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Le festività della Stregoneria sono divisibili in Esbat e Sabbat (o “I giorni di potere”).
Gli Esbat sono i pleniluni; per la Stregoneria il plenilunio è molto importante perché rappresenta un momento di forti energie, inoltre la Luna è sempre stata l’identificazione della Dea.
Le Lune piene sono 12 in un anno; tranne ogni 4 anni, dove compare la “Luna Blu”, cioè la 13° Luna.
I Sabbat sono 8 in un anno e sono maggiori o minori; i Sabbat maggiori sono gli equinozi ed i solstizi, mentre i Sabbat minori sono 4 feste che derivano da tradizioni popolari.
Ecco qui di seguito riportati i Sabbat:

31/10 Samhain, Calende o Hellouva
02/02 Candelora o Candlemas
30/04 Rodmas, Calendimaggio o Valpurga
01/08 Festa del Raccolto o Lammas
21/12 Saturnia o Farlas
21/03 Primiera o Talui
21/06 Le Erbe o Casmaran
21/09 Adarcel o Secunda


SAMHAIN è una festa importante perché in questa notte il confine tra mondo reale ed altre dimensioni è molto sottile. Il tema centrale della festività è la morte: ma attenzione, non è una festa triste perché dopo la morte fisica c’è sempre una rinascita. Questa celebrazione è stata “cristianizzata” con la festa di Ognissanti; inoltre questo momento rappresenta anche la raccolta degli ultimi frutti.

FARLAS è festa della morte, della rinascita e degli spiriti dei defunti che vagano ancora da Samhain. È anche la celebrazione della rinascita del Dio dal ventre della Dea.

CANDELMAS la luce nata a Farlas si sta manifestando sempre di più e la natura si sta risvegliando. È importante in questo periodo stare a contatto con la natura ed osservare la sua rinascita a poco a poco.

TALUI in questo giorno, dì e notte sono in perfetto equilibrio; ma la luce aumenta sempre di più e l’estate si avvicina. Questa festa è stata infatti associata in molte culture alla rinascita ed alla fertilità.

RODMAS altro nome della festività è Belatine, che significa “fuochi di Bel”; Bel come Dio del fuoco e della luminosità. Il fuoco è inteso come passione, infatti questa è la festa della fertilità e della passione che genera la vita. È tradizione attaccare nastri rossi (passione) a rami di biancospino, arbusto molto significativo per questa festa.

CASMARAN in questo giorno la Terra e il Sole sono molto uniti, perché appunto è il giorno dell’anno in cui il dì dura più a lungo di tutti gli altri giorni. Protagonisti di questa festa sono il fuoco e l’acqua: entrambi usati nell’odierna notte di San Giovanni, si usa infatti in tutta Europa accendere fuochi e bagnarsi con la “rugiada di San Giovanni”.

LAMMAS è la festa del raccolto, del grano, della farina e del pane. Si festeggia il Sole, il bel tempo, il caldo, l’estate, il primo raccolto (che viene poi offerto agli Dei) e l’abbondanza della natura. È un momento per ringraziare della gran quantità di cibo, ma anche un momento di preparazione per l’autunno che sta per giungere.

ADARCEL è la preparazione all’arrivo dell’inverno, alla morte del Dio ed il Sole c’è sempre meno per lasciare spazio al buio. È tradizione passeggiare per i boschi, raccogliere frutti di stagione (castagne, cereali, grano, ecc.) per decorare la proprio casa come portafortuna.

 

 

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