la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte


                        Omar Khayyam (Persia XII sec.)



 
 
 
 


 

           
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19 luglio, mattinata in viaggio e all'ora di pranzo siamo a Malbork, sostiamo in un parcheggio custodito ai margini dell'abitato. Nel manovrare, il camper si impantana su del terreno cedevole, il fango era nascosto da una bella erbetta verde, una vera trappola. Dopo vari tentativi inutili, ci viene in soccorso un pick up di due ragazzi olandesi, che in pochi minuti ci traggono in salvo. La veduta del castello dei cavalieri teutonici sull'altra riva del fiume, è bellissima. In serata andiamo a fare una passeggiata in paese e vi troviamo una grandissima animazione, poichè è in corso una fiera, che richiama gente da tutta la regione. 20 luglio, ha piovuto abbondantemente per tutta la notte, ma fortunatamente questa mattina le nuvole si stanno diradando e quindi ci avviamo verso il maniero del XIII sec. per visitarlo. Finiamo la visita che sono le 12 e 30, mangiamo un boccone e ci rimettiamo sulla strada per raggiungere Danzica. Sostiamo nel camping "Stogi" alla periferia della città e a due passi dalla spiaggia sul Baltico. 21 luglio, piove a dirotto, ma non ci lasciamo scoraggiare, prendiamo impermeabili ed ombrelli e ci rechiamo a prendere il tram che ferma fuori del campeggio. Scendiamo nei pressi della Porta Superiore, passata la quale, arriviamo alla "Zlote Brama"(Porta d'Oro), subito dopo imbocchiamo la Via Reale o Via Lunga e per fortuna un timido sole si fa strada fra le nubi. Le famiglie più potenti di Danzica, abitavano i bei palazzi, che si affacciano su questa strada. Le facciate dipinte con colori pastello e decorate con grande raffinatezza ne testimoniano la loro ricchezza. All'altezza della torre e del palazzo del municipio, la via si immette nella rettangolare Piazza del Mercato o Mercato Lungo, oggi salotto della città. Anch'essa è cinta da importanti palazzi come il Dwor Artusa (Palazzo di Artù) del XIV sec, all'interno del quale, fan bella mostra, una stufa in maiolica alta 11 metri, ornata di piastrelle policrome, che raffigurano personaggi storici ed allegorici ed un bassorilievo raffigurante San Giorgio con sullo sfondo le mura turrite della città. Davanti al palazzo, la bella fontana del Nettuno del 1633, rappresenta la potenza marittima di Danzica. A chiudere la prospettiva della piazza, la "Zielona Brama" (Porta Verde) eretta attorno al 1560, con ambienti atti ad ospitare le famiglie reali in visita alla città. Superiamo la porta e ci ritroviamo sulla riva della Motlawa, un braccio della Vistola. Belle case con negozi e ristoranti si susseguono sul lungofiume, fra esse spicca l'inconfondibile mole dell'antica gru di legno. Sul lungofiume conosciuto come Riva Lunga, si aprono le porte delle vie storiche parallele alla Strada Reale, fra cui la suggestiva Ulica Mariacka che percorriamo fino a giungere alla "chiesa di Maria". La chiesa ha subito ingenti danni durante l'ultima guerra, ma è stata restaurata con maestria. L'interno impressiona per le sue dimensioni, infatti con i suoi 105 mt di lunghezza e 68 di larghezza, è capace di contenere 25000 fedeli. A pomeriggio inoltrato, rientriamo al campeggio appena in tempo ad evitare un acquazzone. 22 luglio, sole smagliante, andiamo in spiaggia e finalmente vediamo il mar Baltico la cui temperatura però, non è affatto invitante. Riprendiamo il tram e torniamo in centro, ripercorriamo la bella strada reale soffermandoci a fare qualche acquisto. Visitiamo un paio di palazzi signorili, all'interno dei quali ci sono delle signore in abiti d'epoca, quindi andiamo a mangiare in una caratteristica taverna, girovaghiamo ancora per il centro storico, finchè stanchi decidiamo di tornare ai nostri camper. 23 luglio, la nostra prossima meta è il "Slowinski Park Narodowy" nei pressi del paese di Leba. Trascorriamo la notte nel camping Rafael ubicato presso il piccolo porto del paese. 