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IL PRESTIGIO DEL VARIETA'
5-6-04
Mentre la stampa internazionale descrive l’Italia
come «il malato d’Europa», Silvio Berlusconi risponde invece che «è un Paese
ricco», soprattutto di speranze, io direi. Ribadisco: mi pare l’«ora del
dilettante» che ci fa apparire come un Paese che non fa politica seria, ma
del varietà. È tanto vero che quando si debbono discutere questioni
fondamentali, noi siamo esclusi: provvedono Francia, Spagna, Inghilterra e
Germania. Ultime notizie: domenica, a Bolzano, l’onorevole Berlusconi è
stato fischiato in piazza. E lui, come risposta, ha fatto ricorso a un gesto
volgare: ha alzato il dito medio.
Potete immaginare un De Gasperi, un Nenni, un Togliatti impegnati in questa
sceneggiata? Si può pensare di rappresentarci così nel mondo? E si può
raccontare in giro che siamo dei benestanti, quando per molta gente, il mese
ha una settimana in più, l’ultima? E come ci vedono gli altri? Berlusconi a
Bolzano è stato duramente contestato: «Buffone, vai a casa» gli urlavano,
«mentre - ho letto - il cerone sul suo volto si scioglieva nell’afa del
Bolzanino».
«Barzelletta» pensava la folla, ricordando le promesse del famoso «contratto
con gli italiani»: grandi opere, posti di lavoro, sicurezza, pensioni. E
intanto auspica «un partito unico dei moderati». Se poi sono anche seri e
intelligenti, tanto di guadagnato. Berlusconi vuol passare alla storia; ci
passò anche Cambronne, e con una sola parola.
Il Cavaliere, con il medio alzato, accanto una biondona, la coordinatrice
provinciale degli «azzurri» che ride di quel gesto degno forse di un
avanspettacolo, ha anche una bella battuta. Dice che con lui «l’Italia ha
ritrovato ruolo e prestigio sul piano internazionale». Infatti.
ENZO BIAGI
Corriere della sera
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