Sirio: Marco Balzarotti Cristal: Luigi Rosa Phoenix: Toni Fuochi Andromeda: Andrea De Nisco Lady Isabel: Dania Cericola Lamia: Lara Parmiani Daisy: Maddalena Vadacca Seyar: Luca Semeraro Yan: Antonio Ballerio Lesia: Flavio Arras Relta: Massimiliano Lotti Orfeo: Enrico Carabelli Discordia: Maddalena Vadacca Narratore: Mario Scarabelli |
Shiryu: Francesco Prando Hyoga: Francesco Bulckaen Ikki: Claudio Moneta Shun: Alessandro Tiberi Saori Kido: Barbara De Bortoli Miho: Federica De Bortoli Erii: Georgia Lepore Jagger: Antonio Sanna Yan: Andrea Ward Maya: Fabrizio Manfredi Christ: Raffaele Farina Orpheus: Simone D'Andrea Discordia: Georgia Lepore Narratore: Nino Prester |
Nel
1987 nasce "Saint Seiya", prima avventura cinematografica dei
Cavalieri dello Zodiaco, in Italia ribattezzata poi "I Cavalieri dello
Zodiaco" nella prima versione Granata Press e "La Dea della Discordia" nella versione "Dynamic
Italia".
Il film, che dura 46 minuti, non presenta nulla di
troppo inconsueto rispetto alla serie: Lady Isabel si fa
sorprendere ed imprigionare dal nemico di turno, la dea Discordia, e i suoi
paladini sono immediatamente pronti a correre in suo soccorso: il progetto di Discordia,
reincarnatasi nel corpo della giovane Daisy
(nome originale: Erii), personaggio che fa la sua unica comparsa in questo film,
è quello di prendere il posto di Athena nel controllo della terra. Uno spunto
interessante di questa storia è quello che vede i cavalieri di Athena
affrontare avversari più o meno simili a loro (un po' come era accaduto durante
lo scontro con i Cavalieri Neri): così Cristal,
cavaliere della Croce del Nord, incontra Relta
(nome originale: Christ), guerriero della Croce del Sud, mentre Sirio incontra Yan
(nome originale: Yan) dello Scudo; Andromeda si batte con
Orfeo (nome originale: Orpheus), cavaliere che suona una cetra
(da lui nascerà in seguito la figura di Mime di Asgard)
e che viene però sconfitto da Phoenix, ed infine Pegasus incontra prima Lesia
(nome originale: Maya) di Sagitta Oscura e poi Seyar
(nome originale: Jagger) di Orione, che sconfiggerà soltanto dopo aver
indossato l’armatura d’oro di Sagitter.
Naturalmente la freccia di Sagitter salverà Lady
Isabel-Athena, nella fattispecie dalla Mela d’Oro con la quale Discordia le
sta prosciugando le energie allo scopo di potersi reincarnare definitivamente in
lei.
Il film si presenta come un atto celebrativo della serie animata, e ciò lo si evince con facilità da due cose in particolare: la prima è il personaggio di Lesia, che nell’armatura e nei colpi si identifica completamente con Betelgeuse, il Cavaliere d’Argento la cui freccia d’oro aveva colpito Lady Isabel alle 12 case, mentre la seconda è la rappresentazione del colpo che Phoenix lancia contro Orfeo (le ‘Ali della Fenice’), ripetuta esattamente in un riassunto della serie, più precisamente in quello della puntata 48 (al di fuori del riassunto, nella serie tali disegni non appaiono MAI).
Nella seconda versione "Dynamic Italia" vengono meglio chiarite le somiglianze tra i Cavalieri dello Zodiaco ed i loro avversari, poichè si sottolinea come i guerrieri di Discordia (nome originale: Ghost Five) non siano altro che cavalieri di Athena morti che hanno venduto la propria anima alla malvagia divinità. In questo senso, acquisisce un'importanza ancora maggiore il confronto tra l'Orfeo del film e l'Orfeo della saga di Ades.
