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Itinerario:
Trieste - Wilfersdorf -
Austerlitz - Auschwitz -
Czestochowa - Cracovia -
Wieliczka - Debno - Niedzica -
Ulucz - Sandomierz - Lublino -
Kazimierz Dolny - Varsavia -
Treblinka - Ritowisko -
Mikolayki - Tana del Lupo -
Swieta Lipka - Malbork - Danzica
- Leba Torun - Breslavia -
Bledne Skaly - Praga -
Salisburgo - Trieste
30 giugno, attraversiamo il confine italo-sloveno di Fernetti e
facciamo rotta verso la Polonia, che sarà per quest'anno la meta
del nostro viaggio. A questa nuova avventura partecipano anche i
nostri cari amici di Verona Luisa e Federico, nonché Grazia e
Gino ed il sottoscritto Enzo con la moglie Mary. Dopo aver
attraversato appunto la Slovenia, entriamo in Austria e superata
Vienna, facciamo sosta a Wilfersdorf, dove nel silenzioso
piazzale antistante una scuola
di musica, passiamo la prima
notte. 01 luglio, raggiungiamo
Austerlitz oggi Slavkov u Brna, per
visitare il campo di battaglia
teatro della più grande vittoria
di Napoleone.
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In un piccolo museo assistiamo ad
un filmato che descrive tutte le fasi dello storico scontro.
Sulla collina un maestoso monumento accoglie i resti dei 37000
caduti della battaglia, all'interno, un'incredibile effetto
acustico. A poca distanza su di una collina che domina quello
che fu il campo di battaglia, un cubo marmoreo sorge nel
punto ove Napoleone aveva posto la sua tenda, e reca inciso il
discorso che l'imperatore fece ai suoi soldati prima dell'attacco.Nel primo pomeriggio ripartiamo, passiamo il confine e ci
dirigiamo ad Oswiecim, meglio conosciuto con il nome tedesco di
Auschwitz. Alle 6 del pomeriggio, entriamo nel grande parcheggio
di fronte l'ingresso del tristemente famoso campo di sterminio.
02 luglio, splende un bellissimo sole. Con un solo camper, ci
rechiamo al campo di Birkenau distante 3 km. L'ingresso ci si
presenta con l'immagine vista in tanti documentari, del binario
ferroviario che passa sotto la torretta di guardia. Su quel
binario sono transitate centinaia di migliaia di persone, il cui
destino, deciso da una congrega di pazzi sanguinari, era quello
di vivere fra mille stenti lavorando come schiavi fino allo
sfinimento e quando non fossero stati più in grado di farlo, li
aspettava la camera a gas ed il forno crematorio. Camminiamo fra
le baracche dormitorio, e presi ognuno dai propri
pensieri, arriviamo nel sito dove erano in funzione le camere a
gas ed i forni. Oggi non resta che un cumulo di macerie, su cui
una mano pietosa ha posto una rosa rossa. Rientriamo al
parcheggio e andiamo a visitare il campo principale di
Auschwitz. Sopra il cancello d'ingresso, campeggia la scritta "arbeit macht frei"
(il lavoro rende liberi). Quanto atrocemente beffarda essa doveva
apparire a quei poveri esseri, che la vedevano entrando in
quell'inferno. Vediamo il piazzale dell'appello, dove gli
internati erano costretti a stare immobili per ore ed ore con
qualsiasi tempo, i reticolati un tempo elettrificati, le
torrette di guardia, il muro della morte, le camere a gas usate
per l'eliminazione ed i forni crematori qui ancora intatti. Sorge spontanea una
domanda, in tempi come quelli che stiamo vivendo, dove
riaffiora il razzismo verso coloro che a torto sono considerati
dei "diversi"; è mai possibile che tutto ciò non abbia insegnato
niente?
