I

Nella preghiera di Gesù,

il volto della paternità e della figliolanza  

 

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni  ( Gv 17,1-6.11 b.15.18-21.24-26)

Cosi parlò Gesù: "Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno conservato la tua parola... Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi... Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno... Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato... Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria... poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".

Riflessione

Il dramma della Passione del Signore, è un dramma d'amore: un amore donato a piene mani e un amore non riconosciuto, non accolto, rifiutato e calpestato. Ma l'Amore non può morire, perché è ciò che ogni uomo desidera, è ciò per cui ogni uomo viene al mondo, si muove, si impegna, si sacrifica.  L'Amore è il volto del Mistero che fa essere tutte le cose, che sta all'origine di me e di te, di tutti e di ciascuno. Questo Amore ha un nome: "Dio, Padre del Signore Nostro Gesù Cristo", che, nell’unigenito Figlio sacrificato sulla Croce, ci ha rivelato il Suo volto di misericordia infinita, la sua nostalgia per l'uomo perennemente tentato a fuggire lontano da Lui, nell'illusione di trovare altrove quell'amore capace di saziare la sete del suo cuore inquieto e inappagato.

Sì, Dio Padre ha tanto amato il mondo, ha tanto amato me e te, da "dare il suo Figlio unigenito" perché questa relazione di paternità e di figliolanza, che ci costituisce nel più profondo del nostro essere, possa anche oggi, anche questa sera, diventare sorgente di vita nuova. Possa costituire l'inizio di rapporti più veri, più sinceri tra noi, nelle nostre famiglie, nella nostra comunità. Possa essere il segno di quella "civiltà della verità e dell'amore" che Gesù Cristo è venuto a portare e per cui ha sacrificato la sua vita sulla Croce. "Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".

Con questa accorata preghiera, che esprime la potenza e la delicatezza della comunione tra il Figlio di Dio e il Padre per la nostra salvezza, abbandoniamoci sicuri e fiduciosi come il bambino nelle braccia del proprio padre, certi che in quel "Tu" tutto il nostro "io" prende forma, consistenza e verità.

Per averci rivelato pienamente l’amore del Padre,

      Noi ti benediciamo, Signore Gesù!

Per il dono della vita eterna,

      Noi ti benediciamo, Signore Gesù!

Per averci custodito dal maligno,

      Noi ti benediciamo, Signore Gesù!

Per la tua preghiera filiale e perseverante,

      Noi ti benediciamo, Signore Gesù!

Per esserti offerto quale vittima d’amore,

      Noi ti benediciamo, Signore Gesù!

Preghiamo.

Dirigi, o Padre, con la luce della tua grazia, i nostri passi sulla via della Croce, perché camminando sulle orme del Cristo, tuo dilettissimo Figlio, giungiamo alla tua dimora di gloria, dove Egli ha preparato un posto per noi.

A te, Padre, per Cristo, nello Spirito, ogni onore e gloria nei secoli eterni.

Amen.

È GIUNTA L’ORA

È giunta l’ora, Padre per me. Ai miei amici ho detto che

questa è la vita: conoscere te e il Figlio tuo, Cristo Gesù.

Erano tuoi, li hai dati a me; ed ora sanno che torno a te.

Hanno creduto: conservali tu, nel tuo amore, nell’unità.

Tu mi hai mandato ai figli tuoi, la tua parola è verità.

E il loro cuore sia pieno di gioia: la gioia vera viene da te.

Io sono in loro e tu in me; che sian perfetti nell’unità;

e il mondo creda che tu mi hai mandato,

li hai amati come ami me.  


II - Un solo desiderio: la volontà del Padre
III - Nel perdono, la verità dell’amore
IV - In un grido di abbandono filiale il compimento della nostra salvezza
V  - Il ritorno al Padre di tutti

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