la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte

                        Omar Khayyam (Persia XII sec.)



 
 
 
 




           
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 22 giugno, sulla strada per Kazanlak ci sorprende un temporale che ci fa viaggiare al fresco. Giunti in città, visitiamo la tomba trace. In realtà quella che si visita è una copia perfetta in scala naturale, costruita per salvaguardare l'integrità della tomba originale. Il sepolcro, scoperto nel 1944 durante gli scavi per costruire un rifugio antiaereo, racchiude delle belle pitture parietali, stupenda è la scena del banchetto funebre nella tholos. Altra corsa sulle disastrate strade bulgare in direzione di Plovdiv. Superata la città\ percorriamo una gola in cui scorre il fiume Cepelarska ed arriviamo nei pressi del monastero Backovski. Sostiamo in un vasto piazzale alberato e pagando 10 Lev potremo passare anche la notte. Un giretto esplorativo ci fa scoprire un ristorante nel cui giardino, fra alberi secolari, due cascate si gettano da un dirupo in una grande vasca collegata al fiume. Anche qui cena buona ed abbondante con spesa davvero modica. 23 giugno, saliamo al monastero dove visitiamo la bellissima chiesa, poi previa piccola mancia, riusciamo ad entrare nell'antico refettorio. All'interno un lunghissimo tavolo di marmo occupa il centro della sala le cui pareti ed il soffitto a volta recano affreschi del 1600 con scene della vita della Madonna, Gesù ed il Battista. Risaliamo sui camper e facciamo rotta verso il confine con la Grecia, ma prima di raggiungerlo, facciamo sosta per la notte dinanzi al monastero di Rozen. 24 giugno, trascorriamo parte della mattinata a visitare il complesso monastico, quindi ripartiamo e dopo una ventina di Km siamo al confine. Con una lunga tirata passiamo Salonicco ed imbocchiamo l'autostrada per Larissa, qui troviamo un caldo africano che ci accompagna fino a Volos dove finalmente la brezza marina riesce un po' a mitigare. Raggiungiamo Kala Nerà e sostiamo nel bel campeggio di Siktia. Il nostro programma è di fare il giro della penisola per arrivare alla bellissima spiaggia di Milopotamos quindi attraversare il monte Pilio e riprendere la via del ritorno. Purtroppo un incendio di vaste proporzioni manda all'aria i nostri propositi e ci blocca a Kala Nerà. 29 giugno, dopo 4 giorni di relax  lasciamo la penisola di Volos, risaliamo verso nord ed andiamo a Vergina dove scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti dell'antica capitale macedone di Aigai. Notevoli i resti del palazzo di Antigono Gonata, probabile residenza estiva della famiglia reale, ed il teatro scavato nel 1982 dove, nel 336 a.C. fu assassinato Filippo II di Macedonia. Andiamo a visitare la necropoli reale scoperta nel 1977. Sotto un'enorme tumulo si visitano le bellissime tombe reali tra cui quella di Filippo II. Un magnifico museo ricavato all'interno del tumulo, espone i tesori rinvenuti nelle tombe, fra questi l'eccezionale corredo funebre di Filippo II di Macedonia. Lasciamo questo magnifico sito e andiamo a Pella, città natale di Alessandro Magno e del padre Filippo II e visitiamo la zona archeologica. La sera raggiungiamo la penisola Calcidica e sostiamo in un campeggio in riva al mare fino al 3 di luglio. 4 luglio, nuovamente rotta verso nord e rientro in Bulgaria. Dalla strada che porta a Sofia, una deviazione ci conduce al monastero di Rila, forse il più bello di tutto il Paese. Sostiamo nel tranquillo parcheggio davanti all'ingresso del monastero e dopo pranzato facciamo una prima visita. La collocazione del complesso religioso offre uno scenario spettacolare. Il monastero infatti è situato nel cuore del massiccio del Rila fra cime rocciose che superano i 2000 mt ed è immerso in un paesaggio di  foreste di faggi e pini secolari. La struttura del monastero a pianta quadrangolare, si rifà al modello dei grandi monasteri del Monte Athos e si presenta quasi come una fortezza sulle cui mura, si aprono due porte, una ad est ed una ad ovest. Il perimetro del cortile interno è costituito  da logge su tre piani con belle finestre a sporto e terrazzini e scale in legno. Il contrasto dell'intonaco bianco con i mattoni dalle tinte ocra, rosso e nero, che ornano la chiesa principale e le arcate degli edifici, aumentano la grande suggestione del luogo. 5 luglio, dedichiamo buona parte della mattinata a passeggiare nel monastero ed a rivedere gli interni della chiesa, quasi facessimo fatica a staccarcene. Ma il tempo incalza e dobbiamo rimetterci in strada per riprendere la via del ritorno. Faremo ancora una sosta di una notte vicino a Belgrado, e trascorreremo due giorni alle terme di Catec nei pressi del confine fra Croazia e Slovenia, dopo di che saremo a casa. Do Vizdane Bulgaria!
                                                                                   
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