II

Un solo desiderio: la volontà del Padre

 

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 14,32-36)

Giunsero ad un podere chiamato Getsemani, e Gesù disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu".

Riflessione

In quanto relazione, l'amore è una realtà in continuo movimento, come l'acqua di sorgente; quando si ferma, inaridisce e muore. Ecco perché il rapporto d'amore tra Gesù e il Padre è determinato da quella ininterrotta ed intensa comunicazione che è la preghiera. Nella preghiera si affina lo sguardo, si impara a conoscersi in profondità, ci si affeziona fino al punto di desiderare la volontà dell'altro da cui ci si sente riconosciuti ed amati. Non è forse ciò che accade in ogni vera esperienza affettiva, dove il pensare, il parlare e l'agire hanno sempre un legame ed un riferimento alla persona a cui si vuole bene? Si tende ad identificarsi con l'altro, si è disposti a fare qualunque cosa, qualunque sacrificio pur di fargli piacere, pur di dimostrargli il proprio amore...

Questa è anche la caratteristica del nostro essere "figli di Dio", ed è quanto ci insegna Gesù nel momento supremo della sua Passione: la volontà del Padre merita sempre di essere preferita alla nostra, perché la volontà del Padre è sempre buona, anche quando chiede di passare attraverso la misteriosa via della sofferenza, della fatica, dell'abbandono e della prova. Il valore dell'obbedienza alla volontà di Dio non sta nella sottomissione, ma nell'offerta libera e incondizionata della propria esistenza alle braccia misericordiose di un Dio che è Padre, che ha cura dei suoi figli, che vuole sempre e solo il loro bene. E il vero bene, lo sappiamo, comporta sempre uno "strappo", il lasciare sé per fare spazio all'altro, accoglierlo e seguirlo, con fiducia e dedizione.

Preghiamo il Signore che ci liberi dall'orgoglio, dall'autosufficienza, da quella sottile e persistente illusione di bastare a noi stessi e di poter essere noi, in fondo, a insegnare a Lui, Creatore e Padre, ciò che è il vero bene per noi. Offriamogli il nostro cuore contrito e umiliato, ma carico di fiducia e di speranza, affinché la Sua misericordia di Padre ce lo restituisca rinnovato e capace di vera affezione al Suo disegno di amore e di salvezza.

O Amico degli uomini, che nel giardino degli ulivi

sei la speranza oltre ogni speranza:

a te la nostra riconoscenza e la supplica.

      Kyrie, eleison.

O Amico degli uomini,

il tuo abbandono alla volontà del Padre

incoraggia le nostre scelte evangeliche

tra le difficoltà della vita.

      Kyrie, eleison.

O Amico degli uomini,

rendici forti nel cammino di fede,

intrepidi nel donare la vita per amore della Vita.

      Kyrie, eleison.

Gloria e lode a te, o Cristo, fedele nella prova,

sorgente di speranza e di riconciliazione,

modello di adesione fiduciosa e totale

alla volontà di Dio Padre.

      Gloria e lode a te, Signore!

Padre, non la mia,

ma la tua volontà sia fatta, ora e sempre. Amen.

Preghiamo.

O Dio, Padre buono, ricordati di noi quando ci assale la paura del futuro, il timore delle nostre irriducibili colpe e miserie e l’ango-scia di fronte alla morte. Fa’ che, imitando il filiale abbandono di Gesù alla Tua volontà, siamo perseveranti nel cammino della nostra vocazione, secondo i Tuoi disegni sempre provvidenziali.

Per lo stesso Gesù, Tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

PADRE MIO

Padre mio, m’abbandono a Te,

di me fai quello che ti piace.

Grazie di ciò che fai per me,

spero solamente in Te.

Purché si compia il tuo volere

in me e in tutti i miei fratelli;

niente desidero di più:

fare quello che vuoi Tu.

Dammi che ti riconosca,

dammi che ti possa amare sempre più,

dammi che ti resti accanto,

dammi d’essere l’amor.

Fra le tue mani depongo la mia anima

con tutto l’amore del mio cuore.

Mio Dio, la dono a Te

perché ti amo immensamente.

Sì, ho bisogno di donarmi a Te,

senza misura affidarmi alle tue mani,

perché sei il Padre mio,

perché sei il Padre mio.  


III - Nel perdono, la verità dell’amore
IV - In un grido di abbandono filiale il compimento della nostra salvezza
V  - Il ritorno al Padre di tutti

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