
![]()
Giovedì si è
svolta un'altra movimentata riunione del consiglio comunale
Revisori dei conti &
veleni
Pompilio Petrelli, contestato, lascia l'aula
dopo il voto
Campi Salentina - Il collegio dei revisori dei conti nominato
tra le polemiche.
Dopo sei ore di acceso dibattito, il consiglio comunale di Campi ha designato i
tre componenti il collegio dell'organismo contabile. Perlomeno questo è quanto
sostiene la maggioranza di centrodestra che sostiene Massimo Como, visto che per
la minoranza di centrosinistra, la nomina dei revisori dei conti è da ritenersi
nulla in quanto fatta in violazione di legge. Ma ricostruiamo i fatti. Motivo
della disputa è stata la delibera proposta dalla maggioranza di centrodestra e
approvata nella scorsa seduta dell'assise comunale, che, modificando il
regolamento comunale, prevede la votazione dei revisori dei conti in due momenti
diversi per i consiglieri di maggioranza e per quelli dell'opposizione. Secondo
la coalizione di centrodestra, questo sistema è il solo che permette
all'opposizione di eleggere un componente del collegio di propria fiducia, e
rendere più trasparente la votazione. Metodo però che ha fatto andare su tutte
le furie i consiglieri del centrosinistra, che dopo aver scatenato una bagarre
in aula, hanno spinto la maggioranza di centrodestra ad abbandonare l'aula
facendo mancare il numero legale e rimandando di fatto la nomina dei revisori.
Nel consiglio dell'altra sera, la maggioranza, dopo aver presentato all'ordine
del giorno la revoca della delibera della discordia, con un colpo a sorpresa, ha
riununciato a revocare la decisione e ha chiesto di andare al voto con il
sistema della votazione separata tra maggioranza e opposizione. Questo ha
scatenato la reazione del centrosinistra che ha preteso di ricevere le schede
per la votazione contemporaneamente ai consiglieri del centrodestra. Dopo ore di
discussione, apparso chiaro che nessuno retrocedeva dalle proprie posizioni, il
presidente del consiglio, ha distribuito le schede alla sola maggioranza. A quel
punto, con un gesto eclatante, il consigliere Raffaele Sirsi, eletto nelle file
della maggioranza, ma subito dissociatosi, ha consegnato la propria scheda al
consigliere dell'opposizione Sergio Tolomeo con l'intento di farlo votare e
invalidare la votazione. Non contento di ciò, Sirsi si è impossessato anche di
un'altra scheda lasciata sul banco da un consigliere di maggioranza, pretendendo
di volerla utilizzare per la votazione. A quel punto il presidente del consiglio
ha fatto ritirare tutte le schede invalidandole, e ha provveduto ad una nuova
distribuzione.
Alla fine si è votato e sono stati eletti i revisori dei conti proposti della
maggioranza. Si tratta di Roberto Vergari e di Simona Greco. Arrivato il turno
del voto dell'opposizione, i consiglieri della minoranza hanno rifiutato di
votare, ritenendo appunto illegittimo il sistema di votazione adottato. A quel
punto il consigliere Pompilio Petrelli, eletto nelle file dell'opposizione, ma
da tempo dissociatosi, ha deciso di votare e, conseguentemente di far eleggere
per il gruppo dell'opposizione il dottore Ianne di Guagnano. Il gesto di
Petrelli ha scatenato l'ira dei consiglieri del centrosinistra e di larga parte
del pubblico presente in aula che ha tentato di scagliarsi contro Petrelli. A
quel punto, opportunamente, ha preferito defilarsi rapidamente e abbandonare
l'aula.
Si è chiuso così uno dei consigli più accesi degli ultimi tempi. Si
annunciano però degli strascichi giudiziari: la minoranza ha infatti deciso di
ricorrere al Tribunale amministrativo regionale, al Prefetto e alla Procura
della repubblica, per chiedere l'immediata sospensione della nomina del collegio
dei revisori dei conti per l'illegittimità della votazione. Secondo
l'opposizione, il metodo scelto dalla maggioranza è antidemocratico e non
tutela la segretezza del voto; inoltre, il candidato espresso da Petrelli, non
rappresenta il gruppo di minoranza.
Pompilio Perrone
da "La
Gazzetta di Lecce"
del 08/02/2003