|
asfissia
Cos'è
L'asfissia è un arresto o un'insufficienza della respirazione.
Insorge per una mancanza o una carenza di ossigeno.
Le cause possono essere molteplici: l'ostruzione delle vie respiratorie
da parte di corpi estranei che soffocano l'infortunato, per esempio alimenti,
ma anche dentiere (in caso di malore o incidente) o vomito (nel caso l'infortunato
sia incosciente). Tra le altre cause meccaniche si possono per esempio
ricordare l'acqua (in caso di annegamento), terra o neve (in caso di frane
e valanghe), lacci e corde (in caso di impiccagione), lingua capovolta
(in caso di incoscienza).
Una persona, inoltre, può soffocare e andare incontro all'asfissia
anche perché l'ambiente non è sufficientemente ossigenato,
per la presenza di gas tossici come l'ossido di carbonio emesso dalle
stufe, per le fughe di gas, per i fumi durante un incendio.
Infine, l'alterazione della respirazione e addirittura la paralisi dei
muscoli respiratori può avvenire in caso di insufficienze cardiache
o polmonari, ma anche in caso di traumi cranici o toracici, e soprattutto
in caso di avvelenamento da farmaci, overdose, folgorazione, tetano.
Sintomi
In caso di asfissia l'infortunato presenta delle evidenti difficoltà
di respirazione. Non necessariamente è privo di coscienza. Se c'è
ostruzione delle vie aeree per cause meccaniche avrà un colorito
violaceo, soprattutto sulle labbra. In caso di intossicazione da ossido
di carbonio, invece, il colorito sarà rosso ciliegia.
Se l'infortunato è incosciente ed è sopraggiunto un arresto
respiratorio, dopo pochi minuti sopraggiungerà anche l'arresto
cardiaco: in tal caso il colorito della pelle sarà bianco livido.
Intervento
Poiché le cause di asfissia sono molteplici, innanzitutto bisogna
individuare il problema. Nel caso di difficoltà respiratorie dovute
a patologie polmonari o cardiache (per esempio edema polmonare o infarto)
è bene chiamare i soccorsi, tranquillizzare l'infortunato, evitare
che compia movimenti, tenerlo in posizione semiseduta. Se si ha a disposizione
dell'ossigeno è bene somministrarlo.
In caso di asfissia per cause meccaniche bisogna immediatamente rimuovere
ciò che impedisce la respirazione, utilizzando per esempio la
manovra di Heimlich o le altre tecniche per la rimozione dei corpi
estranei, a seconda del caso.
Se l'infortunato è in un ambiente mal ossigenato, è necessario
portarlo immediatamente all'aria aperta o spalancare le finestre. In questo
caso il soccorritore dovrà fare attenzione a non rimanere a sua
volta asfissiato: per esempio in caso di fughe di gas tossici. Bisogna
fare attenzione soprattutto all'ossido di carbonio, assolutamente inodore,
la cui presenza non è perciò evidente: l'asfittico in questo
caso ha un colorito rosso ciliegia.
Se l'asfittico non è cosciente, bisogna immediatamente
verificare la presenza della respirazione. Per far ciò è
sufficiente appoggiare una mano sul torace e una sull'addome per percepire
sollevamenti e, contemporaneamente, si può avvicinare l'orecchio
alla bocca dell'infortunato per avvertire il passaggio dell'aria. In alternativa
si può posizionare vicino al naso e alla bocca dell'infortunato
uno specchietto o un vetro per vedere se si appanna.
Se il paziente respira è necessario tenerlo sotto
controllo e, in attesa dei soccorsi, metterlo in una posizione che favorisca
la respirazione. E' sufficiente adagiarlo sulla schiena (attenzione che
non abbia politraumi però!) e mettere la testa in posizione iperestesa:
questa manovra impedisce il soffocamento per il rovesciamento della lingua.
E' importante inoltre verificare che le vie aeree non siano ostruite da
dentiere, alimenti o altro: in tal caso, con l'ausilio di un fazzoletto,
basta rimuovere manualmente ciò che provoca l'ostruzione. E' consigliabile
inoltre slacciare gli indumenti (cravatte, busti, cinture, reggiseni...)
che possono rendere difficoltosa la respirazione.
Se il paziente non respira, dopo aver controllato che non
ci siano ostruzioni meccaniche delle vie aeree bisogna procedere immediatamente
alla respirazione artificiale, in attesa dei soccorsi, facendo molta attenzione
al polso cardiaco. In caso di arresto cardiaco bisognerà procedere
anche al massaggio cardiaco.
Gravità
Il nostro corpo non è in grado di resistere a lungo senza respirare.
In caso di arresto respiratorio ci sono solo pochi minuti prima che sopraggiunga
l'arresto cardiaco e, successivamente, la morte cerebrale. E' perciò
importante chiamare i soccorsi e agire con la massima tempestività.
|
|