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La chiesa è annessa all'antico
monastero delle monache benedettine di S.
Paolo che risale almeno al IX secolo.
Saccheggiato dai turchi nel 1558, il complesso fu variamente modificato nel
corso dei secoli e, consistenti interventi di restauro furono eseguiti nel 1731
dopo un terremoto, imprimendo alla costruzione un carattere settecentesco ancora
evidente nel chiostro, nelle superstiti loggette delle celle, nel parlatorio e
nella stessa chiesa barocca.
Nella facciata della chiesa rimasta incompleta, si riscontra un uso della
colonna murale, unico per il suo stile, che richiama e rielabora motivi
michelangioleschi.
Costituita da una sola navata con volta a botte e lunette, è ricca di
decorazioni, stucchi, tele del settecento ed un pavimento di maiolica su un
fondo di cotto.
Da richiamare infine il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata
secondo le linee della cupola della chiesa di S. Marcellino in Napoli.
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