Come il Petrarca
compose il "Canzoniere" di
E. HATH WILKINS
In questa pagina il, Petrarca è mostrato nel concreto lavoro di stesura, revisione e copiatura dei versi del Canzoniere.
Il Canzoniere contiene poesie che il Petrarca scrisse in diversi tempi e periodi della sua vita. Non si tratta di una raccolta preparata dal poeta con un unico sforzo al termine della sua vita né del risultato di un semplice graduale accumularsi di poesie; si tratta piuttosto di una raccolta selezionata e ordinata, la cui elaborazione, iniziata dal Petrarca durante la giovinezza, continuò fino al giorno della morte.
Il poeta soleva ricorrere, per la composizione originale delle sue poesie italiane, ai fogli bianchi di carta che, aveva sottomano, oppure a fogli su cui era già stato scritto qualcosa, ma che avevano spazi bianchi. Sono di questo tipo le cc. 2r (in parte), 13 e 14 conservate nel manoscritto Vaticano latino 3196. Dall'esame di questi fogli appare chiaramente che la composizione originale presupponeva una grande quantità di cambiamenti e revisioni. Il risultato fu che le pagine che erano state usate per la composizione divenivano difficili da leggere. In alcuni, e presumibilmente in molti, di questi casi, il Petrarca presto o tardi trascrisse le poesie difficilmente leggibili, in tutto o in parte, su altri fogli, sui quali gli sarebbe stato possibile, se e quando l'avesse desiderato, introdurre nuove revisioni. Fra i fogli raccolti nel 3196, le cc. 2v, 6r (in parte), 11v, 12 e 15r sono esempi di trascrizioni di questo tipo.
A un certo momento, avendo accumulato sui fogli sparsi un numero considerevole di poesie che a suo parere avevano raggiunto almeno approssimativamente la forma finale, il Petrarca le ricopiava chiaramente e le riuniva in una raccolta, senza però cercare di dar loro un ordine artisticamente motivato, al solo scopo di preservarle e di rendere facile la loro consultazione. Il fatto che una poesia venisse ricopiata su questi fogli di riferimento, non gli impediva tuttavia di apportarvi di tanto in tanto nuove correzioni. Tra i fogli raccolti nel 3196, le cc. 1, 2r (in parte), 3-5, 7-10, 11r e 16 sono esempi di tali raccolte di consultazione.
A un certo punto, poi, il Petrarca incominciava a preparare egli stesso, o faceva preparare da copisti sotto la sua direzione, delle raccolte più ampie, in cui le poesie venivano sottoposte a selezione e quindi ordinate in base a una certa concezione artistica. Ciascuna di queste raccolte rappresenta in realtà una forma diversa del Canzoniere. La prima di esse fu naturalmente una nuova creazione. La seconda forma sembra esser stata sostanzialmente diversa dalla prima quanto a organizzazione e ordinamento. Da quel punto in avanti, il tipico rapporto fra una forma del Canzoniere e quella che l'aveva preceduta immediatamente, fu quello di un accrescimento della raccolta per mezzo dell'aggiunta di nuove poesie alla fine di ciascuna delle due parti in cui il Canzoniere era stato diviso - anche se in certi casi tale rapporto fu poi un po' più complesso. In un certo senso, perciò, si può dire che le varie forme del Canzoniere, dopo la prima, sono momenti successivi di una singola forma in sviluppo, le cui fasi di crescita corrispondono a certi particolari periodi di intensa attività editoriale. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda la quinta forma del Canzoniere e quelle che
seguirono. |