Il mio paese   -   La mia comunità



Domenica 9/2/2020

V TO

Colore liturgico

Verde

Liturgia delle Ore:

I Sett


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Tu sei la mia luce

Signore, tu sei la mia luce; senza di te cammino nelle tenebre, senza di te non posso neppure fare un passo, senza di te non so dove vado, sono un cieco che pretende di guidare un altro cieco.
Se tu mi apri gli occhi, Signore, io vedrò la tua luce, i miei piedi cammineranno nella via della vita.
Signore, se tu mi illuminerai io potrò illuminare: tu fai noi luce nel mondo.

(Carlo Maria Martini)


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I momenti più belli

La nuova collezione che farò sarà una collezione di sorrisi.
In questo caso è sicuro, non ci sono ombre; solo luce.
Mi è capitato una volta per strada così: mi sono resa conto che, dietro ai volti chiusi, ci sono cuori che chiedono soltanto di aprirsi.
E un sorriso è come una porta che si apre.
Improvvisamente ho trovato il mondo talmente magnifico che ho sorriso alla prima persona che ho incontrato.
Ebbene, sai cosa?
Anche lei mi ha sorriso.
E il mondo è diventato ancora più magnifico!
Allora ho continuato a sorridere ad un altro sconosciuto, poi ad un altro,... e ad un altro ancora.
Ed ogni volta era come se mettessi la spina e accendessi una nuova piccola luce.
Avevo l'impressione, continuando così, di poter illuminare il mondo intero, a tutti i livelli!
In quei momenti, sento un amore folle che mi attraversa come una dolce violenza.

(François Garagnon)


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Ascoltare per conoscere

Solo ascoltando l'altro si inizia un cammino che può portare all'amore, alla comunione. Avviene così tra gli uomini, avviene così anche con Dio: il primo modo di conoscerlo è prestare ascolto alla sua Parola.

(Enzo Bianchi)

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  • Io sono la luce del mondo, dice il Signore,
  • chi segue me avrà la luce della vita.
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Sale e luce del mondo


Bastano due parole a Gesù per indicare la strada ai suoi seguaci, i cristiani. Essere come il sale; essere come la luce. Conosciamo l’importanza e le virtù di queste due cose della vita, diverse tra loro ma ugualmente necessarie. Oggi siamo chiamati a riflettere: cosa vuol dire per noi, essere sale e luce? Cosa vuol dire, nel nostro ambiente, nel nostro quotidiano, nelle situazioni che incontreremo uscendo dalla chiesa?
Chi non ha bisogno di dare “sapore” alla propria vita, cioè di trovare di-rezione, senso e risposte alle fragilità che attentano alla vera e duratu-ra felicità? Chi non ha bisogno di trovare la “luce” che rischiari i dubbi, il pessimismo, le ingiustizie con cui ci scontriamo giorno dopo giorno?
I cristiani sono convinti che Gesù abbia una risposta decisiva, riavviando la speranza e fiducia, indicando la strada della cooperazione e della solidarietà, vivendo istante per istante libero dalle zavorre e dalle paure. Ma ora tocca a noi, se ci riteniamo discepoli di Gesù.
Per questo oggi non possiamo esimerci dal pensare. Di fronte al mendicante all’uscita dalla chiesa, come posso essere sale? Di fronte ai bisogni espliciti o inespressi di mio figlio o di mio padre, come posso essere luce? Di fronte alle scelte nell’ambiente di lavoro, in mezzo alle discussioni profonde o al semplice chiacchiericcio da bar, come posso portare sale? Di fronte alle tragedie o alle fatiche di chi mi sta intorno, come posso lenire le ferite, accendere una luce, consolare in modo efficace? I campi di azione dei cristiani sono immensi, perché sono numerosissime le occasioni di vita che aspettano luce e sale.


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Preghiera

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Gesù, aiutami a diffondere ovunque il tuo profumo, ovunque io passi. Inonda la mia anima del tuo Spirito e della tua vita. Invadimi completamente e fatti maestro di tutto il mio essere perché la mia vita sia un’emanazione della tua.
Illumina servendoti di me e prendi possesso di me a tal punto che ogni persona che accosto possa sentire la tua presenza in me. Guardandomi, non sia io a essere visto, ma tu in me.
Rimani in me. Allora risplenderò del tuo splendore e potrò fare da luce per gli altri. Ma questa luce avrà la sua sorgente unicamente in te, Gesù, e non ne verrà da me neppure il più piccolo raggio: sarai tu a illuminare gli altri servendoti di me.
Suggeriscimi la lode che più ti è gradita, che illumini gli altri attorno a me: io non predichi a parole ma con l’esempio, attraverso lo slancio delle mie azioni, con lo sfolgorare visibile dell’amore che il mio cuore riceve da te.
Amen.

(John Henry Newman)

Vangelo della Domenica

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli".

Mt 5, 13-16

 


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Al buio un cerino si vede


Fulton Sheen era vescovo ausiliare a New York, quando un giorno si trovò a predicare in uno stadio pieno di gente. A metà del suo discorso chiese che si spegnessero tutte le luci e dal microfono disse: «Io accenderò un cerino; chi lo vede dica sì».
Si sentì un solo grido in tutto lo stadio: al buio un cerino si vede! Poi spense il cerino e continuò: «Tutti quelli che hanno un cerino o un accendino lo accendano»; dopo poco, lo stadio si illuminò di luce fioca, ma luce diffusa.
Poi fece tornare la luce normale e disse: «Vedete, un solo sì, una sola fiammella; se viene imitata si estende a tutti coloro che sono presenti. Ebbene, così risplenda la vostra luce - dice il Signore - di fronte agli uomini. Non è necessario che cerchiate di fare cose grandiose, rimanete al vostro posto, ma al vostro posto fate tutto quello che il Signore vi chiede di fare perché il mondo sia salvo». Fonte: Qumran2.net