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A dare volto e corpo alla Procuratrice Lisa Sturm è una delle più affascinanti attrici tedesche del momento: Mariella Ahrens. «Ho iniziato a lavorare per la televisione a metà degli anni Novanta - spiega l'attrice - e da allora ho interpretato i ruoli più diversi. Ho recitato in film romantici, in costume ottocentesco ma anche in serie mediche e mi è capitato addirittura di avere il ruolo di un'assassina in "Squadra Speciale Lipsia". Questo ruolo in "Im Namen des Gesetzes" è completamente diverso, sia rispetto ai precedenti, sia rispetto a come sono io nella vita reale». I creatori del suo personaggio hanno tratteggiato così Lisa Sturm: è nata a San Pietroburgo ed è figlia di un diplomatico e di una commerciante d'arte. Ha frequentato giurisprudenza concentrandosi sugli studi con grande ambizione. Parla più lingue, ha una logica ferrea ed un'ottima memoria. Tuttavia viene anche descritta come una donna senza una vita privata, determinata nel suo lavoro e rivolta solo ad esso: «Lisa sembra una donna senza emozioni ma non è così - spiega Mariella Ahrens - è il suo ruolo che la costringe ad apparire fredda e distaccata; non è l'aula di un tribunale il luogo dove a lei, come pubblico ministero, è permesso mostrare i propri sentimenti e le emozioni». Gli esordi della carriera artistica di Mariella Ahrens sono legati al Teatro dei Giovani Talenti di Berlino dove l'attrice è rimasta per due anni, tra il 1987 ed il 1989. «Ogni anno mi ripropongo di ritagliare parte del mio tempo per tornare al teatro, ma gli impegni televisivi si susseguono con tanta freneticità da impedirmi di farlo davvero. Mi piacerebbe interpretare opere del teatro classico di Schiller e Goethe di cui ammiro l'intensità dei testi». Per il cinema, invece, Mariella sogna un ruolo biografico ma, afferma sorridendo «mi piacerebbe molto anche vestire i panni di Cleopatra e, mi auguro possa accadere presto, lavorare in Italia, un Paese che amo molto». Oltre all'intensa attività sui set televisivi, Mariella ha scelto anche un impegno sociale, dando vita ad un'organizzazione chiamata "Lebensherbst", destinata a fornire assistenza agli anziani che trascorrono gli ultimi anni della loro vita nelle case di riposo. Nella vita privata, Mariella Ahrens ha sposato nel 2007 il conte Patrick von Faber-Castell da cui ha divorziato nel 2015. Curiosamente per loro la sentenza del tribunale che ha ridato ad ognuno la propria vita è arrivata nel giorno dell'ottavo anniversario di matrimonio.
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Mariella Ahrens. (Foto RTL) | ||||
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Se in Germania Mariella Ahrens è considerata un vero sex symbol, anche in Italia ha saputo affascinare artisti prestigiosi. Lo stilista italiano Roberto Cavalli, che la chiama "la Bella Mariella", l'ha definita una Musa ed il fotografo Marco Glaviano le ha reso omaggio con un'affascinante e sensuale serie di scatti pubblicati sull'edizione tedesca di Playboy nel Marzo 2004. «Il fatto di essere una donna affascinante conta senz'altro - dice Mariella - ma rende anche il lavoro più difficile. Infatti, se si viene giudicati per il proprio aspetto esteriore occorre poi impegnarsi molto più intensamente per dimostrare che le proprie capacità non sono legate solo all'immagine esteriore». La copertina tedesca di Playboy.
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