II Un
solo desiderio: la volontà del Padre |
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la
tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Marco Giunsero
ad un podere chiamato Getsemani, e Gesù disse ai suoi discepoli: "Sedetevi
qui, mentre io prego". Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò
a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino
alla morte. Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, si gettò
a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. E diceva:
"Abbà, Padre! Tutto è
possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma
ciò che vuoi tu". Riflessione In quanto relazione, l'amore è una realtà in
continuo movimento, come l'acqua di sorgente; quando si ferma, inaridisce e
muore. Ecco perché il rapporto d'amore tra Gesù e il Padre è determinato da
quella ininterrotta ed intensa comunicazione che è la preghiera. Nella
preghiera si affina lo sguardo, si impara a conoscersi in profondità, ci si
affeziona fino al punto di desiderare la volontà dell'altro da cui ci si sente
riconosciuti ed amati. Non è forse ciò che accade in ogni vera esperienza
affettiva, dove il pensare, il parlare e l'agire hanno sempre un legame ed un
riferimento alla persona a cui si vuole bene? Si tende ad identificarsi con
l'altro, si è disposti a fare qualunque cosa, qualunque sacrificio pur di
fargli piacere, pur di dimostrargli il proprio amore... Questa
è anche la caratteristica del nostro essere "figli di Dio", ed è
quanto ci insegna Gesù nel momento supremo della sua Passione: la volontà del
Padre merita sempre di essere preferita alla nostra, perché la volontà del
Padre è sempre buona, anche quando chiede di passare attraverso la misteriosa
via della sofferenza, della fatica, dell'abbandono e della prova. Il valore
dell'obbedienza alla volontà di Dio non sta nella sottomissione, ma
nell'offerta libera e incondizionata della propria esistenza alle braccia
misericordiose di un Dio che è Padre, che ha cura dei suoi figli, che vuole
sempre e solo il loro bene. E il vero bene, lo sappiamo, comporta sempre uno
"strappo", il lasciare sé per fare spazio all'altro, accoglierlo e
seguirlo, con fiducia e dedizione. Preghiamo
il Signore che ci liberi dall'orgoglio, dall'autosufficienza, da quella sottile
e persistente illusione di bastare a noi stessi e di poter essere noi, in fondo,
a insegnare a Lui, Creatore e Padre, ciò che è il vero bene per noi.
Offriamogli il nostro cuore contrito e umiliato, ma carico di fiducia e di
speranza, affinché la Sua misericordia di Padre ce lo restituisca rinnovato e
capace di vera affezione al Suo disegno di amore e di salvezza. O
Amico degli uomini, che nel giardino degli ulivi sei
la speranza oltre ogni speranza: a
te la nostra riconoscenza e la supplica.
Kyrie, eleison. O
Amico degli uomini, il
tuo abbandono alla volontà del Padre incoraggia
le nostre scelte evangeliche tra
le difficoltà della vita.
Kyrie, eleison. O
Amico degli uomini, rendici
forti nel cammino di fede, intrepidi
nel donare la vita per amore della Vita.
Kyrie, eleison. Gloria
e lode a te, o Cristo, fedele nella prova, sorgente
di speranza e di riconciliazione, modello
di adesione fiduciosa e totale alla
volontà di Dio Padre.
Gloria e lode a te, Signore! Padre,
non la mia, ma la tua volontà sia fatta,
ora e sempre. Amen. Preghiamo. O
Dio, Padre buono, ricordati di noi quando ci assale la paura del futuro, il
timore delle nostre irriducibili colpe e miserie e l’ango-scia di fronte alla
morte. Fa’ che, imitando il filiale abbandono di Gesù alla Tua volontà,
siamo perseveranti nel cammino della nostra vocazione, secondo i Tuoi disegni
sempre provvidenziali. Per
lo stesso Gesù, Tuo Figlio e nostro Signore. Amen. PADRE
MIO Padre mio, m’abbandono a Te, di me fai quello che ti piace. Grazie di ciò che fai per me, spero solamente in Te. Purché si compia il tuo volere in me e in tutti i miei fratelli; niente desidero di più: fare quello che vuoi Tu. Dammi che ti
riconosca, dammi che ti
possa amare sempre più, dammi che ti
resti accanto, dammi
d’essere l’amor. Fra le tue mani depongo la mia anima con tutto l’amore del mio cuore. Mio Dio, la dono a Te perché ti amo immensamente. Sì, ho bisogno di donarmi a Te, senza misura affidarmi alle tue mani, perché sei il Padre mio, perché sei il Padre mio. |
III - Nel perdono, la verità dell’amore |
IV - In un grido di abbandono filiale il compimento della nostra salvezza |
V - Il ritorno al Padre di tutti |