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Corso di Primo Soccorso
 
 
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L'apparato respiratorio


L'aria entra nel corpo attraverso il naso, la bocca ha soltanto una funzione accessoria. L'aria, all'interno delle narici, viene filtrata dal pulviscolo atmosferico attraverso le vibrisse, i piccoli peli che trattengono le particelle più grosse. La mucosa presente nelle nari serve a riscaldare e umidificare l'aria. Questa poi, attraverso la faringe, il condotto in comune con l'apparato digerente, entra nella laringe. L'epiglottide è una cartilagine che serve ad evitare che il cibo penetri nella trachea durante la deglutizione. Se comunque, qualche particella di cibo penetra ugualmente, il contatto con la mucosa delle vie respiratorie, molto sensibile, provoca violenti colpi di tosse con cui le particelle vengono espulse.
La laringe ha una forma a imbuto ed è sostenuta da uno scheletro di cartilagine. Alla laringe fa seguito la trachea, un tubo di circa 10 cm., che si divide poi in due grossi condotti, i bronchi, che a loro volta si ramificano in canali sempre fitti e sottili, i bronchioli, che terminano in circa 300 o 400 milioni di alveoli polmonari. Qui avviene lo scambio di ossigeno (O2) e anidride carbonica (CO2) ad opera dei globuli presenti nel sangue che si caricano di ossigeno presente nell'aria inspirata rilasciando anidride carbonica: la respirazione.
I polmoni hanno forma piramidale e consistenza spugnosa. Poggiano sul diaframma, il muscolo che separa l'addome dalla gabbia toracica. Sono avvolti da un sacco chiuso formato dalle pleure, due membrane o foglietti: uno riveste i polmoni, l'altro le pareti toraciche e il diaframma. Tra i due foglietti è presente un liquido vischioso, il liquido pleurico, che permette lo scorrimento delle membrane senza attrito.

 
     
 
 
 
La respirazione
L'aria che inspiriamo è formata per il 78% da azoto, per il 20% da ossigeno, per il 2% da idrogeno e gas vari e soltanto per lo 0,04% da anidride carbonica.
L'aria che espiriamo, è invece composta dalle stesse percentuali, con l'unica differenza che l'ossigeno è il 16% e l'anidride carbonica il 4%. La respirazione utilizza perciò l'ossigeno eliminando anidride carbonica (e vapore acqueo). Questo processo avviene negli alveoli polmonari: qui il sangue carico di CO2 rilascia anidride carbonica e si carica di ossigeno che trasporta nell'organismo.
La respirazione è regolata da stimoli nervosi: se nell'organismo c'è abbondanza di ossigeno rallenta, se c'è abbondanza di anidride carbonica accelera.
Nell'ispirazione il diaframma si abbassa e la gabbia toracica si espande, grazie ai muscoli intercostali che si contraggono. Questo movimento richiama aria, proprio come in un mantice, e i polmoni si espandono e si riempiono di aria.
Durante l'espirazione, invece, diaframma e muscoli intercostali si rilassano e i polmoni, contraendosi, espellono l'aria ormai ricca di anidride carbonica.
In un minuto si compiono circa 12-16 atti respiratori, anche se il numero aumenta notevolmente sotto sforzo, e nei bambini piccoli.