Nessun problema è troppo difficile per il corvo

Esopo, duemila anni fa, già lo sapeva

Secondo la nostra cultura il corvo è “il simbolo del malaugurio”, ritenuto messaggero di morte. Nelle altre culture il corvo è, invece, ritenuto un simbolo positivo. In particolare è colui che protegge dalle forze malefiche.

Pur avendo un folto piumaggio nero e un aspetto cupo, questo glorioso uccello è riuscito a catturare l’attenzione di numerosi autori e registi,come Edgar Allan Poe, Italo Calvino, Alex Proyas... e anche studiosi del comportamento.

Non tutti sanno che, oltre a noi, ci sono altri animali con abilità cognitive avanzate. Uno di questi è proprio il corvo. La Oxford University ha condotto degli esperimenti sui corvi della Nuova Caledonia. È stato dimostrato che possono utilizzare fino a tre strumenti differenti nella sequenza corretta per raggiungere un obiettivo (spesso il cibo). E’ una cosa mai vista in nessun animale che non sia stato addestrato. Noi la troviamo una cosa incredibile e non lo sapevamo fino a pochi giorni fa.

In libertà sono capaci di usare una gamma di strumenti per estrarre vermi e insetti dai loro nascondigli. Invece in cattività sono in grado di utilizzare sequenze di oggetti per ottenere del cibo in ricompensa. Per mangiare si fa di tutto e loro sono stati capaci di fare cose “straordinarie”.

La cosa più straordinaria è che, trovandosi nuovi strumenti in base alle esigenze, sono in grado di usarli in sequenza anche nel caso non li avessero mai visti prima. Questo è un atteggiamento che finora è stato notato solo in alcune scimmie e nell’uomo. Questi comportamenti, che potrebbero sembrare stupidi, casuali, si sono dimostrati intelligenti. Il test sui corvi è stato condotto in questo modo: il cibo era posizionato in modo tale che, per riuscire a recuperarlo, occorresse uno dei tre strumenti, utilizzabile solo dopo l’uso degli altri due in sequenza: il primo strumento, corto, serviva ad ottenere un secondo, più lungo, il secondo strumento faceva ottenere il più lungo dei tre, il terzo serviva a raggiungere il cibo; l'esperimento è perfettamente riuscito: insomma, i corvi sono in grado di pianificare e ragionare logicamente.

Se qualcuno ha ancora dei dubbi, osservi questo video in cui un corvo lancia delle noci per strada e aspetta che una macchina le rompi: da youtube

e quest'altro in cui dimostra di conoscere il principio di Archimede: da youtube

ed Esopo, in questa favola, descrive lo stesso comportamento

“Un corvo assetato lanciò ad un tratto un grido:

-Cra! Cra! Un’anfora! Un’anfora con dentro dell’acqua!

Sicuro, era proprio un’anfora, e dentro c’era proprio un po’ di acqua, ma tanto poca che copriva appena il fondo, e il corvo non riusciva ad intingervi il becco per sorbirla.

< Forse> pensò <se inclino l’anfora l’acqua si raccoglie da una parte e io posso sorbirla>.

Ma l’anfora era pesante, e il corvo non riusciva a smuoverla. Stava per abbandonare l’impresa, quando gli venne un’idea geniale. Col becco raccolse un ciottolo in giardino, lo trasportò fin sopra la bocca dell’anfora e lo lasciò cadere dentro. Il livello dell’acqua salì. Allora il corvo portò un secondo ciottolo, e il livello dell’acqua salì un altro poco. E così via, finché l’acqua non raggiunse la bocca del recipiente. A questo punto, salito sull’orlo dell’anfora e aggrappandovisi saldamente con le zampe, il corvo tracannò la più bella sorsata d’acqua della sua vita .

(Francesco Schimperna e Francesca Romano classe III sez. D)

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