Sirio:Marco Balzarotti Cristal: Luigi Rosa Phoenix: Toni Fuochi Andromeda: Andrea De Nisco Lady Isabel: Dania Cericola Balder: Mario Zucca Freir: Massimiliano Lotti Freya: Lara Parmiani Loki: Alberto Sette Lungmir: Antonio Paiola Uru: Maurizio Scattorin Midgard: Luigi Rosa Soldato: Stefano Albertini |
Shiryu: Francesco Prando Hyoga: Francesco Bulckaen Ikki: Claudio Moneta Shun: Alessandro Tiberi Saori Kido: Barbara De Bortoli Dolvar: Angelo Nicotra Freji: Riccardo Rossi Freja: Valentina Mari Loki: Simone Mori Rhung: Claudio Fattoretto Ulr: Marco Mete Midgard: Francesco Bulckaen Soldato: ? |
Il
secondo film, "L’ardente
scontro degli Dei" (titolo originale: "Saint Seiya Kamigami no
Atsuki tatakai"), del 1988, ha la stessa durata del primo (46 minuti), ma
differisce notevolmente da esso nel contenuto. Se nel primo film viene dato
ampio spazio alle battaglie sostenute dai Cavalieri di Bronzo, nel secondo è
invece posta maggiormente in risalto l’ambientazione, e maggiore importanza,
all’interno della vicenda assumono i dialoghi, tanto che i combattimenti, per
la loro brevità, risultano quasi deludenti.
Oltre a ciò, si nota anche un certo approfondimento
psicologico dei personaggi (non di tutti), in particolar modo per ciò che
riguarda le figure di Balder
(nome originale: Dolvar), Freir
e Freya (nomi originali: Freji e Freja). Il primo rappresenta
senza dubbio il personaggio più infido che sia mai apparso in un’avventura
dei cavalieri, con il suo servilismo e il suo parlare mellifluo, mentre i due
fratelli (Freir e Freya) sono un esempio di integrità morale che verrà poi
ripreso nella saga di Asgard, nei personaggi, rispettivamente, di Orion e Flare. La trama è
piuttosto scontata: giunti ad Asgard alla ricerca di Cristal,
scomparso da quelle parti, i Cavalieri di Bronzo vengono ingannati dal perfido
Balder, che rapisce Lady Isabel e scatena contro di loro
i temibili Cavalieri del Nord; solamente l'intervento soprannaturale di Odino
permetterà a Pegasus e compagni di sconfiggere il
pericoloso avversario.
Molto interessante l’introduzione del personaggio di Midgard
(nome originale: Midgard), ossia l’utilizzo di Cristal quale avversario dei
cavalieri di Athena (dopo aver subito un lavaggio del cervello, naturalmente) in
uno scontro con Sirio che rimarrà negli annali di ‘Saint
Seiya’. Anche gli altri cavalieri del Nord verranno, in un modo o nell’altro,
riciclati nella seconda serie TV e, più precisamente:
-Loki
(nome originale: Loki), infido servitore di Balder, verrà opportunamente
cambiato per diventare Megres;
-Lungmir
(nome originale: Rhung), gigante che come armi usa due martelli, diverrà, con
un adeguato maquillage, Thor;
-Uru
(nome originale: Ulr), solo leggermente cambiato dal punto di vista estetico
(non ci è dato modo di conoscere il suo carattere, vista la brevità del film),
sarà il Luxor della versione animata.
Davvero notevoli, in questo film, i fondali e la
colonna sonora, anch’essi largamente riutilizzati nella serie televisiva.
Unico
vero e proprio film cinematografico de "I Cavalieri dello Zodiaco",
"La leggenda dei guerrieri scarlatti" ("Saint Seiya
Shinku no Shonen Densetsu"), è una produzione del 1988, la cui durata è
di 80 minuti.
