Primo segnalato per I'Abruzzo al Premio Cattolica 1952 per la poesia dialettale
La sciagure d'lla gallerie. Pubblica nel 1953 Ce vo'ne munne
gnove (poesie in vernacolo): nel 1963, per l'Editrice Convivio Letterario
di Milano. Parole all'uomo (poesie): nel 1971, per I'Editrice Eirene
di Avezzano, Parabole (poesie). Premio "Ascanio da Tagliacozzo"
1959 per il racconto 'Mbecate; Primo Premio Marina di Massa 1966
per 'Ode ai 33 di Capistrello; Terzo Premio Marina di Massa 1967 per la
lirica Mio fratellonegro: Premio Marina di Massa 1969 per
la lirica Come prega un cristiano povero: Premio <Lerici-Pea>,
1973 per la lirica Andrea; Premio "Certame di Poesia".
Celenza sul Trigno 1975, per la lirica in vernacolo La pace de i spaccaprete.Nel
1974 I'Ode ai 33 di Capistrello viene pubblicata dall'Editrice d'Arte
"lncontri" in una Cartella che raccoglie acqueforti di noti
artisti e una testimonianza grafica di Renato Guttuso; nel 1976 la lirica
Camerata Matthias Defregger: che rievoca I'eccidio nazista di Filetto,
viene pubblicata dalla stessa Editrice nella Cartella d'Arte La Resistenza
nei linguaggi che raccoglie serigrafie di Attardi, Calabria, Guerricchio
e Treccani. Nel 1977 presenta per la Editrice d'Arte "Incontri"
la Cartella Per I'uomo, con scrigrafie di Ennio Calabria, Titina
Maselli e Franco Mulas: pubblica per le Edizioni dell'Urbe il poema Fucino
rnio paese e il primo canto del poema è presente nella Trilogia
del Fucino del pittore Marcello Ercole. Nello stesso anno vede la luce
per le Edizioni dell' Urbe il saggio ll movimento contadino del Fucino
dal prosciagamento del lago alla cacciata di Torlonia. Nei 1977-79
figura tra i componenti del Comitato Scientifico per la realizzazione
dell'opera in due volumi su Campagne e movimento contadino nel Mezzogiorno
che - pubblicata nel 1979 da De Donato editore - si apre con un suo saggio
sul Movirnento contadino e lotte popolari in Abruzzo dal 1944 a oggi.
Nel 1980 con I'ode Heiligenstadt, ispirata alla "Pastorale"
di Beethoven, partecipa alla realizzazione di una Cartella d'Arte per
la quale Federico Gismondi elabora cinque acqueforti. Nel 1981 scrive
Le stagioni del Parco Nazionale d'Abruzzo, quattro sonetti in vernacolo
assunti a base per una Cartella d'Arte che vede impegnato Federico Gismondi
con quattro serigrafie policrome: cura per le Edizioni dcll'Urbe il volume-testimonianza
questamarsica. Nel 1987 pubblica, a cura della Banca Popolare della
Marsica, il volume Preistoria e tratturi in Abruzzo - breve compendio
storico, con prefazione dell'esimio prof. Corrado Barberis. Nel 1988,
a cura delta CGIL regionale d'Abruzzo, pubblica il volume Storie iconografiche
di una lotta in cui rivivono, per immagini e commenti, i momenti salienti
del movimento contadino e popolare del Fucino negli anni 1950-51 per la
riforma agraria. Nel 1996. per le edizioni Tracce, vede la luce il volume
di poesie io dico BuonAnno con la presenza di opere grafiche
di insigni artisti. La piece Bonifacio IV papa valeriensis è
ispirata all'opera del pontefice marso negli anni turbinosi della lotta
tra la Chiesa a l'Impero sul filo di una comparazione tra il cristianesimo
annunciato e il cristianesimo istituzionalizzato. Ha istituito il centro
"Presenza Culturale pensiero-forma-spazio" e partecipa
attivamente a convegni di ricerca, incontri culturali, seminari di studi.
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