V Il
ritorno al Padre di tutti |
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la
tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni [Nel giorno dopo
il sabato] Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre
piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti
l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il
corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno
portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò
indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le
disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il
custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi
dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa
allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che
significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora
salito al Padre;
ma va’ dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai
discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre
erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei
Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto
questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il
Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre
ha mandato me, anch’io mando voi». Riflessione Il Figlio è uscito dal seno del Padre e a Lui
ritorna glorioso. Il Padre, alla cui volontà Gesù si era totalmente
consegnato, non poteva abbandonarlo nelle viscere della morte, secondo quanto
era stato predetto dal salmista: non
abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai
che il tuo santo veda la corruzione.
(Sal 16,10) La risurrezione è così il giusto sigillo di
un’esistenza interamente votata alla glorificazione del Padre, che per amor
nostro non ha esitato ad offrire il proprio Figlio, l’unico Figlio: Dio
infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il
Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo
di lui. (Gv
3,16-17) In questo indicibile e inesauribile amore divino si
alimenta la missione della Chiesa: Come il
Padre ha mandato me, anch’io mando
voi. Noi pure siamo mandati a proclamare e a testimoniare l’amore del
Padre, che vuole salvi tutti gli uomini. La Chiesa esiste per questo. Per essere
perenne riverbero della Grazia che redime, che rigenera, che vivifica. Per
indicare ad ogni uomo il Destino che felicemente lo attende, la meta verso la
quale è incamminato, la via del ritorno al Padre della vita. È il ritorno al
Padre di tutti, perché Lui vuole che
tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità. Uno
solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo
Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.
(1Tm, 2,4-6).
E il Figlio, fratello di tutti, così ci saluta: «Pace
a voi!». È questa l’offerta stupenda e immeritata, che il Risorto ci
regala per sempre; l’offerta di una vita piena, che va al di là del tempo e
delle cose; l’offerta del Paradiso, ove il Figlio, risorto e vivo, è salito a
prepararci un posto presso Colui che ora è anche Padre nostro. Perché
Cristo, morto e risorto, sia amato da tutti,
Ascoltaci, o Signore! Perché
sia sempre più viva la nostra fede pasquale,
Ascoltaci, o Signore! Perché
la Chiesa continui ad annunciare il Risorto,
Ascoltaci, o Signore! Perché
la pace di Cristo sia accolta ovunque,
Ascoltaci, o Signore! Perché
ritorniamo tutti nella Casa del Padre,
Ascoltaci, o Signore! Preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II per il terzo anno di preparazione al Grande Giubileo dell'anno 2000 Dio,
Creatore del cielo e della terra, Padre
di Gesù e Padre nostro. Benedetto sii Tu, Signore, Padre che sei nei cieli, perché nella tua infinita
misericordia Ti sei chinato sulla miseria
dell'uomo e ci hai donato Gesù, tuo Figlio,
nato da donna, nostro salvatore e amico, fratello e
redentore. Grazie, Padre buono, per il dono
dell'Anno giubilare; fa’ che esso sia tempo favorevole,
anno del grande ritorno alla casa
paterna, dove Tu, pieno di amore, attendi i figli smarriti per dar loro l'abbraccio del perdono
e accoglierli alla tua mensa, rivestiti dell'abito di festa. A Te, Padre, la nostra lode
perenne! Padre clementissimo, nell'Anno Santo fiorisca vigoroso l'amore verso di
Te e verso il prossimo: i discepoli di Cristo promuovano la
giustizia e la pace; ai poveri venga annunciata la Buona
Novella e ai piccoli e agli emarginati la Madre Chiesa rivolga il suo
amore di predilezione. A Te, Padre, la nostra lode
perenne! Padre giusto, il grande Giubileo sia occasione
propizia perché tutti i cattolici riscoprano
la gioia di vivere nell’ascolto della tua
parola e nell'abbandono alla tua volontà; sperimentino il valore della
comunione fraterna, spezzando insieme il pane e lodando Te con inni e cantici
spirituali. A Te, Padre, la nostra lode
perenne! Padre, ricco di misericordia, il santo Giubileo sia tempo di
apertura, di dialogo e di incontro con tutti i credenti in Cristo e con i seguaci delle altre
religioni: nel tuo immenso amore sii largo di misericordia con tutti. A Te, Padre, la nostra lode
perenne! Dio, Padre onnipotente, fa’ che tutti i tuoi figli
sperimentino che nel cammino verso di Te, ultimo approdo dell’uomo, li accompagna benigna Maria
Santissima, icona dell’amore puro, da Te prescelta per essere Madre di
Cristo e della Chiesa. A Te, Padre, la nostra lode
perenne! A Te, Padre della vita, principio senza principio, somma bontà ed eterna luce, con il Figlio e con lo Spirito, onore e gloria, lode e riconoscenza, nei secoli senza fine. Amen. Padre nostro. Preghiamo Ascolta, o
Padre, il grido del tuo Figlio che, per stabilire la nuova ed eterna alleanza,
si è fatto obbediente fino alla morte di croce; fa’ che abbiamo sempre
presente il grande insegnamento della sua Passione, per partecipare alla gloria
della sua risurrezione. Egli è Dio e
vive e regna con Te, Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli. Amen. Benedizione IL SIGNORE È LA LUCE 1.
Il Signore è la luce che vince la notte. Gloria! Gloria! Cantiamo al Signore! Gloria! Gloria! Cantiamo al Signore! 2.
Il Signore è la grazia che vince il peccato. 3.
Il Signore è la vita che vince la morte. In questo sta l'amore: non siamo stati
noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato
il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri
peccati. (1Gv 4,10)
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I - Nella preghiera di Gesù, il volto della paternità e della figliolanza |
II - Un solo desiderio: la volontà del Padre |
III - Nel perdono, la verità dell’amore |
IV - In un grido di abbandono filiale il compimento della nostra salvezza |
V - Il ritorno al Padre di tutti |