La trama è densa e ricca di colpi di scena degni di un
film cinematografico: la rinascita dei Cavalieri d’Oro caduti alle dodici
case, lo strano rapporto che lega i fratelli Athena-Apollo
e le scene di gruppo dei quattro cavalieri disperati (Phoenix non c’è, naturalmente) sono quanto di più bello
ed originale potesse essere offerto agli appassionati di ‘Saint Seiya’, dopo
tre serie cartacee e due film dal canovaccio più o meno simile. Non che questo
prodotto presenti soltanto novità, comunque, visto che alla fine Pegasus deve
salvare Lady Isabel dalle grinfie di Apollo con la solita freccia d’oro di
Sagitter, dopo che tutti i cavalieri, stremati dalle battaglie, non riescono ad
avere la meglio su Atlas
(nome originale: Atlas), cavaliere della Corona. Stavolta, però, anche Sirio e Cristal indosseranno le
armature d’oro, le stesse con le quali avevano combattuto contro Nettuno.
In particolare, in questo film torna in auge il
personaggio di Gemini che, come nella saga di Ades, si
finge malvagio per poter meglio aiutare i Cavalieri dello Zodiaco. In questo
caso, però, Gemini si dimostra ancora più convinto dei cavalieri nella
vittoria finale contro Apollo, e lo scontro
che egli sostiene con Pegasus ha lo scopo soltanto di
restituire fiducia al ragazzo.
Davvero interessante, poi, la figura di Apollo (nome
originale: Abel); a volte affettuoso, a tratti triste, in certi momenti
iracondo, in altri casi pietoso. Questa rappresentazione di un Dio capriccioso e
lunatico oltre che forte, rende benissimo l’idea che ci viene data dell’Olimpo
nella mitologia greca, e rende il personaggio ancora più credibile. La sua
grande forza, oltretutto, è provata anche dalla potenza dei suoi cavalieri, che
mettono più volte in difficoltà Pegasus e compagni; Atlas, Berenice
(nome originale: Berenike) e Jaoo
(nome originale: Jaoo), insomma, sanno adempiere ai loro doveri.
Una menzione speciale per la colonna sonora, davvero di
alto livello.
Versione "Eden Video"
Prima
della versione ufficiale del film contro Apollo ("Granata Press", poi
"Dynamic Italia"), in Italia è stata prodotta una versione pirata di
tale lungometraggio. Vale la pena sottolineare che questa versione manca
decisamente della qualità del video ufficiale, e che la storia è stata un po’
distorta ed arrangiata alla bell’è meglio. Tuttavia, l’esperimento che
riguarda l’uso dei nomi originali (con qualche momento di confusione) e
soprattutto l’utilizzo di nuovi doppiatori per i personaggi si rivela molto
interessante: le voci date ai cavalieri, infatti, non sono niente male, ed in
particolare bisogna rilevare la grande prova di Paolo Torrisi, che dà la voce a
Seiya.
Peccato che poi, durante il film, per sentire pezzi di
colonna sonora bisogna sorbirsi gli urli dei doppiatori giapponesi e che, come
detto, vi sono diversi errori di sceneggiatura.
In particolare:
- Saga (Gemini) diventa il maestro di Hyoga (Cristal),
che per vendicarlo, nello scontro con Berenike, lancia al cavaliere di Abel
(Apollo) il suo "Attacco di Sabbia";
- come a dar ragione a Hyoga, Camus (Aquarius), combatte utilizzando l’"Esplosione
Galattica", cioè il colpo di Saga;
- Saga, d’altronde, nella battaglia contro Seiya,
chiama a sé le forze dell’Ultracosmo, chiedendo loro di neutralizzarlo;
- Athena è sepolta nel palazzo di ghiaccio della
Siberia, e per conservare il suo corpo nel ghiaccio eterno, Abel chiede a Hyoga
di mettere al suo servizio la sua spada;
- i cavalieri lottano contro Abel, che è il messaggero
di Dio sulla terra. In sintesi, essi combattono contro il Divino
- nel finale, Lady Isabel rassicura Pegasus affermando
che la dea Athena non esiste più (forse perchè non c'è più bisogno di
lei?!).
