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L'ASSOCIAZIONE

Descrizione: C:\Users\batpi\Desktop\Oromuseo\images\foto_fiume.gifIl sodalizio venne formalmente costituito il 3 aprile 1987 a Predosa, come ASSOCIAZIONE STORICO-NATURALISTICA CERCATORI D'ORO DELLA VAL D'ORBA, con lo scopo “..di raggruppare tutti coloro che si interessano del minerale “oro” a scopo di studio e di ricerca, e che intendono la sua raccolta come hobby naturalistico, nel pieno rispetto della natura e dei diritti altrui”. La costituzione avvenne nel neo-allestito Museo Storico dell'Oro Italiano, gestito dall'Associazione, presso il quale iniziò subito una intensa attività culturale.  Come da Statuto, infatti, l'Associazione “..promuove iniziative dirette alla conoscenza e valorizzazione naturalistica dell'Orba e degli altri fiumi auriferi, con spirito di tutela ecologica dell'ambiente naturale e di salvaguardia della secolare attività di “pesca dell'oro”; fa opera di divulgazione teorica e pratica degli aspetti storici, scientifici e pratici connessi alla presenza e alla raccolta artigianale e amatoriale dell'oro in Italia; organizza gare, mostre, conferenze e altre iniziative inerenti all'oro”. Vennero subito organizzate conferenze, escursioni, manifestazioni sportive e mostre in varie parti d'Italia. Grazie all'attività dell'Associazione il Museo assunse presto importanza e notorietà sia in campo nazionale che internazionale: ha infatti collaborato con alcune Università italiane e straniere (Torino, Genova, Pisa, Urbino, Ginevra), con il Politecnico di Torino e con quello di Madrid, con altri enti pubblici e privati.

Nel 1988 l'Associazione si unì con sodalizi analoghi di varie parti d'Italia a costituire la FEDERAZIONE ITALIANA CERCATORI D'ORO, la cui sede legale venne stabilita proprio nel Museo di Predosa. Con la Federazione iniziò ad organizzare l'annuale Campionato Italiano Open (aperto agli stranieri) e altri appuntamenti locali e regionali: nel 1997 organizzarono assieme anche il Campionato Mondiale a Vigevano.

Agli inizi del 1997, dovendosi provvedere alla ristrutturazione del centro sociale di Predosa, il Museo e l'Associazione si trasferirono a Silvano d'Orba, in locali messi a disposizione dal dottor Pipino, fondatore del Museo e Consigliere Scientifico dell'Associazione, e l'attività riprese intensamente.  Nella nuova sede del Museo e nel vicinissimo torrente Piota venne trasferito l'ormai classico appuntamento “Pasquetta con i Cercatori d'oro”, che apre la stagione, e qui vennero organizzate varie manifestazioni, tra le quali il Campionato Italiano Open 1997 che vide la partecipazione di appassionati provenienti da tutta Europa, oltre che dall'Australia, i quali tutti poterono visitare gratuitamente la raccolta museale ed essere accompagnati da membri dell'Associazione in escursioni ai fiumi auriferi e alle Miniere d'0ro dell'Ovadese.

Il 12 dicembre 1999 vennero apportate lievi modifiche allo Statuto, in particolare venne accentuata l'attività di gestione del Museo Storico dell'Oro Italiano ed evidenziate le finalità di tutela ambientale, in quanto era iniziata una intensa industrializzazione della valle del Piota e della bassa Val d'Orba, con conseguenti problemi di Descrizione: E:\SITI\Oromuseo\associazione_file\image008.jpginquinamento. Descrizione: C:\Users\batpi\Desktop\Oromuseo\images\pulman.gif

Fra le ultime iniziative dell'associazione e del Museo, oltre al tradizionale incontro di Pasquetta e all'organizzazione del Campionato Piemontese e del Campionato Italiano, manifestazioni che hanno avuto grande successo e risalto, va segnalata la pubblicazione del volume di G. Pipino “Le Valli dell'Oro. Miscellanea di Geologia, Archeologia e Storia dell'Ovadese e della Bassa Val d'Orba”, presentato ad Alessandria a cura dell' Assessorato alla Cultura nell'ambito del FORUM culturale, con allestimento di una Mostra specifica presso il Museo della Gambarina di Alessandria.

Nel corso del 2001 il Museo ha trasferito la sua sede a Lerma, nell'edificio della ex scuola elementare messo a disposizione dall' Amministrazione Comunale e qui l'Associazione ha iniziato subito la propria attività. Ha inoltre collaborato con il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo alla pubblicazione del volume “Le miniere d'oro delle valli Piota e Gorzente” presentato all'inaugurazione ufficiale del Museo.

 

 

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