Il titolo di questo dipinto fa riferimento al mistico spagolo del XVI
secolo che disegnò una crocifissione mentre che si trovava in uno stato di
estasi mistica.
Il disegno, ha un insolito punto di vista, sebbene non si avvicini minimamente
alla potenza del dipinto di Dalì.
Lo stesso Dalì spiegò la genesi di quest'opera:"tutto incominciò nel 1950
quando feci un sogno cosmico in cui vidi l'immagine a colori.
Nel mio sogno raffigurava la struttura dell'atomo.
Successivamente il nucleo acquisì un significato metafisico; in esso vedo
l'unità dell'universo: Cristo!
Poi grazie a padre Bruno, osservai da vicino la figura disegnata da
San Juan de la Cruz.
Allora concepii una forma geometrica comprendente un triangolo e un cerchio,
la somma ascetica totale di tutte le mie precedenti esperienze, e misi il
mio Cristi al centro del triangolo".
Per realizzare la figura del Cristo, Dalì prese un modello che guardava
dall'alto attraverso un pavimento di vetro.
Per le due piccole figure in basso, si basò sulle opere di due artisti del
VII secolo che ammirava molto:per quella a sinistra si ispirò ad un disegno di Velàzquez, per quella a destra a un dipinto di Louis Le Nain.
Sullo sfondo, si vede la spiaggia di Port LIgatl, il paese in cui egli viveva.
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