Denominato Teatro S. Elisabetta prima del 1861, è il solo esempio nel centro storico di Messina di una architettura neoclassica. Eretto nel 1852 su progetto del napoletano Pietro Valente coadiuvato dal messinese Carlo Falconieri. Allo scultore Saro Zagari si devono i rilievi sulla parte anteriore e il gruppo scultoreo sul
fastigio rappresentante "il Tempo" che scopre "la Verità" e la mostra a Messina. Il terremoto del 1908 lo rese gravemente pericolante il palcoscenico e la sala quasi completamente lignei andarono persi. Solo nel 1985 il nuovo teatro è stato riaperto al pubblico conservando i muri perimetrali antichi e le sale della parte anteriore con stucchi e decorazioni neoclassiche. Al suo interno il soffitto è decorato con "La leggenda di Colapesce" di Renato Guttuso.