Sirio: Marco Balzarotti Cristal: Luigi Rosa Phoenix: Toni Fuochi Andromeda: Andrea De Nisco Lady Isabel: Dania Cericola Lucifero: Alessandro Di Sanzo Belzebù: Fabrizio Manfredi Eligor: Vittorio Guerrieri Moloch: Giorgio Borghetti Astaroth: Fabio Boccanera Nettuno: Gabriele Calindri Apollo: Claudio Moneta Discordia: Caterina Rochira Madre di Cristal: Caterina Rochira Ioria: Aldo Stella Scorpio: Salvatore Landolina |
Shiryu: Francesco Prando Hyoga: Francesco Bulckaen Ikki: Claudio Moneta Shun: Alessandro Tiberi Saori Kido: Barbara De Bortoli Cosmo di Athena: Cinzia de Carolis Lucifero: Francesco Pannofino Belzebù: Stefano Mondini Eligor: Giovanni Baldini Moah: Stefano Onofri Astaroth: Neri Marcorè Poseidone: Doriano De Santi Abel: Massimo De Ambrosis Discordia: Georgia Lepore Madre di Hyoga: Isabella Pasanisi Aiolia: Patrizio Prata Milo: Francesco Prando |
Lo
spettatore può notare una grande differenza tra la versione giapponese e quella
italiana di "L’ultima battaglia" ("Saint Seiya Armageddon no
Senshi", 1989), ultimo atto della saga video de "I Cavalieri dello
Zodiaco".
Si potrebbe obiettare, a giusta ragione, che tra le due
versioni la qualità del disegno, molto altalenante nell’arco dei 46 minuti
del film, non cambia, e che quindi essi sono graficamente identici, e che
ugualmente identica è la sceneggiatura (per la verità un po’ lacunosa).
La diversità del doppiaggio, tuttavia, ha creato una
discrepanza notevole nelle due versioni, soprattutto a causa della cattiva
scelta operata in questo senso da "Dynamic Italia": nella versione
giapponese, infatti, la voce di Lucifero
è profonda ed autoritaria, e tale impressione viene rafforzata dall'eco di
fondo, scomparsa nella versione nostrana;
molto più molle, invece, il Lucifero della versione italiana, seppure la scelta
di una voce neutra per l’angelo decaduto non si può dire in partenza
sbagliata.
Nella
seconda versione "Dynamic Italia" le cose cambiano completamente, dai
doppiatori ai dialoghi, e in conseguenza di ciò si notano grandi differenze
anche nella sceneggiatura:
- nella prima versione non si capisce bene il motivo
che spinge Athena a recarsi al palazzo di Lucifero per essere sacrificata,
mentre nella riedizione si sottolinea come la dea, rimasta indifesa dopo la
sconfitta dei Cavalieri dello Zodiaco e dei Cavalieri d'Oro, decida di donare la
vita per salvare la vita degli umani, flagellati dagli attacchi di Eris, Abel e
Poseidon;
- i guerrieri che combattono contro i Cavalieri dello
Zodiaco non sono comuni demoni, bensì angeli decaduti che si rivoltarono,
insieme a Lucifero, contro Dio;
- Lucifero non ha semplicemente intenzione di
vendicarsi di Athena, ma vuole assurgere al potere assoluto, scalzando Dio dal
cielo, ed il sacrificio di Athena ha soprattutto lo scopo di ridare vita a Eris,
Abel e Poseidon.
Ritengo importante evidenziare anche una citazione alla
serie cartacea di Ades, rappresentata dalla vittoria che Pegasus ottiene con
l'aiuto della luce sprigionata dall'unione delle dodici costellazioni dello
zodiaco.
A me, almeno, appare come una citazione.