LO STAGISTA

Carte da decifrare

Eros

A Sin City è sempre notte. Piove continuamente. Oppure nevica. Fa freddo ed il fiato delle carogne genera candide nuvole parlanti. Spesso è silenzio. Spesso le situazioni si svolgono senza proferire alcun suono. Sin City è il peccato nascosto e mascherato. E, allo stesso tempo, urlato ed esibito.

Se vuoi ripararti dal freddo, puoi andare da Kadie’s, gustarti lo spettacolo di lap-dance di Nancy, che balla al buio, sotto un riflettore che la fa sembrare bianca. Eterea, si contorce nuda nella sua corda sinuosa che usa per catturare al lazo le sue prede. Poi, adagiati al bancone, si può chiedere una birra e fissarla, forza della natura, tra le decine di rottami bavosi che riempiono il locale. Anche quando balla Nancy è tutto silenzio. Rigoroso silenzio.

Attento quando cammini per la strada. Potresti incontrare una donna dagli occhi azzurri e dal vestito Blu. Se ti chiede aiuto, non scappare, è inutile, ormai non c'è più scampo. Scoperete come animali nei posti più assurdi, poi lei ti ammazzerà. Si chiama Delia, nome in codice “Occhi Azzurri”. Fa parte di una non precisata organizzazione malavitosa. E’ un sicario. Per entrare nell’organizzazione ha dovuto uccidere colui che amava. La solita vecchia storia, sì. Ma a Sin City si muore sul serio.

“Hai intenzione di fare sesso con ognuna delle tue vittime?” chiede il colonnello a Delia. “Solo con chi mi piace" risponde lei.

Lussuria e crimine. Sperma e sangue. Non picchiare mai una puttana. Perché sebbene a Sin City non esista polizia, le prostitute sanno farsi giustizia da sole. E sono sadiche. Non molestare ratti e barboni. Perché quando sarai ratto o barbone, e lo diventerai se non muori, coloro che hai schiacciato si ricorderanno di te.

Sin City è la fine del giorno. Sin City è la fine del mondo. Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto. Di tutto.

Rosso scarlatto

Dietro la tendina di stelle

Articolo Data Abstract
Tamburi nella giungla 12-4-2014 Ci riparammo sotto una tettoia. Eravamo all'interno di una struttura circolare aperta, era un bar prima che venisse distrutto dall'ultima tempesta. La spiaggia era proprio davanti a noi. Il mare era grigio, aveva lo stesso colore del cielo. Grosse nubi nere e cariche di pioggia erano disegnate sulla linea dell'orizzonte. N ci raggiunse portando qualcosa da bere.
Non ho sonno 13-4-2014 La strada buia scorre via veloce nei finestrini. Le luci dei lampioni illuminano il tuo volto a intermittenza. Guardo i tuoi occhi attraverso lo specchietto retrovisore. Il tuo viso è una maschera di cera. Che appare e scompare.