Periodico della Di Biasio - edizione on line Gennaio - Febbraio 2010

Appunti di Scienze: "cervelli" a confronto

 

Supereroi? … Svampiti?...

No, semplicemente adolescenti

Dentro i loro, i nostri, vestiti larghi e alla moda, ci nascondiamo. Non facciamo parte di questa società un po’ strana e particolare, abitata da bizzarri politici, logorroici adulti e stressanti genitori, ma di un mondo tutto particolare, in cui l’i-Pod, gli sms e le gioie ci rimandano in una realtà parallela. Cambiamo umore facilmente, siamo un po’ lunatici: basta una telefonata, una notizia straordinaria ed ecco che la nostra giornata si trasforma.

Insomma appariamo come delle strane creature con strani modi di fare e di vita agli occhi di chi i 13-18 anni li ha passati da un po’! L’adolescenza è la tappa più importante della nostra vita, è il periodo in cui il nostro corpo e il nostro cervello cambiano: proprio in quest’età sviluppiamo le nostre capacità intellettive. Siamo diversi dagli altri esseri viventi…ma allora, da dove veniamo? L’adolescenza trova le sue origini circa 800 e 300mila anni fa. Il nostro cervello, nei primi anni di vita, sviluppa ventimila cellule nervose al secondo, ma solo poche delle sinapsi prodotte vengono utilizzate. Nel periodo dell’adolescenza, quindi, perfezioniamo tutte quelle cellule prodotte durante l’infanzia, selezionandone le indispensabili funzioni.

I neuroni si rivestono di mielina, una sostanza grassa che aumenta le trasmissioni d’informazioni nel cervello permettendoci, così, di diventare bravi in qualsiasi cosa. Ed è in questo splendido periodo che il cervello smette di crescere (a dodici anni nelle femmine e a quattordici nei maschi). Un ulteriore cambiamento del cervello nell’adolescente è dovuto alla presenza della dopamina, sostanza che provoca la soddisfazione.

Durante l’infanzia basta poco per soddisfarci, invece, durante l’adolescenza cominciamo a pianificare ogni nostro gesto cosicché si riversi al meglio nel futuro. Ma se diventare maturi, significa pensare al futuro e non godersi il presente, preferisco “gioire” delle strane crisi adolescenziali! Insomma, noi adolescenti, ci sentiamo sempre insoddisfatti e in cerca di nuovi stimoli, nuove avventure. Ciò ci spinge a correre rischi sempre più pericolosi.

E a questo punto notiamo le abissali differenze tra gli adolescenti di oggi, che corrono con le macchine, bevono, fumano, e gli adolescenti di 300 mila anni fa, o meglio le differenze tra i rischi: infatti, mentre il rischio di un tempo era scontrarsi con un animale, considerato comunque ancora oggi pericoloso, attualmente i rischi aumentano di pericolosità e di numero! Gli adolescenti però sono stati programmati dalla natura per sbagliare, e imparare dagli errori…ma quanto dovremo sbagliare per imparare a vivere senza errori? Quindi, quando gli adolescenti devono prendere una decisione, la domanda che li tormenta è “e ora, che faccio?” mentre quella che tormenta gli adulti è “cosa potrei fare considerando le conseguenze che avrà la mia decisione nel futuro?”

Insomma bambini non lo siamo più, adulti ancora non lo siamo… beh…, ma allora, cosa siamo? Siamo adolescenti!

(Giorgia Burmo e Federica Cairo classe III sez. D)

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