Le
nuove norme igienico sanitarie per la produzione di latte
A
seguito della pubblicazione del Decreto del Presidente della Repubblica
n° 54 del 14.1.1997, tutte le aziende che allevano bovini, ovini e caprini
o bufalini, produttori di latte per il consumo umano, devono rispettare
le norme igienico - sanitarie in coerenza con le disposizioni dellUnione
Europea.
Il primo obbligo riguarda la registrazione di tutte le aziende presso il
Servizio Veterinari della Regione.
Che cosa bisogna fare per ottenere questa registrazione:
- presentare
domanda di registrazione al Servizio Veterinario dell’Azienda USL (per
le aziende già in attività la scadenza era il Settembre
1997). Dalla registrazione sono esentate le sole aziende zootecniche che
vendono i propri prodotti lattiero caseari al consumatore finale (vendite
dirette).
- In
seguito alla domanda ogni azienda verrà visitata dai funzionari
del Servizio veterinario e potrà ottenere un primo parere
in funzione delladeguatezza delle caratteristiche degli animali allevati
e dellazienda (locali di mungitura, di allevamento, raccolta e conservazione
del latte).
- nel
caso in cui lazienda non abbia tutti i requisiti richiesti, saranno
comunicati allallevatore gli adeguamenti da effettuarsi.
In
seguito, la registrazione potrebbe anche essere sospesa temporaneamente,
quando nellazienda non fossero più adeguate le condizioni igienico
- sanitarie per la produzione; in questi casi i Servizi veterinari forniranno
indicazioni per poter ristabilire le condizioni per la registrazione.
In caso di riscontro di tubercolosi o brucellosi lallevamento perde
la qualifica sanitaria.
In questi casi il conferimento del latte è vietato e potrà
essere utilizzato esclusivamente il latte degli animali sani a condizione
che si seguano le prescrizioni del Servizio veterinario:
-
deve
essere raccolto in contenitori o cisterne separati e identificati
-
deve
essere inviato sotto sequestro ASL ad uno stabilimento in cui possa essere
sottoposto a trattamento termico prima di qualsiasi impiego.
Controlli
sulla qualità del latte
Dal
1998 il latte bovino destinato alle consegne dovrà rispettare i
seguenti parametri:
- media
cellule
somatiche (o indice citologico) inferiore o uguale a 400.000 cellule per
ml di latte
- media
carica
batterica (o tenore in germi) inferiore o uguale a 100.000 germi per ml
di latte.
Dal
rispetto di questi limiti è escluso solo il latte che viene destinato
alla produzione di formaggi con oltre 60 giorni di maturazione.
Quindi,
già a partire dal 1998, gli allevamenti dovrebbero essere periodicamente controllati:
- se
lallevamento produce latte destinato a formaggi con più
di 60 giorni di maturazione, dovrà essere effettuato a cura del
caseificio almeno:
- 1 solo prelievo allanno per verificare in particolare lindice
crioscopico (presenza di acqua nel latte);
- altri prelievi su carica batterica e indice citologico hanno solo scopo
conoscitivo.
- per
tutti gli altri allevamenti (latte destinato a formaggi freschi, latte
alimentare, etc.), si effettueranno più prelievi nel corso dellanno:
- 1 prelievo per indice crioscopico
- 1 prelievo al mese per 3 mesi per cellule somatiche
- 2 prelievi al mese per due mesi per la carica batterica.
questi controlli
verranno eseguiti dagli
stabilimenti che ritirano il latte e che lo possono immettere in lavorazione
solo se risulta conforme ai seguenti requisiti:
* Media in germi/ml (carica batterica) a 30° C non superiore
a 100.000 (*)
* Media in cellule somatiche/ml (indice citologico) non superiore
a 400.000 (**)
* assenza di acqua aggiunta (punto crioscopico non > -0,520)
* peso specifico a 20° C almeno pari a 1.028 g/l
* contenuto in proteine almeno pari a 28 g/l
* materia secca sgrassata almeno pari a 8,50%
* assenza di residui di farmaci e di sostanze contaminanti
* provenienza da animali sani di allevamenti ufficialmente indenni da
tubercolosi e brucellosi
(*)
Media germi calcolata con due prelievi al mese per due mesi
(**)
Media cellule calcolata con un prelievo al mese per tre mesi
Cosa
succede se gli accertamenti danno esito sfavorevole ?.
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