UNITED STATES OF AMERICA NAVY

- PORTAEREI -


CLASSE HANCOCK


CARATTERISTICHE TECNICHE

Nave CV19 Hancock
Tipo CV
Cantiere Bethlehem Steel Company
Impostazione 26 gennaio 1943
Varo 24 gennaio 1944
Entrata in servizio 15 aprile 1944
Trasformazione ottobre 1953 - gennaio 1954
Lunghezza 272.60 metri
Larghezza 30.80 metri
Immersione 9.40 metri
Dislocamento 44.700 tonnellate
Apparato motore 4 gruppi turbine, 8 caldaie, 4 eliche
Potenza 150.000 cavalli
Velocità 31 nodi
Combustibile -
Autonomia -
Armamento 4 cannoni da127 mm., , 2 catapulte a vapore , 3 elevatori
Aerei 80
Protezione verticale Cintura mm. 76
Protezione orizzontale Ponte aviorimessa mm.76 - ponte di volo 37 mm.
Equipaggio 3630

STORIA

Le sette unità di questo gruppo appartenevano tutte alla classe Essex e dalla loro costruzione fino al 1952 ebbero il ponte di volo rettilineo, due elevatori sull'asse di detto ponte, uno nella zona prodiera e uno in quella poppiera, più un terzo elevatore esterno e abbattibile, sistemato sul lato sinistro di fronte all'isola.

L'armamento era costituito da 12 cannoni da 127 mm., di cui 8 in quattro torrette binate disposte su due livelli, le laterali più basse e le centrali più alte, sul lato destro due a proravia e due a poppavia dell'isola, gli altri 4 erano in postazioni singole scudate, sistemati a gruppi di due sul lato sinistro in plancette esterne al ponte di volo.

Vi erano inoltre 72 mitragliere da 40 mm. in 18 postazioni quadruple e 52 da 20 mm. in 13 postazioni quadruple.

Tutte le unità della classe Essex ebbero una notevole corazzatura: furono le prime ad avere il ponte di volo corazzato con piastre da 37 mm., il ponte aviorimessa corazzato con piastre dello spessore di 76 mm. e quello sottostante con piastre da 37 mm., creando così una triplice serie di difese contro le bombe dei bombardieri in picchiata.

Per le offese delle artiglierie navali le due murate erano provviste di una striscia di corazza verticale a livello del galleggiamento, che nella zona centrale aveva lo spessore di 76 mm. riducendosi a 31 mm. nelle estremità.

Il ponte di volo, gli elevatori e le catapulte erano ovviamente proporzionati per gli aerei con motore a pistone entrati in servizio negli anni della guerra: nel dopoguerra e precisamente negli anni fra il 1950 e il 1952, le sette unità furono sottoposte a lavori di modifica per poter operare con gli aerei a reazione, più grandi e più pesanti, che erano da poco entrati in servizio al posto di quelli ad elica.

Le modifiche consistettero nell'adozione delle stesse sistemazioni realizzate nel completamento della CV-34 Oriskany, la cui costruzione era stata sospesa nel 1945 a causa della fine della guerra.

Queste modifiche, conosciute con il nome di "progetto 27-A", consistevano nell'irrobustimento del ponte di volo (che rimaneva rettilineo), nell'aumento di potenza degli elevatori e delle catapulte, nell'applicazione di controcarene per creare depositi aggiuntivi di combustibile per gli aerei e nell'abolizione delle torri binate da 127 mm. sul lato destro, davanti e dietro l'isola.

Le varie unità eseguirono i lavori in periodi successivi e furono tutte completate verso la fine dell'anno 1952, quando cioè entrava in servizio la Antienam trasformata e fornita del ponte di volo angolato.

Dopo il favorevole esperimento del ponte di volo sull'Antienam, fu deciso di adottarlo anche sulle altre unità.

Però a seguito dell'introduzione delle catapulte a vapore e dell'imbarco di aerei a reazione più grandi e più pesanti, la semplice sistemazione del ponte di volo angolato fatto sull'Antienam non fu più sufficiente e la Marina decise di modificare nuovamente il progetto 27-A, con un nuovo progetto denominato 27-C.

Le caratteristiche fondamentali di questo progetto erano: sistemazione di due catapulte a vapore al posto di quelle idrauliche a proravia del ponte di volo; sistemazione del ponte di volo angolato; modifica dell'elevatore prodiero da forma rettangolare a forma appuntita per contenere aerei più lunghi; abolizione dell'elevatore centrale poppiero e installazione di un nuovo elevatore esterno situato sul lato destro del ponte di volo a poppavia dell'isola, riduzione dell'armamento a soli 4 cannoni da 127 mm.

Questi cannoni antiaerei e antinave, furono sistemati in quattro postazioni singole su plancette esterne al ponte di volo, di cui due ai lati dell'elevatore prodiero, una all'angolo poppiero sinistro del ponte di volo del ponte di volo e una a poppavia dell'elevatore esterno sul lato destro.

Anche l'isola fu modificata conglobando la base dell'albero con il fumaiolo (Mack) e sull'albero furono sistemati nuovi sostegni per le sempre più numerose antenne radar.

La Hancock fu la prima unità ad essere così trasformata ed i lavori furono ultimati nel gennaio 1954.

Il progetto 27-C prevedeva anche una modifica allo scafo a prora dove il ponte di volo era situato a un livello superiore e separato da quello di coperta, sul quale vi erano due postazioni binate di cannoni da 76 mm.

Nella nuova configurazione le strutture dello scafo si prolungavano fino al ponte di volo e la prua assumeva nella sua parte estrema una forma triangolare, denominata "prua uragano" (Hurricane bow) destinata a migliorare il comportamento della nave con mare grosso di prua.

Sulla Hancock questa modifica fu terminata il 15 novembre 1956, sulle altre sei unità del gruppo fu eseguita fra l'aprile del 1955 e il maggio 1957.

La Hancock, nella sua versione originale, operò nella guerra nel pacifico dall'ottobre 1944 prendendo parte alle operazioni delle Filippine, alla riconquista di Okinawa e all'attacco finale contro il Giappone.

Fu danneggiata da un'esplosione il 21 gennaio del 1945 e da un aereo kamilaze il 17 aprile del 1945.

Nella guerra del Viet-Nam fu impiegata dal febbraio 1965 all'autunno del 1967 facendo parte della Task Force 77.


GIUDIZIO DELLO SHINANO

La classe Hancock può considerarsi quanto di più avanzato tecnologicamente gli U.S.A. misero in mare durante la Seconda Guerra mondiale.

Il loro ingresso girò definitivamente l'ago della bilancia verso la vittoria finale degli americani.

L'unica portaerei paragonabile alla classe Hancock fu la giapponese Taiho.

Peccato che la nipponica fu l'unica ad essere costruita della sua classe contro ben sette navi americane (questo rapporto numerico nettamente a favore degli americani giocò un ruolo importantissimo nella Battaglia delle Marianne e nella Battaglia di Leyte.

Veloci, rapide e potenti e dotate di una forza di attacco impressionante le Hancock non ebbero rivali nell'ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale.

Finito il conflitto furono profondamente modificate per adattarle ai nuovi aerei a reazione.

Diventarono il banco di prova per gli esperimenti che portarono alla costruzione delle "superporterei" (quelle cioè dalla classe Forrestal in poi) e combattereno con onore sia nella Guerra di Corea che nella Guerra del Vietnam.

Encomiabili.


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