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Adagiata su amene
colline frammezzate da fertili valli e verdeggianti declivi ricchi di uliveti e
boschi lussureggianti, Caiazzo è dominata dall'antico e maestoso castello e ai
suoi piedi, a sud, serpeggia il fiume Volturno. Situata al centro di un sistema
montuoso che le fa corona, gode, per la sua posizione geografica, di un clima
particolarmente gradevole: fresco d'estate e mite d'inverno. La città confina a
nord con Alvignano e Ruviano; a sud con la frazione di Cesarano, attraversata
dal fiume Volturno; a est con Castel Campagnano; a ovest con Piana di Monte
Verna. È circondata dai monti del Matese, del Taburno, del Tifata. Comprende le
frazioni di SS. Giovanni e Paolo, in collina a nord - est, e Cesarano, a sud, in
zona pianeggiante.
L'antica Kaiatia, poi
Caiatia, fu fondata dagli Osci. Spesso è stata confusa con Calatia, oggi Calazze
presso Maddaloni; l'interpetrazione del nome è difficile. E' sita su piccole
colline leggermente digradanti, in guisa che l'aggruppamento degli edifici
sembra un ammanto variegato. Ci troviamo in un territorio che si apre con
improvvisi panorami fatti di borghi antichi, boschi ombrosi e suoli fertili che,
ora piani, ora inclinati, scompaiono voluttuosamente verso la striscia bianca del
fiume Volturno. Lo stemma della città ha il campo d'argento, su cui si vede una
croce latina rossa bordata di oro, accantonata da quattro gigli araldici di oro.
La corona di marchese sormonta lo scudo; sotto a qesto la sritta "TA PRO", e due
mani che si stringono.
Caiazzo dista da Caserta 18 Km, 20 Km da Piedimonte
Matese, 50 Km da Napoli e 185 Km da Roma. L'altitudine massima è di 471,20 m sul
livello del mare e la minima di 22,70. Chi ha la fortuna di visitare Caiazzo,
troverà di tutto: cordialità, cibi genuini, tradizione e folklore, vini forti,
formaggi stagionati, pane casereccio, cotto nei forni a legna e una natura
bella, dolce, con una vegetazione ricca e variopinta. Domina e vigila dall'alto
l'antico castello, che i principi Longobardi edificarono nel secolo IX. Si trova
all'altezza di pedi parigini 744 al livello del mare. Sulla collina del castello
si trovano i resti di mura poligonali costruite dagli Osci. Esso fu teatro di
lotte tremende tra i successori di Landone il vecchio, conte di Capua. Gli
ultimi conti longobardi furono un Lantonulfo e un Giovanni. Nel 1070 divenne
conte di Caiazzo il normanno Rainulfo che ebbe l'onore di ospitare tra le sue
mura Federico II di Svevia. Il castello fu particolarmente caro ad Alfonso I
d'Aragona, che vi soggiornò con l'amata Lucrezia figlia di Niccolò D'Alagno.
Dagli Aragonesi in poi la storia del castello è legata alle vicende del Regno di
Napoli. Particolarmente interessante il piccolo centro storico, dove
merita una sosta la trecentesca Chiesa di S.Francesco - che custodisce, tra
l'altro, una tavola di Giovanni Bernardino Azzolino - e l'austero chiostro
dell'annesso convento, attualmente sede del Municipio. Opere pittoriche del XVII
e del XVIII secolo possono essere ammirate nella Cattedrale dell'Assunta,
caratterizzata da una facciata barocca nella quale si aprono due portali.
Interessante anche la Chiesa dell'Annunziata con la "Annunciazione" di Francesco
de Mura. |