IV In
un grido di abbandono filiale il
compimento della nostra salvezza |
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la
tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò, e si fece buio su tutta la terra
fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù
gridando a gran voce, disse: "Padre,
nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.
Allora
il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse:
"Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!" Riflessione Tutta la vita di Gesù è caratterizzata dal voler
rendere visibile ed incontrabile l'amore del Padre per noi, suoi figli: i gesti,
le parole, i miracoli stessi sono il segno della potenza di tale amore, che non
si arrende nemmeno di fronte all'opera del Maligno; che prende su di sé tutto
il male del mondo, pur di riportare l'uomo alla sua dignità originaria. Ora,
sul patibolo della Croce, sfinito e dolorante, con l'animo pieno di tristezza
per coloro che ancora "non sanno quello che fanno", Gesù grida il suo
supremo atto di Amore per Colui che gli ha affidato il compimento della
Redenzione del mondo. E in quel grido è contenuta tutta l'affezione del Figlio
prediletto, in cui il Padre si è compiaciuto; in quel grido c'è tutto il
consegnarsi del Cristo al Padre e a noi, ma c'è anche il nostro desiderio di
appartenere al Padre, come figli che hanno sì tentato di allontanarsi dalla
Sorgente della vita, ma che sanno di essere riaccolti in un abbraccio di
misericordia e tenerezza infinita. "Padre, io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che
mi hai dato
da fare" (Gv 17,4): la creatura è stata restituita al Creatore, il
figlio al Padre, il fratello ai fratelli. Ora ritorno a Te, perché ti
appartengo, perché sono Tuo! Di
fronte ad un atto di abbandono così grande, tutta la creazione è come
attonita, commossa e riverente; non c'è bisogno di nessun altro miracolo per
attestare che "veramente quest'uomo
era Figlio di Dio". C'è soltanto da inchinarsi profondamente e
lasciarsi amare, ancora una volta, da quel Figlio che per insegnare a noi la
grandezza e la bellezza di essere figli, "si
è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce" (Fil 2,8). Sì,
veramente e coralmente, ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la
tua santa Croce hai redento il mondo: hai redento ciascuno di noi, hai redento
anche me! Quando
il dolore bussa alle porte della nostra vita, Resta con
noi, Signore! Quando
siamo feriti nella nostra sensibilità, Resta con
noi, Signore! Quando
dubitiamo del tuo amore per noi, Resta con
noi, Signore! Quando
la croce ci sembra ingiusta e insopportabile, Resta con
noi, Signore! Quando
siamo derisi nella testimonianza della fede, Resta con
noi, Signore! Signore,
nelle tue mani affido il mio spirito. Signore,
nelle tue mani affido il mio spirito. Dio
di verità, tu mi hai redento: nelle tue
mani affido il mio spirito. Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore,
nelle tue mani affido il mio spirito. Preghiamo. Padre
onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta
il grido dell’umanità sofferente, perché tutti si rallegrino di avere
ricevuto nelle loro necessità il soccorso della tua misericordia. Per Cristo,
Nostro Signore. Amen. E SONO SOLO UN
UOMO (Io lo so Signore) Io lo so Signore che vengo da lontano prima nel pensiero e poi nella tua mano io mi rendo conto che tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così. “Padre d’ogni uomo” - e non t’ho visto mai - “Spirito di vita” - e nacqui da una donna - “Figlio mio fratello” - e sono solo un uomo - eppure io capisco che Tu sei verità. E imparerò a
guardare tutto il mondo con gli occhi
trasparenti di un bambino e insegnerò a
chiamarti “Padre nostro” ad ogni figlio
che diventa uomo. (2v.) Io lo so Signore che Tu mi sei vicino Luce alla mia mente, guida al mio cammino mano che sorregge, sguardo che perdona, e non mi sembra vero che Tu esista così. Dove nasce amore Tu sei la sorgente dove c’è una croce Tu sei la speranza dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna e so che posso sempre contare su di Te! E accoglierò
la vita come un dono e avrò il
coraggio di morire anch’io e incontro a Te
verrò col mio fratello |
V - Il ritorno al Padre di tutti |