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La riscoperta dell'Est.
Il Colombo della Sassonia.
Colonia-Lipsia, sola andata.
Sulla scena da sempre.
I colori della Spagna.
La quinta protagonista.
Il Catalogo.

 

Dopo la caduta del Muro di Berlino il cinema e la televisione tedesca hanno riscoperto luoghi e storie che per decenni erano rimasti celati dalla cortina invalicabile del regime.

Fino ad allora il poliziesco aveva trovato nella DDR solo un filone, quello di «Polizeiruf 110», una serie con episodi da 90 minuti che - in concorrenza con l'occidentale «Tatort» - offriva uno spaccato della Repubblica Democratica.

Il primo a cimentarsi con la riunificazione tedesca fu Karl-Heinz Willschrei che nel 1992 diede vita al commissario Andreas Wolff, a capo della squadra omicidi di una Berlino caotica e ancora priva di una propria identità.

Quasi dieci anni più tardi è stata la volta di Jörg Winger e Norbert Sauer, creativi produttori della UFA Film, cui è venuta l’idea di portare sugli schermi una città bellissima e dimenticata, Lipsia, e di movimentarla con le azioni di una squadra speciale anticrimine.

Questo cocktail di indagine psicologica e azione ha preso avvio nel 2001 con il titolo «SoKo Leipzig» sul secondo canale pubblico tedesco, ZDF.

 

Lipsia, capoluogo nascosto dell'ex DDR.
Promossi sul campo.

«Squadra Speciale Lipsia» ha esordito in Germania come serie destinata al preserale, quindi programmata alle 18.

Dopo una prima stagione in cui il telefilm ha conquistato il 21,9% del mercato, la serie è stata promossa dal 2003 alla fascia serale di maggior ascolto, nel consolidato appuntamento del venerdì giallo ZDF.

Ed ancora: dai 12 episodi inizialmente prodotti in un anno, si è passati prima a 20 ed ora a 22.

La Squadra Speciale. (Foto ZDF/Uwe Frauendorf)