Osservazioni al PRG...
Lettera alla
stampa...
1-10-03
Cari amici della stampa,
Consapevoli che il
territorio rappresenta uno dei beni più grandi di una comunità, la
Margherita di Montichiari, ha ritenuto doveroso analizzare gli indirizzi
tracciati dal nuovo PRG, confrontandosi con i cittadini, le associazioni e
le realtà sociali che da più parti chiedevano di essere coinvolte, in questo
importante strumento di pianificazione della crescita del nostro territorio.
Siamo sempre stati
critici con questa amministrazione, per i metodi con i quali il PRG è stato
portato avanti, e non ci sbagliavamo dato che i limiti di questa marcia
forzata sono stati già messi in evidenza quando, verificato l’errore
commesso, il PRG è già stato ripreso e modificato in Consiglio Comunale per
consentire la riedificazione dei padiglioni del Centro fiera.
Avevamo anche già
chiesto al Sindaco il ritiro della Delibera di assunzione del PRG, per
consentire un sereno confronto con le realtà sociali e con i cittadini, al
fine di evitare che cittadini ed aziende di Montichiari presentassero
molte “osservazioni”, con un conseguente carico di oneri sia al Comune per
rispondere alle legittime osservazioni, sia alle associazioni ed ai
cittadini costretti a ricorrere ai tecnici di fiducia per redarre le
osservazioni stesse. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna
risposta dall’Amministrazione Comunale, né spiegazioni sul perché un iter
così importante si è fermato nei cassetti per tanto tempo e poi proseguito
direttamente nei Consigli Comunali per far approvare il PRG a marce forzate
e colpi di maggioranza.
Tuttavia, il nostro
partito ha ritenuto doveroso svolgere un lavoro di analisi del PRG
monteclarense per avanzare alcune semplici osservazioni, di carattere
generale, che fanno riferimento ad alcuni dei valori che riteniamo
fondamentali per lo sviluppo equilibrato di una comunità e cioè : una
migliore qualità della vita, la vivibilità e la salvaguardia del territorio,
la valorizzazione degli spazi per le famiglie, con attenzione particolare ai
bambini, ai giovani, agli anziani ed ai disabili; una sensibilità
particolare rivolta ad un utilizzo del territorio indirizzato ad uno
sviluppo moderno ed efficiente ma anche sostenibile, convinti che quanto
abbiamo ereditato dai nostri padri debba essere tramandato, magari
idealmente migliorato, alle generazioni future.
Ecco dunque le
osservazioni che abbiamo presentato come partito, sicuri che il lavoro
sensibile della stampa, quale mezzo indispensabile per un corretto
funzionamento democratico, non potrà sottrarsi dal riportarlo e dargli
l’adeguato rilievo.
Il gruppo di
coordinamento della Margherita di Montichiari.
Ferdinanda
Busi , Felice Garzetti, Lorenzo Frigerio, Stefano Mutti..
Osservazioni al PRG presentate dalla
Margherita...
VIABILITA’ E RETE
PERCORSI CICLABILI
Nell’art. 49 delle NTA si dice che le
piste ciclabili sono ammissibili in tutte le aree a destinazione pubblica,
ma non c’è alcun riferimento ad un piano di rete ciclabile.
Il PRG dovrebbe contenere precise
indicazioni programmatiche in merito a interventi relativi alla
pianificazione del traffico (strade, precorsi ciclabili e pedonali,
parcheggi), eventualmente analizzati e previsti da piani di settore (come il
Piano Generale del Traffico Urbano).
Il tema della mobilità sostenibile, sia
per quanto riguarda il territorio già urbanizzato che per le nuove
espansioni, deve passare attraverso scelte di base (rete viabile, ciclabile,
ecc.) che siano in grado di reggere le previsioni urbanistiche future e
garantire una migliore vivibilità nelle aree storiche.
Il PRG dovrebbe prevedere,
parallelamente allo sviluppo dello schema stradale, una rete di percorsi
ciclabili su tutto il territorio comunale e in particolare curare le
connessioni tra i vari nuclei abitati (centro storico, frazioni, comuni
limitrofi), in modo da offrire nuove opportunità per gli spostamenti
individuali, a breve e medio raggio, alternative all’automobile.
Tale previsione sarebbe
anche un’importante occasione per ricucire il tessuto locale gravemente
compromesso dai recenti interventi stradali di interesse provinciale e
statale, poco attenti alle esigenze ambientali e sociali.
NUOVI INSEDIAMENTI
RESIDENZIALI E TUTELA AMBIENTALE
Si osserva che alcuni nuovi insediamenti
residenziali previsti dal PRG sono collocati in zone poco adatte sia dal
punto di vista urbanistico che di salvaguardia ambientale.
In certi casi si tratta di zone non
urbanizzate e prive di alcuni servizi tecnologici essenziali allo sviluppo
di consistenti piani di lottizzazione, in altri casi le aree sono inserite
in contesti ambientali che dovrebbero al contrario essere salvaguardati e
tramandati integri alle future generazioni. In altri casi ancora non si è
tenuto in sufficiente considerazione il disagio che potrebbe essere generato
dalla vicinanza di tali aree con la zona aeroportuale piuttosto che con le
zone produttive.
Si osserva infine che in
ogni caso le scelte di sviluppo urbanistico non possono prescindere da
un’adeguata rete di collegamenti stradali, distinta per classi funzionali,
in base alle caratteristiche del servizio offerto. Il sistema della mobilità
deve essere affrontato, se non prima, almeno contemporaneamente al programma
di sviluppo territoriale.
AREE A PARCO PER IL
GIOCO E LO SPORT
Molte delle nuove espansioni
residenziali previste dal PRG sono prive di idonei spazi a verde dedicati al
gioco e al tempo libero per le famiglie e bambini residenti. I pochi spazi a
verde previsti, anziché essere collocati in zone baricentriche, sono stati
ricavati nelle zone perimetrali dell’espansione, spesso al confine con aree
agricole.
Si propone che vengano riconsiderate le previsioni
di tali spazi per il gioco e lo svago, sia come posizione che come numero,
in modo che possano diventare occasione di aggregazione e di socializzazione
all’interno dei nuovi quartieri.
PARCO COLLINE
MORENICHE E NUOVI INSEDIAMENTI
Dalle tavole di zonizzazione emerge un
certo contrasto tra le esigenze, sostanzialmente condivise, di salvaguardia
delle colline moreniche con la previsione di nuove zone “produttive di
contenimento” nella zona nord del colle di San Zeno.
Si ritiene che in tale area non si
debbano realizzare ulteriori insediamenti e si debba puntare invece a
tutelare seriamente uno degli scorci più significativi della nostro
patrimonio territoriale.
Se l’esigenza di nuove
aree produttive fosse realmente necessaria è opportuno che si proceda a una
loro ricollocazione in zone più idonee (per esempio sulla direttrice
Montichiari-Brescia).
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