Panorama ripreso dal Monte San Michele negli anni 30
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Foto |
ABITANTI RESIDENTI CON AGGIORNAMENTO AL 30/06/2019 | 758 DI CUI | FAMIGLIE = 375 | MASCHI = 357 | FEMMINE = 401 |
ABITANTI RESIDENTI CON ISCRITTI ALL'A.I.R.E. | 1.160 DI CUI | MASCHI = 599 | FEMMINE = 561 | |
ABITANTI ELETTORI | 1.160 | |||
ESTENSIONE | Km.q. 19,32 | |||
C.A.P. | 88817 | |||
DISTANZA DA CROTONE | Km. 40 | |||
TEL.COMUNE | 0962/85042 - 855809 - FAX 0962/85435 | |||
GUARDIA MEDICA | 0962/818810 | |||
CARABINIERI | 0962/85043 | |||
GUARDIA FORESTALE | 0962/85110 | |||
FARMACIA | 0962/85353 |
Il
Comune di San Nicola dell'Alto è un piccolo paese di montagna che si estende per circa
19,32 Kmq e raggiunge l'altezza massima di circa 650 metri sul livello del mare. E'
situato nella parte Nord dell'alto piano Crotonese ed è il più piccolo paese della
Provincia di Crotone, inteso come estensione. La sua popolazione conta 1.160
residenti comprensivi degli iscritti all'A.I.R.E. e 758 con fissa dimora in luogo. La risorsa maggiore di questo paese è basato soprattutto sull'agricoltura, con particolare orientamento alla olivicoltura ed alla viticoltura. Anche l'artigianato ha una sua storia, con manifatture di opere pregiate rivolte soprattutto a lavori in uncinetto, maglie e lavori su telaio. Il nostro paese gode di una posizione invidiabile in confronto degli altri paesi, infatti esso è situato in collina, con una distanza di circa 20 km dai luoghi di mare di Torre Melissa e Strongoli Marina e 25 da Cirò Marina. San Nicola dell'Alto merita di essere visitato, oltre che per le sue vedute panoramiche, anche per la visita sul Monte San Michele, dove nel Santuario vi è conservata la statua del Santo del 1600. In questo Santuario si notano i resti di alcune mura e di una scala appartenenti ad una antichissima Abazia su cui ancora si vede lo stemma dei Gattinata. Sul Comune di San Nicola dell'Alto esistono cenni storici di una certa importanza che coinvolgono contemporaneamente i Comuni di San Nicola dell'Alto e Carfizzi. Il paese si presenta a forma di sella di cavallo, adagiato ai piedi dei Monti Pizzuta e San Michele. Dall'alto dei suoi 650 metri domina tutto l'altopiano del Marchesato Crotonese. Favolosi sono le sue vedute panoramiche sia notturne che diurne. Il paese oggi soffre una crisi demografica tremenda, le nascite sono ridotte quasi a zero, mentre le scomparse incalzano data la grande percentuale di presenze anziane, e come se non bastasse, la crisi di posti di lavoro, continua a dare il colpo di grazia spingendo i giovani ad emigrare verso altri lidi. Consola la presenza sempre più massiccia dei turisti, che nel periodo estivo fanno raddoppiare la popolazione. Qualcuno va riscoprendo i valori del paese natio, e la breve distanza dai luoghi di mare, sta invogliando la nuova generazione a scegliere come meta il paese di origine. Le feste di maggiore rilievo che tradizionalmente vengono ricordate sono: il carnevale con le sue sfilate dei carri allegorici; l'otto marzo per la festa della donna; la prima domenica di maggio in cui viene festeggiato il Santo Protettore San Michele Arcangelo, ricorrenza ormai diventata meta di pellegrinaggio per tutto il circondario; il 6 dicembre per la festa del Santo Patrono San Nicola; il 13 dicembre con l'accensione dei fuochi di Santa Lucia e la cottura del famoso grano (maiorca ) con il vino cotto; il 24 dicembre con l'accensione del grande falò nelle vicinanze della Chiesa Madre durante la Santa Messa di mezzanotte. In questo periodo natalizio per tradizione vengono effettuale le sagre del maiale e della crespella. Si consiglia la visita al museo della civiltà contadina, in località Ciuxa, dove vengono conservati tutte le attrezzature, gli abiti, gli utensili, le unità di misura e tutto ciò che faceva parte della vita dei nostri nonni. E' molto interessante fare una visita anche nei locali dove è stata allestita una mostra fotografica di livello storico e culturale, con le foto dei nostri antenati e glia biti dell'epoca. La flora e la fauna sono di primissimo piano e molto spesso i boschi di San Nicola dell'Alto e della limitrofa Carfizzi, sono meta di molti cacciatori per la caccia al cinghiale. La coltura del vino e dell'olio di oliva sono le pricipali risorse del paese, che da circa un anno fa parte del Consorzio per la produzione dell'olio D. O. P. ( Denominazione di Origine Protetta) ottenuta da parte della Comunità Europea. Le specialità del luogo sono ancora la produzione locale dei salumi come la salsiccia, la soppressata, il capicollo,il prosciutto e il formaggio sia pecorino che caprino. I dolci più tradizionali sono i taralli, i bocconotti, i tardilli, le crespelle, le pittechiuse, i crustuli, il mustacciuolo ed i dolci pasquali come la cuzzupa. Le chiese principali sono la Chiesa Madre, il Santuario di San Michele Arcangelo situata sul monte e la chiesa di San Domenico che fu la prima chiesa costruita originariamente nel XV secolo. Da notare che una quarta chiesa, quella del Purgatorio fu demolita per poi costruirvi il monumento ai caduti delle due guerre. Oltre al suddetto monumento si è voluto dedicare un secondo ai caduti delle miniere ed un terzo al grande Giorgio Castriota Skanderberk, padre dei nostri avi Arberëshe. |
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