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Lecce, 21/03/2003

No alla guerra in Iraq - segreteria provinciale - manifestazione 23 marzo 2003

La Sinistra Giovanile condanna con forza i bombardamenti compiuti dalle forze anglo-americane sulla capitale irachena. Questa che si sta consumando è un guerra illegittima, ingiusta, e vile, frutto del cieco, unilateralismo, della amministrazione americana.
L'azione portata avanti dagli USA è contraria ai principi democratici, e al diritto internazionale.
La guerra non è certo lo strumento adatto per sconfiggere il terrorismo o a riportare la pace nel medio oriente, al contrario, questo conflitto, servirà solo ad incrementare l'odio e la violenza in una terra per troppo tempo tormentata da interminabili scontri. Siamo convinti che questa guerra non renderà libero il popolo iracheno dalla morsa del dittatore, piuttosto, si verificherà l'ennesimo sacrificio delle popolazioni inermi. Il mondo non può accettare una nuova catastrofe umanitaria in nome del petrolio!
Questa guerra deve essere fermata.
Siamo convinti che la strada intrapresa dall'esecutivo italiano, rischia
di indebolire l'Europa, proprio nel momento in cui il Vecchio Continente,
se riuscisse a parlare con una sola voce, potrebbe svolgere un ruolo cruciale.
Questo governo, ha compiuto un cambiamento radicale rispetto a quella che
è stata fino ad oggi la politica estera italiana, che ha sempre goduto di un ampio sostegno nazionale. Invece di lavorare per la pace e collaborazione
tra i popoli, il Centrodestra italiano, preferisce schierarsi a favore della guerra. Il governo italiano non rispetta il volere del Paese, contrario a questa assurda guerra. Siamo certi che i cittadini italiani, non vogliono un conflitto, che potrebbe avere effetti tremendi per il nostro paese e per l'Europa.
Il governo Berlusconi ha dimostrato la sua incompetenza, assumendo un posizione confusa fino alla fine.
La Sinistra Giovanile di tutta la provincia, partecipa alla manifestazione provinciale del 23 marzo che si terrà a Lecce con partenza da Piazza Mazzini e conclusione in Piazza S.Oronzo.

Andrea Cavalera
segretario provinciale Sg

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Roma, 19/03/2003

No alla guerra in Iraq

La Sinistra giovanile ribadisce la propria netta contrarietà ad una guerra illegittima sul piano del diritto internazionale, controproducente in relazione alla necessaria lotta contro il terrorismo internazionale, foriera di gravissime conseguenze nelle relazioni tra i popoli e le culture, tra l'occidente e l'islam, frutto di una dottrina imperiale e unilaterale della amministrazione americana che prospetta un'idea di ordine mondiale basato sulla forza delle armi che rifiutiamo e condanniamo totalmente.

La Sinistra giovanile condanna l'atteggiamento ambiguo, confuso, servile e subalterno del Governo italiano e auspica che il Parlamento italiano sappia accogliere e rappresentare la domanda di pace della stragrande maggioranza dei cittadini italiani.

La Sinistra giovanile condivide l'impegno dei Democratici di Sinistra volto ad escludere ogni supporto politico, militare e operativo del nostro paese alla guerra, e l'invito rivolto all'Ulivo affinché questa posizione sia presentata in parlamento in una risoluzione unitaria di tutte le opposizioni.

La Sinistra giovanile valuta positivamente lo sciopero generale contro la guerra convocato unitariamente dai tre sindacati confederali.

La Sinistra giovanile sarà presente in tutte le mobilitazioni unitarie del movimento contro la guerra, promuoverà il blocco del paese nelle ore immediatamente successive all'intervento militare, la mobilitazione nelle scuole e nelle Università, la mobilitazione generale di tutte le nostre realtà organizzate, in particolare in vista della giornata europea e mondiale di mobilitazione di sabato 29 marzo.

La Sinistra giovanile auspica l'immediata ripresa dell'iniziativa diplomatica da parte delle Nazioni Unite, sia nella direzione di una soluzione pacifica della crisi irakena, che per una pace giusta che ponga fine al conflitto israelo-palestinese.

Stefano Fancelli
Presidente nazionale della Sinistra giovanile

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Campi Salentina, 14/03/2003

Con una lettera del 12 febbraio 2003 il circolo di Campi Salentina della Sinistra Giovanile invitava ufficialmente il sindaco della città a compiere un gesto simbolico: deliberare affinché venisse esposta dal municipio la bandiera multicolore della pace.
La nostra proposta, sostenuta dalla richiesta identica delle parrocchie, di altre associazioni e di singoli cittadini, a più di un mese di distanza, non ha ricevuto alcuna risposta.
Quello che più ci colpisce è la volontà da parte degli amministratori di non volersi esprimere su questo delicato argomento nonostante la richiesta di alcuni consiglieri comunali di discuterne in Consiglio.
Strana è poi la partecipazione alla manifestazione pacifista del 23 marzo scorso degli stessi amministratori così restii a esprimersi nelle sedi ufficiali ma sempre pronti a palesare la propria coscienza cattolica o, magari, a ricordarsi di un passato trascorso in partiti di sinistra e disponibili pertanto a tagliare questo o quel nastro per far propaganda di sé stessi.
Sinistra Giovanile giudica il comportamento degli amministratori quantomeno contraddittorio.
Siamo stanchi di sentici rassicurati dalle belle parole da parte di chi fa dell’incoerenza il proprio pane quotidiano.
Siamo stanchi di un’Amministrazione incapace di prendere scelte proprie senza che queste siano subordinate a quelle di qualche potere superiore.
Sinistra Giovanile chiede che il Consiglio Comunale di Campi esprima una posizione chiara sull’eventualità di un conflitto armato in Iraq e che esponga la bandiera della pace  dal municipio nel caso in cui il consiglio si dimostri contrario alla guerra.
La Sg chiede infine che la città di Campi Salentina e, con essa, tutta l’Unione dei Comuni del Nord Salento, aderiscano al Comitato Permanente provinciale “Lecce per la pace” come tanti altri comuni salentini hanno già fatto.

Sg Campi

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