|
La chiesa, con l'annesso monastero domenicano, fu fatta erigere dalla nobile
sorrentina Bernardina Donnorso nel 1566 e destinato “alle figlie del Popolo di
Sorrento e del suo Piano”. Contemporaneamente venne edificata anche la
chiesa,ancora oggi in attività, alla quale si accede dal bel portale
cinquecentesco in pietra vesuviana e che racchiude una serie di importanti
testimonianze pittoriche dell’arte meridionale tra fine ‘500 e inizi ‘700.
Un porticato sormontato da un arco, fa da accesso al tempio. La parte superiore
del portale d'ingresso è arricchita da un bassorilievo di ispirazione toscana.
Il coro delle monache posto all'interno è un'opera del '600. Dello stesso
periodo sono le tribune e le "gelosie" in 'legno che si trovano lungo
la navata.
La chiesa è ad una sola navata, in stile barocco, interamente ricoperta di
marmi policromi intarsiati e scolpiti. L'altare è sormontato da una tavola di
Silvestro Buono iuniore del 1582 raffigurante la Madonna delle Grazie con gli
angeli, S.
Giovanni Battista e S. Domenico nell'atto di presentare alla Vergine
la fondatrice del monastero. Lungo la navata vi sono quattro piccoli altari
tutti dello stesso stile. L’altare maggiore (1754) è in marmi policromi e poggia
su un pavimento in maioliche con al centro lo stemma domenicano. Sulla navata si
affacciano due tribune seicentesche in legno policromo che ospitano ciascuna un
organo. La lastra sepolcrale in marmo, situata in una nicchia nell’ala destra,
ospita i resti di Bernardina Donnorso. Preziosa è la statua lignea del
Cristo deriso che due volte, 1720 1858, trasudò sangue dalla gamba
destra.
Da ammirare è il soffitto decorato a motivi floreali con la
Trasfigurazione al centro, anch’essa del Malinconico.
Notevole è il pavimento maiolicato, specie quello dell'abside, ricco di motivi
floreali su smalto bianco "vetrizzato". Il monastero è ricco di
paramenti sacri, ricamati dalle monache. |