la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte

                        Omar Khayyam (Persia XII sec.)



 
 
 
 


 
          
pag. 1 pag. 2 pag. 3 le foto
            
13 giugno, la notte è trascorsa tranquilla, purtroppo Nessie non è venuta a disturbarci, così senza aver visto il mostro di loch Ness, riprendiamo la marcia. La strada costeggia un'alta catena montuosa che nei pressi di Fort Williams culmina nel Ben Nevis, il monte più alto della Gran Bretagna (1344 mt). Arriviamo così ad Oban, graziosa cittadina in riva al mare, nel cui campeggio sostiamo per la notte. 14 giugno, quest'oggi ci trasferiremo quasi al confine con l'Inghilterra, e trascorreremo la notte in un campeggio (£13,00) sul Solway Firth. Lungo la strada prendiamo una deviazione che ci consente di andare a visitare le rovine di "Caerlaveroch Castle". Il castello del XIII sec. fu distrutto una prima volta nel sec. XIV, ricostruito fu definitivamente rovinato nel 1640 durante la guerra civile. Costruito in pietra rossa è di pianta triangolare con torri cilindriche agli angoli, l'ingresso con ponte levatoio, è difeso da due imponenti torrioni ed un profondo fossato acqueo ne circonda le mura. All'interno ci sono i resti degli appartamenti rinascimentali con scale a chiocciola, caminetti, e belle finestre decorate. 15 giugno, giornata di trasferimento. Scendiamo lungo la M6 in direzione di Birmingham, superata la città ci dirigiamo a Stratford upon Avon dove però non c'è l'ombra di un campeggio. Torniamo quindi in autostrada e decidiamo per una sosta notturna in un'area di servizio. La sosta ci costa quanto un camping (£ 12,50). 16 giugno, proseguiamo il nostro itinerario e percorrendo una strada secondaria, che corre fra verdi pascoli, morbide colline e graziosi villaggi, arriviamo a Stonehenge. Troviamo posto nell'ampio parcheggio e acquistati i biglietti d'ingresso, ci apprestiamo a visitare questo famoso sito, che da più di 4500 anni è muto testimone d'una civiltà misteriosa. Il monumento preistorico si visita attraverso un percorso obbligato, poichè è vietato accedere al centro dei megaliti. Ad ogni modo, la visita è particolarmente piacevole, grazie anche all'ausilio delle audioguide, che forniscono, sul misterioso sito, notizie molto esaurienti. Concludiamo la visita di Stonehenge con una passeggiata attraverso i campi, per raggiungere delle alture, su cui sorgono degli antichi tumuli. Ripresi i camper ci rechiamo a Old Sarum, una collina circolare delimitata da un fossato. Sull'insediamento dell'età del ferro, sorse in epoca romana il castrum di Sorviodunum ed in seguito la città sassone. Nel sec. XI venne costruito al centro il castello normanno di cui si notano i resti, e poco fuori, la cattedrale di cui restano le fondamenta, la quale fu poi trasferita a Salisbury (1220). Al termine della giornata, prendiamo posto nel campeggio di Salisbury (£ 37,50), i campeggi inglesi sono notevolmente più cari di quelli scozzesi. 17 giugno, la giornata è splendida, perciò raggiungiamo Salisbury con una bella passeggiata lungo il fiume Avon. Oggi è giorno di mercato e nella piazza dietro la chiesa di S. Thomas, fra le decine di bancherelle, c'è gran fermento di gente. Il centro della città, è fortificato da un recinto di mura e porte d'accesso, che superiamo, per ritrovarci sugli estesi prati e giardini che circondano la St. Mary's Cathedral. La cattedrale di grandi dimensioni, vanta la torre più alta di Gran Bretagna
(mt 123), e conserva fra tanti tesori artistici e storici, la Magna Charta (1215), una delle quattro copie ancora esistenti. Sulla via del ritorno, nei pressi della piazza del mercato, troviamo la Haunch of Venison, probabilmente una delle più antiche locande di Salisbury, all'interno della quale, è conservata la mano mummificata di un baro, a cui fu amputata per giustizia sommaria. Entriamo a mangiare un boccone (molto costoso) quindi facciamo rientro al campeggio. 18 giugno, poche decine di km e siamo a Portsmouth, trovato un parcheggio, lasciamo i camper e ci dirigiamo al porto. All'interno molti dei grandi edifici che fungevano da magazzini, officine ecc. sono stati trasformati in tante sezioni del museo navale, che ci apprestiamo a visitare. In uno di questi edifici, è provvisoriamente ospitato il relitto della Mary Rose, nave ammiraglia della flotta di Enrico VIII, costruita nel 1509 ed affondata il 19 luglio 1545 durante un combattimento contro la flotta francese. Nell'affondamento perirono più di 400 uomini, Enrico VIII accampato sulla costa, assistette impotente alla tragedia. Nel 1982, dalle acque della Manica, venne recuperata tutta la fiancata di dritta, che si era conservata grazie al fatto, che si trovava sommersa nel fango del fondale marino. Ora viene continuamente irrorata con acqua nebulizzata mista a particolari sostanze, questo trattamento durerà ancora qualche anno per permettere al legno di consolidarsi e raggiungere un buon grado di conservazione. Nelle sale adiacenti, sono esposti più di 18.000 manufatti rinvenuti attorno al relitto della Mary Rose. Proseguiamo lungo il porto finché in fondo ad un molo, in un apposito bacino, ci si presenta la mole del Victory, nave dell'ammiraglio Horatio Nelson. Il veliero varato nel 1778 rimase in servizio fino al 1812, dopo di ché divenne nave museo, conservando comunque funzione di nave ammiraglia della flotta britannica, funzione tuttora vigente. Nel 1805 durante la battaglia di Trafalgar, sul ponte superiore, l'ammiraglio Nelson fu colpito a morte da un tiratore scelto della nave francese Redontable. Visitiamo la nave dalle stive agli alloggi del comandante e ci rendiamo conto di quanto difficile e dura doveva essere la vita di bordo all'epoca. Si pensi ad esempio, che ogni ponte aveva una trentina di cannoni, che ad ogni pezzo erano assegnati sei uomini i quali dovevano svolgere tutte le loro attività nello spazio esiguo attorno al cannone stesso, che la nave imbarcava qualche centinaio di fucilieri più i marinai, gli ufficiali ecc. ecc. e ci si fa un'idea di ciò che tutto questo comportava. Oramai è pomeriggio inoltrato, decidiamo quindi di rinviare a domani il resto della visita. Raggiungiamo i camper e ci trasferiamo al camping South Sea (£ 36,00). 19 giugno, torniamo al porto per visitare il Warrior, nave a propulsione mista vapore e vele del 1861. Si nota subito la differenza con la più antica Victory, sia sotto l'aspetto della vivibilità dell'equipaggio, sia sotto l'aspetto delle attrezzature più moderne. Al termine di questa mattinata di visite, rientriamo al campeggio e ci prendiamo un pomeriggio di relax. 20 giugno, oggi lasciamo l'Inghilterra. Arriviamo a Dover percorrendo la bella strada costiera, troviamo un parcheggio in prossimità delle scogliere e sostiamo in attesa del traghetto che ci riporterà sul continente. Quando è l'ora raggiungiamo il porto e ci imbarchiamo. Mentre la nave prende il largo, ci soffermiamo sul ponte ad osservare le bianche e scoscese rocce che si allontanano, e come ogni qualvolta terminiamo un viaggio, una sottile tristezza ci assale.
  Torna su