1973, si sposa Gigi e con chi ? Con una paesana, si fa per dire,
di Plostina. Plostina, località della Slavonjia a 150 km dopo Zagabria. Plostina, un bel
paesino situato ad una decina di km da Packrac, il capoluogo, dove si trovano
tutti i servizi necessari alla zona. Vedendo le foto scattate al matrimonio di Gigi e sentendo gli invitati alle nozze m'incursiosii. Tornarono tutti entusiasti, quasi increduli che a 550 km di distanza, nel cuore della Jugoslavia di allora ci fosse una comunità di italiani, addirittura di bellunesi,
che avevano conservato usi e costumi identici a quelli dei nostri bisnonni. Ci
andai, volevo vedere e toccare con mano questa realtà. Ne parlai alla mia dolce
metà, santa donna veramente, che da oltre trentacinque anni asseconda tutte le
Partimmo assieme ai due figlioli che allora avevano rispettivamente
nove e cinque anni. Turisti pronti ! Si parte, destinazione Jugoslavia. Ascona
rossa, impianto a gas, motori a posto pronti viaaa !!!! Trascuro le grotte di
Postumia, tappa d'obbligo per turisti "fai da te" come noi, foto, films super 8
a colori, i primi Ekta che si sviluppavano in zona. Facce rosse da ubriaconi,
allora girava così "o basa sto Cristo o salta sto fòso". Facciamola corta,
altrimenti non si arriva a Plostina. Ore 18 circa arrivo con il mio carico a
Pakrac, secondo le indicazioni dovevo essere nelle vicinanze, rallento, metto
la testolina fuori dal finestrino e chiedo: "scusi per Plostina ?" La fortuna mi
ha sempre assistito e neanche a farlo apposta la "siora" mi risponde
in perfetto dialetto bellunese, che si, che per Plostina bastava andare dritti e
poi girare a "xanca" che tradotto starebbe per sinistra. Naturalmente ringraziai e salutai. Con immenso stupore
cominciavo a capire che tutto quello che avevo sentito dagli invitati alle nozze
corrispondeva a verità. Eravamo oramai all'imbrunire della vigilia di S.
Giuseppe e seguendo le indicazioni della "siora" arrivammo davanti alla Krcma
Belluno, ovvero il Bar di Plostina. Allora era all'inizio del paese, nella
abitazione di Ernesto, lui era un po il factotum di Plostina. Fermai la mia
Ascona rossa, scesi un paio di gradini, permesso, entro e vedo quattro tavolini,
un banco, uno scaffale con qualche bottiglia di liquore, ma soprattutto vedo un
bel faccione sorridente, bianco e rosso come "un pon de la roséta", giacca bianca da
cameriere "d'alta scuola" che mi venne incontro e mi chiese: - "se tu chi ti ?",
"da dove setu ?", Quella faccia sorridente ritratto della salute, io l'avevo già vista e
fotografata in Italia e precisamente a Soverzene immersa in un gruppo di paesani.
Dimenticavo, nonobepi ha esercitato per circa trent'anni la professione di fotografo.
Da allora tra me ed Ernesto naque un'amicizia che dura tutt'ora e che si è un pò
affievolita solo per ragioni di "anzianità", nonobepi è diventato un po stanco e
nonoernesto invece pure !!!.
Oggi, ottobre 2006 voglio aggiungere qualcosa e soprattutto un pò di "fotine" per
dare volto a quei personaggi che rimarranno impressi per sempre nella mia mente.