IL FAIR PLAY NELLO SPORT

Lo sport ha un ruolo importante sia nelle grandi, che nelle piccole comunità. Cominciando dalle partite e dai tornei amatoriali, organizzati per piace-re e per distrazione, per finire ai campionati ufficiali e alle federazioni, tutti partecipano, giocano, si al-lenano e apprendono. Lo sport, d’altra parte, non solo può migliorare la salute ed educare gli uomini di tutte le età e soprattutto i giovani, può anche favorire lo svi-luppo economico e sociale. Le diverse attività legate allo sport possono, infatti, creare lavoro, con-tribuendo al superamento della povertà. Lo sport concorre anche a edifica-re la cultura della pace e della tol-leranza, che insieme superano le frontiere e le etnie in nome dell’intesa e del mutuo rispetto. Bisogna essere sereni di fronte alla sconfitta, nessuno è capace di vince-re sempre. Talvolta si vince, talvolta si perde, ma quando si perde biso-gna mantenere la propria dignità. In questo modo si ha il rispetto degli altri. Non bisogna accusare nessuno delle proprie sconfitte. Bisogna lot-tare contro la corruzione, gli stimo-lanti, il razzismo e le droghe. Ai Giochi Olimpici del 2004 il gin-nasta Jordan Jovtchev è stato squali-ficato dagli arbitri e declassato al secondo posto. Le prime regole del “fair play” si sono elaborate nella società aristo-cratica inglese. Se non le si rispetta, vuol dire che non si è degni di gio-care. Se non si accettano le regole e i principi del gioco in nome della vittoria a tutti i costi, si è considerati indegni e disonesti e si è disprezzati profondamente.

Scuola secondaria “Christo Botev” Sliven - Bulgaria

Precedente Home Su Successiva

In questo numero

Davide Tizzano, campione di sport e di fair play

Fair play esiste davvero?

L’amicizia è più importante della medaglia d'oro

Il fair play nello sport

Fair play, un gioco di coscienza

La vera competizione

La posta dei lettori

TEST: sei un vero sportivo?

Gioco: le parole nascoste