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Jan Trompeters è il più giovane della squadra, un poliziotto pieno di ambizione che non esita a fare uso del suo fascino per cercare di sedurre le colleghe e, non ultima, Vera. A lui toccano i compiti più sgradevoli, dai lunghi appostamenti ai controlli di routine. A dare vita a questo personaggio è Stefan Rudolf, classe 1974, un attore che dopo il suo primo ingaggio al Deutsches Teather di Berlino nel 2000, è riuscito a conquistare numerosi set di Germania vantando al suo attivo una gran numero di partecipazioni a film e serie televisive. Brillante e versatile è passato da soap come «Verbotene Liene» a polizieschi come «Der Bulle von Tölz», «Squadra Speciale Lipsia», «GSG9», «Squadra Speciale Cobra 11». Per il grande scehrmo ha preso parte a «Gisela», lungometraggio di Isabelle Stever del 2005 che racconta di due giovani scansafatiche che trascorrono le loro oziose giornate in un palazzone anonimo vantandosi delle proprie conquiste. I due decidono di conquistare Gisela, una qualsiasi cassiera di un supermercato. Un film che la critica ha molto apprezzato per lo sguardo duro che offre della società nei suoi strati più bassi, senza alcun romanticismo ma anzi, con grande disillusione. Di questa nuova impresa televisiva a Monaco, Rudolf dice apertamente: «Dopo tanti anni passati un po' qua e un po' là, è bello sapere che ora c'è un lavoro più stabile, un po' più di sicurezza e magari la possibilità di guadagnare qualche soldo». «Di questa nuova serie mi affascina la scrittura ed il ritmo narrativo». Ed in effetti la struttura dei racconti non si chiude mai con il semplice caso da risolvere ma permette di volta in volta di scoprire qualcosa in più sul passato mai ben definito dei personaggi. Per Jan Trompeters questo accade nella puntata "Jugendsünde" [Peccati di gioventù]. In quell'occasione Jan si trova a fare i conti con il proprio passato e il commissario Lanz capisce perché il giovane collega abbia scelto una nuova vita a Monaco, lontano dalle sue radici.
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Jan Trompeter. (Foto ZDF/Erika Hauri) | ||||||||||||
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Al suo arrivo al commissariato, il giovane commissario Jan Trompeter (Stefan Rudolf) mette in scena una simpatica gag con cui il poliziesco tedesco fa un po' di sana autoironia. Jan porta, compiaciuto, nel suo ufficio un cartonato a grandezza naturale di Horst Tappert nei panni di Derrick di cui è fan. Una citazione che ha un che di umoristico, senza dubbio, perchè in questa serie del celebre ispettore non c'è proprio nulla se non questa incombente e divertente figura statica. Un segno per marcare la discontinuità con il passato ma un filo sottile per non dimenticare il più celebre di tutti i poliziotti tedeschi, celebre anche tra i poliziotti. Stefan Rudolf e "Derrick" (Screenshot ZDF)
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