ardua. Con Pistolero Santini che, là davanti, cerca disperatamente di emulare le cavalcate di Mimmo Dabraio, oggi assente perché sottoposto a squalifica, ma seduto sugli spalti ad assistere all’incontro. Tutto difficile. Big Jim mette in gioco tutto il suo (notevole) potenziale per rappezzare gli strappi prodotti al proprio reparto dai fortunesi, rapidissimi e determinatissimi. Che si guadagnano anche il penalty, a seguito di un fallo commesso dal Presidentissimo contro la punta gialloblu. E che lo trasformano, al contrario di quanto fanno abitualmente gli stanzini, arricchendo così il carniere di un altro punto. Zero a tre. Vascello biancoverde che punta irrimediabilmente verso gli scogli. A nostro favore, da registrare solo un calcio di punizione battuto da Pistolero, deviato dalla barriera dei locali, che mette in (leggera) difficoltà l’estremo difensore. Tenta l’affondo Visuccio Pagliai, senza successo. Intervallo, con il fiatone. Mister Mazzei decide, finalmente, di gettarsi nella mischia, avvicendandosi con Chapeau. “Ragazzi, non molliamo, perché questi non hanno nessuna intenzione di farlo.” esclama, preoccupato, Big Jim. No, decisamente non mollano. I fortunesi proseguono a muoversi in maniera forsennata, mantenendo la formazione stanzina in continua ambasce. I nostri ce la mettono tutta, per cercare di infastidire gli avversari, ma in concreto sortisce ben poco. Giusto un tiro di Pancanti, in giravolta, che finisce a lato del bersaglio. Gli avversari, invece, fanno quattro approfittando una indecisione del Tommy. E poco dopo colpiscono pure palo e traversa, nel corso della stessa azione d’attacco. Con Mazzei in campo, il bastone del comando è passato al Cecco che, opportunamente, decide di sostituire il Presidentissimo in ammainabandiera con il fratello, Locci G. Il quale parte con il piede giusto, muovendosi spesso in anticipo sul diretto avversario. Ma che incappa in un incidente muovendosi in anticipo anche sul Tommy, depositando così la sfera alle sue spalle, nella propria porta. Cinquina finale e nient’altro da raccontare. Dimenticavamo, la dichiarazione chiosante del Panca: “In questa Domenica triste, chi è venuto si è meritato il sei politico; agli assenti ingiustificati ed inaspettati, un sonoro vaffa….!”. Dichiarazione che facciamo nostra…come ai vecchi tempi. (f.a.) 

 

Pagelle di Ferrucio Adorni

RAZZAUTI 6  Non è stata la sua miglior giornata, ma anche le circostanze non erano delle più propizie. 

ADORNI s.v.  Ad un certo punto della gara gli è apparso San Pietro benedicente, proprio come avvenne a Fantozzi nel corso di quella indimenticabile gara ciclistica aziendale. 

LOCCI F. 6  Per contrastare il diretto avversario le prova proprio tutte, mani, piedi ed anche terza gamba; viene sostituito quando, ormai allo stremo delle forze, rischia di prendersi il secondo cartellino giallo.

MAGISTA’ 6  Prova di sacrificio, quella dell’Aurélio, soprattutto nel secondo tempo, quando deve ricoprire il ruolo di terzino; otto parti di dinamismo e due di staticità, scecherare e servire con ghiaccio.  

VEZZOSI 6,5  Eccezione per Big Jim. I suoi interventi sono calibratissimi, capaci di  risolvere più di una situazione pericolosa. Unico neo, quello di non essere fotocopiabile.

CAPPELLI 6  Il Cappe è quello che è, ed è cosa arcinota, ma almeno è sempre presente (benché a volte sarebbe preferibile che fosse assente)

ALBO 6  Il Cip non delude; lo vediamo tentare di rattoppare ogniqualvolta se ne manifesta la necessità, ma l’impresa è superiore alle sue forze. 

PAGLIAI 6  La sua collocazione nello schieramento odierno non gli si confà e ciò ne penalizza inevitabilmente il rendimento. 

SANTINI 6  Decisamente la circostanza peggiore per prendere il posto di TurboMimmo.

PANCANTI 6  Lotta con feroce determinazione, nel tentativo di procurar dolori ai fortunesi.

GIACINTI 6  Giorgino ben si comporta, sia lungo la fascia che nel controllo diretto sull’avversario. 

MAZZEI 6  Finalmente si getta nella mischia, nel il settore più nevralgico che è anche quello più pressato; nonostante tutto, prova a proporre qualche idea. 

LOCCI G. 6  Gli avversari sono dei razzi, però al Giuàn qualche intervento riesce bene. L’autogoal è un incidente di passaggio.

 

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