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I requisiti del contratto


La causa

La causa è la ragione pratica del contratto, cioè l'interesse che l'operazione contrattuale è diretta a soddisfare.

Per costituire, regolare o estinguere un rapporto patrimoniale, non è sufficiente la volontà delle parti interessate: il bene non passa da un soggetto ad un altro e l'obbligazione non sorge, se manca una causa, una giustificazione economico-sociale dell'atto di autonomia contrattuale. Ad esempio la causa della vendita è lo scambio della cosa contro il prezzo.

Non tutti i contratti sono però contratti di scambio: esistono oltre ai contratti a titolo oneroso, la cui causa si basa su uno scambio di prestazioni, i contratti a titolo gratuito, nei quali la prestazione di una delle parti non trova giustificazione in una controprestazione dell'altra. Ma anche i contratti a titolo gratuito hanno una propria causa: ad esempio la causa della donazione (art.769 c.c.), cioè una parte arricchisce l'altra per generosità.

Bisogna inoltre evidenziare che la causa non coincide con i motivi del contratto. La causa è la funzione oggettiva ed è unica per entrambi i contraenti, i motivi sono invece le ragioni soggettive che inducono le parti al contratto, e possono essere diversi per i vari contraenti. I motivi del contratto sono di regola irrilevanti per il diritto; acquistano rilevanza solo in due casi: nel caso di motivo illecito, e nel caso di errore di diritto sui motivi.
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Autonomia contrattuale
Contratto in serie e contratto isolato
Contratto bilaterale e plurilaterale
Requisiti del contratto
- l'accordo delle parti
- la causa
- l'oggetto
- la forma



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