24 luglio, scarichiamo gli scooters e con questi mezzi raggiungiamo il parcheggio all'ingresso del parco. Da qui parte una stradina che s'inoltra nel bosco. A tratti, sulla nostra sinistra s'intravvede l'azzurro del lago di Lebsko, terzo più grande della Polonia. Dopo una camminata di 7 km arriviamo alle famose dune mobili, lo spettacolo è davvero unico. Le dune alte anche 50 mt, sospinte dal vento, inghiottono boschi di pini e querce, questo fenomeno è valso a questo luogo l'appellativo di "Sahara Polacco". A piedi nudi saliamo in cima ad una duna, il bianco abbacinate della sabbia ferisce la vista, ma quando l'occhio si abitua, viene ripagato da un paesaggio esaltante. Camminiamo sulla finissima sabbia, fino a raggiungere la lunghissima spiaggia che si affaccia sul Baltico, verrebbe voglia di fare il bagno, peccato che il mare a queste latitudini sia così freddo. Al ritorno, i 7 km che ci separano dal parcheggio, ce li facciamo comodamente seduti nel vagoncino di un trenino elettrico. 25 luglio, di nuovo sulla strada per raggiungere Torun la città di Nicolò Copernico. Sostiamo nel camping posto sulla Vistola in prossimità del ponte che conduce al centro storico. La sera stessa facciamo una lunga passeggiata per una prima visita della città. Il centro storico, alla luce dei lampioni, è molto affascinante, le strade e la piazza principale sono frequentatissime di gente sopratutto giovani. 26 luglio, Con le motorette torniamo in centro, lasciamo i mezzi in un parcheggio sotto le mura ed entriamo nella "Stare Miasto". Un percorso pedonale ci porta alla piazza del mercato, dove nel centro della stessa, possiamo ammirare il municipio con l'alta torre dell'orologio ed i bei palazzi antichi che la cingono. Visitiamo le tre chiese che danno sulla piazza o nelle immediate vicinanze e a mezzogiorno assistiamo ad un concerto di carillon. 27 luglio, tappa di trasferimento, lunga tirata fino a Breslavia, dove sostiamo all'esterno di un ex campeggio trasformato in circolo privato. 28 luglio, rinunciamo alla visita della città che si presenta molto caotica e facciamo rotta invece verso i monti al confine fra Polonia e Cechia. Mano a mano che ci avviciniamo alla nostra meta, il paesaggio dapprima pianeggiante e caratterizzato da campi coltivati, si fa via via sempre più ondulato e coperto di boschi di conifere. Ai bordi della strada, gruppi di donne vendono funghi e mirtilli, che non manchiamo di acquistare. Arriviamo nella cittadina termale di Kudowa Zdroy e troviamo posto in un grazioso ed ombroso campeggio situato appena fuori dell'abitato. Nel pomeriggio con gli scooters ci rechiamo in paese ed al centro turistico ci informiamo su come raggiungere il "Gory Stolowych Narodowy Park", dove domani andremo a vistare "Bledne Skaly", un parco naturale di formazioni rocciose. Dopo aver passeggiato un po' per il paese, andiamo a cena in un bel ristorante e seppure non capiamo nulla di ciò che sta scritto sul menù, mangiamo cibi squisiti ed abbondanti, spendendo appena 25 euro a coppia. 29 luglio, con le moto andiamo a Bledne Skaly passando per una strada chiamata "delle cento curve" che attraverso una bella foresta, sale in quota fino al parcheggio del parco. Lasciate le motorette, ci addentriamo fra le rocce. I passaggi, a volte molto stretti ci costringono a dei contorsionismi, ma non c'è alcuna difficoltà a superarli e la piccola fatica necessaria, è ampiamente ripagata, dagli scenari che si offrono ai nostri occhi. Per chiudere degnamente la giornata, la sera ripetiamo la buona cena nello stesso ristorante. 30 luglio, ormai il viaggio attraverso la Polonia è giunto al termine, quest'oggi faremo sosta a Praga, dopo di che attraverseremo l'Austria con una sosta a Salisburgo e saremo a casa.
Questo è stato un viaggio davvero appagante, la Polonia ci ha piacevolmente sorpreso per le sue bellezze, per la quantità di attrazioni turistiche e per la facile fruibilità da parte di noi camperisti. Per la realizzazione dell'itinerario, abbiamo utilizzato la guida "Vivicamper" che si è rivelata molto utile, integrandone il percorso con spunti personali. A tal proposito, se mai ci leggerà, un ringraziamento va al signor Braccialarghe autore della guida.

 
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