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Speciali - "Mio Signore, mio Dio"... per riflettere aspettando la Pasqua

> non più increduli, ma credenti
> risurrezione? Perchè no?
> risuscitato per la nostra speranza

“Sia benedetto Dio e Padre del Signore Nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci fa rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva”(1Pt 1,3)

Risuscitato per la nostra speranza
di Don Marcello

Queste parole rivolgeva l’apostolo San Pietro ai primi cristiani forse proprio mentre erano riuniti nella veglia pasquale per ricordare la morte–risurrezione di Cristo e per amministrare il battesimo ai catecumeni.

Erano parole nuove,mai udite nel mondo: rigenerati per una speranza viva, grazie ad un evento: la risurrezione di un uomo da morte! Agli uomini stanchi della lunga e vana ricerca della verità, o delusi dall’osservanza della legge mosaica, esse dischiudevano, tutto ad un tratto, una sorgente di luce e di gioia.

Sono passati da allora oltre duemila anni per la Chiesa; è possibile far vivere tra noi oggi lo stesso sentimento di “speranza viva”, e di “gioia indicibile”? Pasqua e speranza! Due parole fatte l’una per l’altra; l’una contenuta nell’altra.

La pasqua cade nel momento dell’anno in cui la natura si ridesta dal torpore invernale e si apre alla primavera, al calore nuovo del sole, alla fioritura degli alberi, insomma al trionfo della vita. La Parola di Dio, tuttavia, più che della natura, ci ha insegnato a scorgere questo legame tra Pasqua e speranza nella storia: in una storia lunga, profonda, che risale alla notte stessa dell’Esodo.

Il rito pasquale celebrato nella notte, casa per casa, dagli ebrei, fu il segno e il segno “via” a un’immensa speranza: domani saremo al di là del Mar Rosso! Domani, il Signore ci farà uscire dalla casa di servitù; domani saremo nella libertà! Quando i vostri figli, un giorno, vi domanderanno: che significa questo rito?, voi risponderete: è il sacrificio della Pasqua in onore di Javhè che passò su di noi per salvarci (Es, 12,26 ss).

Anche noi possiamo raccontare e testimoniare la Pasqua nella speranza, la Sua risurrezione ci deve aiutare fin d’ora, in questa travagliata esistenza terrena, ad essere nella gioia e a far essere nella gioia i fratelli. Per Dio non ci sono barriere, Egli può far entrare la sua pace e la sua consolazione nel cuore anche “a porte chiuse”.

Voi siete nella gioia , anche se siete afflitti da varie prove. Allora non ci resta che entrare e vivere la prossima Pasqua da protagonisti sapendo che da questa festa possiamo attingere coraggio e forza per la nostra vita, non lasciamola cadere nel vuoto senza considerazioni.

Abbiamo il triduo pasquale, le confessioni, il giorno Pasquale, la benedizione delle famiglie per risollevare il nostro cuore e continuare il nostro cammino di speranza.


immagine by Ansa

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