03 luglio, ieri sera siamo giunti qui a Czestochowa ed abbiamo
preso posto in un campeggio molto vicino al Santuario della
Madonna Nera. Oggi la giornata è splendida e di prima mattina,
con una breve passeggiata ci rechiamo al Santuario. La cappella
che ospita l'icona della Vergine, è stracolma di fedeli, che
assistono partecipi alla Santa Messa cantata creando un forte
impatto emotivo. Dopo la visita ripartiamo alla volta di
Cracovia. La strada non è molto trafficata, ma bisogna prestare
attenzione ai profondi solchi lasciati sull'asfalto dai camion.
Alle 5 del pomeriggio entriamo nel tranquillo campeggio "Clepardia",
ed al fresco sotto gli ombrosi alberi, ceniamo e chiacchieriamo
fino a tardi. Durante la notte scoppia un temporale e la pioggia
si protrae per tutta la mattinata. Verso le 13, armati di
ombrelli ed impermeabili, prendiamo l'autobus che ferma poco
distante dal campeggio, e andiamo in centro. Scendiamo nei
pressi dell'hotel Cracovia, e con una breve passeggiata, lungo
larghi viali alberati, arriviamo nella "Stare Miasto" (città
vecchia), e quindi nella Rynek Glowny ovvero piazza del mercato.
La piazza, cuore della città, è divisa in due dall'edificio del
mercato dei tessuti che ospita attualmente al suo interno un
vivace bazar di articoli di artigianato e souvenir, ed è cinta
da case d'epoca. All'inizio dell'edificio del mercato dei
tessuti, s'erge una torre gotica, ciò che resta dell'antico
municipio demolito nel 1818. Sullo sfondo la bella chiesa di
Santa Maria con le due torri asimmetriche, da una delle quali,
ogni ora un trombettiere suona un motivo che di colpo si
interrompe. Si ricorda in questo modo, un fatto accaduto al
tempo delle invasioni tatare, quando una sentinella di guardia
sulla torre, vide le orde tatare che si avvicinavano e diede
l'allarme con la tromba, ma mentre suonava venne colpito a morte
da una freccia alla gola. All'interno della chiesa, splendide
vetrate, un bellissimo coro ligneo ed altre opere d'arte.
Passeggiamo un po' lungo le vie pedonali, ceniamo in un localino
sulla piazza e torniamo al campeggio. 05 luglio, stamane c'è il
sole, con lo stesso autobus raggiungiamo il centro e con una
bella passeggiata lungo la Vistola, arriviamo alla collina del
Wawel. Su questo colle, alto appena 25 mt sulla Vistola, sorge
il castello reale e la cattedrale dedicata ai Santi Vinceslao e
Stanislao. In questa bella chiesa vennero incoronati i re
polacchi ed all'interno sono ospitate le loro tombe. La visita
si protrae per alcune ore e quando l'appetito comincia a farsi
sentire, ci rechiamo al Kazimierz l'antico quartiere ebraico,
troviamo un localino dove pranziamo e riposiamo un po'. La
cucina polacca è buona ed i prezzi molto contenuti, quindi ci
proponiamo di assaggiare molto spesso le loro specialità.
