Progetti e studi di architettura

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TEMPIO

 

Impianto distributivo (Utilitas)

L'originaria chiesa duecentesca di san Francesco era una semplice struttura rettangolare con tre altari frontali ad est ed un rosone sopra l'ingresso occidentale.
Durante il Trecento, se non già prima, i muri perimetrali della chiesa furono interrotti dalla costruzione di cappelle funebri, di cui per lo meno tre erano malatestiane. Queste cappelle funebri erano di dimensioni e allineamento irregolari.
La pianta del Tempio come fu ridisegnato dal Pasti nell'inverno 1448-49 doveva essere come la conosciamo oggi, forse con aggiunte simmetriche all'estremità orientale.
La costruzione malatestiana ad unica navata si arresta, all'esterno come all'interno, all'altezza delle tre prime cappelle; poco oltre c'era l'abside della chiesa duecentesca, che Sigismondo, in tutto o in parte, aveva fatto demolire perché in quel punto la navata doveva proseguire: per aprirsi subito dopo in un transetto, come pensano alcuni, o in un grande vano rotondo, come pensano altri. Comunque qui sarebbe sorta la grande cupola albertiana di cui la medaglia del Pasti ci dà appena un'idea che doveva costituire la parte più significante e più nuova della costruzione, tanto dal punto di vista formale che dal punto di vista concettuale.
Il 31 Agosto 1499 si affidò ad un maestro imolese la costruzione del campanile che venne eretto un paio di anni dopo. Il campanile ci perviene oggi in una forma simile a quella nella quale fu costruito fatto salvo per la cupola che subì modifiche barocche durante i numerosi restauri.
Nel 1503, i frati dovettero erigere una piccola abside affiancata da quattro cappelle, due per lato, allineate in un solo fronte in modo da formare un transetto con le cappelle malatestiane già costruite. Solo fra il 1708 e il 1709 i francescani ampliarono e ricostruirono l'abside allargando l'Arco trionfale all'intera navata dando così al monumento l'attuale distribuzione interna, poi risistemata nel 1946.
La perdita dell'edificio conventuale che con la sua caratteristica forma rendeva immediatamente percepibile l'originario carattere di chiesa francescana del Tempio - ha costituito certamente un grave danno per la comprensione del nostro monumento. Ma ancor più dannoso, in un certo senso, è stato l'ampliamento della strada, operato fra il 1920 e il 1921. Prima di questa data l'edificio era serrato da una edilizia modesta e compatta, che si allargava solo davanti alla facciata per dar luogo ad una piazzetta raccolta, dove giungeva appena un'eco della vita che ferveva nella vicina piazza del mercato. La situazione ambientale costringeva dunque ad una visione dinamica del monumento, limitata a scorci e a particolari, che ne accentuava l'imponenza e l'armonia.