06
luglio, prima di lasciare Cracovia, passiamo con i camper per il
centro. Essendo domenica, il traffico è scarso, ne approfittiamo
per vedere i tratti del muro che cingeva il ghetto ebraico
durante l'occupazione tedesca, il campo d'internamento di Plaszow (vedi il film Schindler list),
ed appunto la fabbrica di questo eroico personaggio reso famoso
dal film di Spielberg. Nel pomeriggio arriviamo alle miniere di
sale di Wieliczka, dove a 130 mt di profondità, scendendo rampe
di scale che sembrano non finire mai, visitiamo le lunghe
gallerie scavate per estrarre il salgemma. Qua e là, belle
statue e bassorilievi scolpiti dai minatori e addirittura una
chiesa scavata nella roccia. Il comodo parcheggio della miniera
ci accoglie per la notte. 07 luglio, ancora sulle strade della
"Mala Polska", questa volta diretti a Debno per vedere le
caratteristiche chiese di legno di questa regione. Il territorio
che attraversiamo offre degli ameni scorci panoramici, fatti di
verdi colline, campi coltivati e belle fattorie. A Debno
visitiamo la splendida chiesa di S. Michele Arcangelo della fine
del XV secolo, oggi patrimonio dell'UNESCO. L'antica chiesa è
interamente assemblata con la tecnica dell'incastro e sembra che
non sia stato usato neanche un chiodo. Degni di nota gli
affreschi risalenti al 1500. Rimettiamo in moto i camper e
facciamo rotta su Niedzica, dove ci attende la visita
dell'omonimo castello, il quale dall'alto domina le acque del
lago sottostante. Sulla sponda opposta si scorgono le rovine del
castello di Czorstyn, con cui per secoli contese il
controllo del lago e del territorio circostante. Alle 15 e 30 ci
trasferiamo al Preninski Park, che dista circa 4 km dal
castello, e sotto un violentissimo temporale, prendiamo posto
nel parcheggio all'ingresso del parco. Speriamo che il tempo non
ci mandi in fumo l'escursione di domani.
08 luglio, ci svegliamo che splende un magnifico sole,
l'aria è ancora frizzante per il temporale, quindi tutti
contenti acquistiamo i biglietti e andiamo all'imbarcadero sul
fiume. Due giovani, con un caratteristico costume, ci fanno
salire su un'imbarcazione composta da 5 lunghe canoe assemblate
assieme a mo' di zattera, con noi c'è una coppia americana con
una bimba e 3 polacchi. Iniziamo la discesa del fiume Dunajec
che in questa zona segna il confine fra Polonia e Slovacchia. Il
fiume scorre tortuoso e s'insinua a tratti fra alte pareti
rocciose, la corrente per brevi momenti accelera, creando delle
piccole rapide. Sotto un cielo terso i paesaggi si susseguono
molto belli e dopo 18 km e 2 ore circa di navigazione,
approdiamo a Szczawnica dove ad attenderci c'è un pullmino, che
ci riporta al punto di partenza. Dopo pranzato ci rimettiamo in
viaggio, e percorrendo strade poco trafficate in mezzo a
campagne e paesini da cartolina, arriviamo ad Ulucz. Facciamo
sosta alla trattoria "Viking", dove per cena, spendendo davvero
poco, assaggeremo la buona cucina locale e nel comodo e
tranquillo parcheggio, passeremo la notte.
09 luglio, oggi vogliamo andare a visitare la più antica
chiesa ortodossa in legno della Polonia. Per farlo, dobbiamo
attraversare per mezzo di una chiatta, tirata a mano con un
sistema di funi e carrucole, il fiume che scorre a pochi metri
dal nostro punto sosta. Scarichiamo gli scooters dai camper,
saliamo sul zatterone ed attraversiamo il fiume, entriamo così
nel parco naturale di "Wypalanie Traw". Dopo 7 km di strada
sterrata, giungiamo ad uno slargo, una tabella in legno rivolta
verso un pendio boscoso, indica la direzione da prendere.
Lasciamo gli scooters e c'inerpichiamo su per il sentiero fra
alberi secolari fino a giungere in una piana su cui si erge
l'inconfondibile sagoma della chiesa di legno. La fatica fatta
per salire fin qui, è ampiamente ripagata dal notevole fascino,
che il luogo e l'antico edificio emanano. Un forte acquazzone ci
sorprende sulla via del ritorno, alcuni boscaioli ci offrono
riparo in una loro casupola e quando finisce il temporale
raggiungiamo i camper. Lasciamo il "Viking" e nel pomeriggio
siamo a Sandomierz. Sostiamo nel campeggio ai piedi della
collina sulla quale sorge la bella cittadina.
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